BMW svela i segreti della Neue Klasse. Ci saranno auto a 4 motori

BMW è pronta al grande salto. Entro fine anno presenterà la prima auto elettrica basata sulla piattaforma Neue Klasse. Come si intuisce dal nome, introdurrà nuove tecnologie e marcherà nuovi standard in termini di efficienza e prestazioni.

A qualche mese dal lancio, la Casa di Monaco inizia a svelare le soluzioni tecniche che caratterizzeranno tutta questa futura gamma di veicoli. In un tech day tenuto nello stabilimento di Landshut, fabbrica situata alle porte di Monaco che produce componenti di ogni sorta per gli stabilimenti di tutto il mondo, ha parlato principalmente (ma non solo) di motori e batterie. Partiamo da queste ultime.

A ognuna la sua cella… cilindrica

Parlando di grandi salti, non si può non citare la decisione di BMW di passare da celle prismatiche (quelle di quinta generazione) a celle cilindriche (quelle di sesta generazione che saranno adottate proprio dalle vetture Neue Klasse).

Prima di tutto, è confermato che saranno di due formati, entrambi di dimensioni generose. Sulle berline e le sportive la Casa sceglierà celle 4695 (46 mm di diametro e 95 mm di altezza), per pacchi batteria più sottili; per i SUV e le vetture di dimensioni più grandi, invece, preferirà celle 46120, con altezza di 120 mm.

A prescindere dal formato, le nuove celle saranno utilizzate per realizzare batterie con architettura interna cell-to-pack. Rispetto alle batterie attuali, che hanno moduli intermedi, questa soluzione consente di risparmiare peso e, allo stesso tempo, di aumentare la densità energetica. Diamo un po’ di numeri.

Più prestazioni, meno costi

L’adozione delle nuove batterie consentirà alle vetture della Neue Klasse di innalzare l’efficienza generale di un consistente 20% e di avere in media il 30% in più di autonomia. Non solo, i nuovi accumulatori consentiranno di aumentare del 30% la velocità di ricarica. Riguardo a questo dato, in attesa di sapere la potenza in kW ammessa in ingresso, BMW fa sapere che con una sosta alla colonnina di soli 10 minuti si potranno guadagnare anche 300 km di percorrenza.

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A Monaco non si è guardato solo alle prestazioni in senso stretto. Un grandissimo sforzo, prodigato dai tre centri dedicati proprio alle batterie (ci sono quello che studia le celle, quello che studia i processi e quello che si occupa di riciclo), ha permesso di ridurre di molto i componenti e riabbattere i costi di addirittura il 50% e di ridurre anche le quantità di CO2 emesse in fase di produzione.

• Efficienza: +20%
• Autonomia: +30%
• Velocità di ricarica: +30%
• Costi di produzione: -50%

Attenti all’Energy Master

Per migliorare l’efficienza, tutte le vetture Neue Klasse, che sono le prime “software defined” della Casa, adotteranno poi un nuovo modulo per l’elettronica di potenza. Viene chiamato BMW Energy Master e in un unico blocco racchiude i reali per il passaggio dai 400 agli 800 volt, l’impianto di raffreddamento, la power supply per il sistema elettrico di bordo e la control unit vera e propria.

Progettato e costruito internamente, l’Energy Master è dotato anche di tutta una serie di servizi di diagnostica che controllano lo stato di carica, lo stato di salute, la sicurezza e la gestione delle temperature. Attaccato alla batteria, ma è esterno rispetto a questa (si trova in corrispondenza dei posti posteriori) in modo da rendere più semplici le operazioni di manutenzione e riparazione.

Foto di: BMW

BMW Energy Master, raccoglie tutta l’elettronica di potenza

Batteria ed Energy Master saranno utilizzati inizialmente sulle vetture Neue Klasse marchiate BMW, ma in futuro potrebbero essere adottate anche da modelli MINI come Rolls-Royce. Per questo la Casa ha realizzato prodotti estremamente flessibili: per renderli adatti a diversi tipi di vetture. Le batterie, per esempio, in futuro potrebbero ricevere anche celle con chimiche diverse da quella scelta attualmente.

Due assi, due tipi di motori

Sempre per la ricerca delle tecnologie migliori per le elettriche del futuro, la Casa di Monaco sulla Neue Klasse propone due tipi di motori elettrici. La nuova architettura è pensata per avere sia modelli a due ruote motrici (con trazione posteriore), sia modelli a quattro ruote motrici.

Perciò al retrotreno ha utilizzato motori elettrici EESM (motore sincrono a eccitazione esterna), mentre all’anteriore, dove presente, preferisce montare un’unità diversa, di tipo di tipo ASM (motore asincrono a magneti permanenti). Sarà così per tutte le elettriche basate sulla nuova piattaforma, che avranno 1, 2, 3 o addirittura 4 motori. Questa soluzione consentirà di raggiungere livelli di potenza e coppia incredibilmente elevati e darà ampissima libertà nella gestione della motricità, potendo controllare direttamente l’erogazione su ogni singola ruota.

Foto di: BMW

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Il motore EEMS del retrorteno

Foto di: BMW

Il motore ASM dell’avantreno

I motori posteriori, che sono a tutti gli effetti ancora “monomarcia”, sono anche dotati di un sistema meccanico in grado di cambiare rapporto di trasmissione in base alla velocità a cui si sta viaggiando per consentire di operare sempre in un range di regimi ottimale. Anche in questo caso, oltre a un miglioramento in termini di potenza erogata, i nuovi motori garantiscono prestazioni migliori a livello di efficienza.

• – 40% di perdite
• – 20% costi di produzione
• – 10% peso

Produzione entro l’estate

La prima vettura appartenente alle Neue Klasse entrerà in produzione ad agosto e sarà presentata, come detto, entro la fine dell’anno. Sarà un SUV elettrico delle stesse dimensioni dell’attuale X3. A esso seguirà, nel 2026, una berlina sempre a zero emissioni del segmento della Serie 3.

Da qui all’estate, BMW approfondirà altre aree tecniche di questa piattaforma innovativa che è dotata di ricarica bidirezionale, di 4 “SuperBrain” per la gestione di tutto il sistema di infotainment e di assistenza alla guida. Non resta che rimanere in ascolto.

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