Amt, con le gratuità boom di passeggeri: Ilaria Gavuglio risponde alle critiche di Silvia Salis

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Per chi ha poco tempo
1️⃣ Abbonamenti più che raddoppiati in un anno, superata quota 184.000 nel 2024
2️⃣ Amt evidenzia il calo dell’uso dell’auto privata e l’aumento dell’uso della metro
3️⃣ Silvia Salis critica il servizio, Gavuglio difende il lavoro di autisti e operatori

La notizia nel dettaglio

Le varie iniziative che stanno cercando di promuovere l’uso dei mezzi pubblici a Genova stanno facendo registrare numeri da record. Nel 2024, gli abbonamenti annuali Amt sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, passando da 78.000 a 184.300. Un incremento che, secondo l’azienda, ha determinato un aumento dell’uso dei mezzi pubblici e una conseguente riduzione dell’inquinamento. La presidente e direttore generale di Amt, Ilaria Gavuglio, ha evidenziato come l’azienda non abbia solo attuato politiche di gratuità ma, più in generale, si è attivata per fidelizzare gli utenti al trasporto pubblico.

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Aumento degli utenti – La percentuale della popolazione genovese che utilizza abitualmente i mezzi pubblici è passata da meno del 10% a oltre il 23%. “Abbiamo abbattuto enormemente gli agenti inquinanti, spostando persone dall’uso dell’auto privata al trasporto pubblico, che diventa sempre più elettrico”, ha dichiarato Gavuglio. Un cambio di abitudini che ha avuto anche un impatto sulla sostenibilità ambientale, grazie a un aumento dei mezzi a zero emissioni e all’utilizzo di energia elettrica certificata come rinnovabile.

Passeggeri in crescita – Nel 2023 Amt ha trasportato circa 150 milioni di passeggeri, mentre nel 2024 il dato è salito dell’11%, superando i 165 milioni. “Numeri enormi, che dimostrano l’interesse dei cittadini per questa politica”, ha commentato Gavuglio, sottolineando come l’iniziativa abbia suscitato l’attenzione dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Sono già in corso interlocuzioni per replicare il modello in altri Comuni italiani, adattandolo alle specifiche esigenze di mobilità di ciascuna realtà.

Futuro della sperimentazione – L’iniziativa è stata prorogata fino al 30 aprile per valutarne appieno l’efficacia e la sostenibilità economica. “Se l’interesse della popolazione è fuori discussione, dato l’aumento straordinario di utenti, bisognerà ora valutare la sostenibilità complessiva del sistema”, ha spiegato Gavuglio. Il periodo di prova proseguirà fino al termine del primo anno completo, permettendo di raccogliere dati sul lungo periodo.

Trasformazione della rete – Il piano di Amt non si limita alla gratuità, ma punta anche a migliorare l’attrattività e l’efficienza del servizio. Per incentivare l’uso del trasporto pubblico, l’azienda ha reso gratuiti gli impianti verticali e la metropolitana, con l’obiettivo di spostare sempre più utenti dal trasporto su gomma a quello su ferro. “Questo shift modale permette di migliorare la gestione dei flussi di traffico e ridurre l’inquinamento, aumentando l’attrattività del trasporto pubblico”, ha affermato Gavuglio.

Nuovi treni in arrivo – Entro marzo entrerà in servizio il primo dei 14 nuovi treni di quarta generazione per la metropolitana. “Questi mezzi offriranno un comfort maggiore, con monitor informativi e un sistema di climatizzazione avanzato”, ha spiegato Gavuglio, ribadendo che Amt è l’unica azienda in Italia a gestire ben sette diverse modalità di trasporto pubblico.

Polemica con Silvia Salis – Il successo dell’iniziativa non ha però evitato le critiche. Silvia Salis, candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali, ha dichiarato che “non ha senso rendere gratuito un servizio che non funziona”. Secondo Salis, la priorità dovrebbe essere il miglioramento del trasporto pubblico, piuttosto che la gratuità. Gavuglio ha risposto con fermezza, difendendo il lavoro di Amt e dei suoi dipendenti: “Mi dispiace per le oltre 3.000 persone che lavorano nell’azienda, in particolare per i 1.800 autisti che ogni giorno percorrono 37 milioni di chilometri. I nostri cittadini effettuano in media 235 viaggi a testa in un sistema che è la quinta rete di trasporto pubblico più ampia d’Italia”. Gavuglio ha poi sottolineato come Amt serva un territorio particolarmente complesso dal punto di vista orografico, garantendo comunque una copertura capillare e frequenze elevate.

Un servizio capillare – Gavuglio ha difeso il modello genovese, spiegando che la combinazione tra autobus, metro, ascensori e funicolari permette di coprire il territorio con un’efficienza unica in Italia. “Abbiamo una rete che serve ogni angolo della città e garantisce una mobilità integrata”, ha ribadito.

Il dibattito sulla gratuità del trasporto pubblico e sulla qualità del servizio resta aperto, ma i numeri indicano un cambio di abitudini significativo tra i cittadini genovesi. La sperimentazione continuerà fino alla primavera, momento in cui saranno prese decisioni sul futuro della misura.

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