Vanadio nei cibi: dove si trova e cosa significa per la salute

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Uno studio tedesco ha voluto monitorare la presenza di questo elemento, spesso frutto di contaminazione ambientale e dagli effetti ancora non chiari. Risultati tranquillizzanti per molti alimenti, un po’ meno per cacao, spezie e gomme da masticare

Un recente studio condotto dal Bundesinstitut für Risikobewertung (BfR), l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, ha rivelato che nella maggior parte degli alimenti comunemente consumati in Germania il vanadio è presente in quantità non rilevabili. Tuttavia, alcune categorie di prodotti mostrano concentrazioni significativamente più elevate. In cima alla classifica figurano gomme da masticare, cacao in polvere e spezie essiccate.

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Ma cos’è il vanadio e perché la sua presenza negli alimenti è oggetto di attenzione?

Il vanadio: un elemento poco noto

Il vanadio è un metallo di transizione di colore grigio chiaro, presente naturalmente nella crosta terrestre. Viene utilizzato in diversi settori industriali, dalle leghe metalliche per semiconduttori alla produzione di ceramiche e catalizzatori. La sua presenza negli alimenti può derivare da contaminazioni ambientali, emissioni industriali o dall’uso di fertilizzanti contenenti composti di vanadio.

Pur essendo considerato un elemento essenziale per alcuni organismi, il suo effetto sull’uomo non è ancora del tutto chiaro. Studi suggeriscono che piccole quantità possano essere utili per alcuni processi biologici, mentre dosi elevate potrebbero avere effetti tossici, influenzando il metabolismo di zuccheri e grassi e interferendo con il sistema cardiovascolare.

Gli alimenti con il maggior contenuto di vanadio

Lo studio BfR MEAL ha analizzato 356 alimenti acquistati in diverse regioni della Germania tra il 2016 e il 2019, valutandone il contenuto di vanadio attraverso un rigoroso protocollo di preparazione e analisi. Tra gli alimenti testati, solo il 3% ha mostrato livelli quantificabili di questo metallo.

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Ecco i dieci prodotti con le concentrazioni più elevate di vanadio (misurate in mg/kg):

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Saldo e stralcio

 

  1. Gomme da masticare – 0,50
  2. Cacao in polvere – 0,47
  3. Spezie essiccate – 0,43
  4. Alghe – 0,14
  5. Cioccolato fondente – 0,14
  6. Cozze – 0,11
  7. Erbe aromatiche fresche – 0,08
  8. Succo d’uva – 0,06
  9. Salsa di soia – 0,05
  10. Birra – 0,03

Perché questi alimenti contengono più vanadio?

Gli alimenti che accumulano più vanadio hanno alcune caratteristiche comuni:

  • Origine vegetale e contatto con il suolo: molte piante assorbono il vanadio naturalmente dal terreno. Questo spiega la presenza nelle alghe, nelle spezie, nelle erbe aromatiche e nel succo d’uva.
  • Processi di lavorazione e concentrazione: il cacao in polvere e le spezie essiccate subiscono trattamenti che ne concentrano i componenti, incluso il vanadio.
  • Contaminazione ambientale: il vanadio può essere introdotto nei prodotti di origine marina come cozze e alghe, che filtrano l’acqua e accumulano metalli pesanti.
  • Produzione industriale: alcuni additivi usati in alimenti come le gomme da masticare potrebbero contenere tracce di vanadio.

Il vanadio è pericoloso per la salute?

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha stabilito una dose giornaliera raccomandata di vanadio, poiché il suo ruolo nel metabolismo umano è ancora oggetto di studio. Tuttavia, ricerche precedenti hanno suggerito che alte concentrazioni possano avere effetti negativi su reni, fegato e metabolismo.

Lo studio BfR MEAL conferma che la maggior parte degli alimenti comuni non rappresenta una fonte significativa di vanadio, ma per alcune categorie specifiche, come cacao, spezie e prodotti del mare, è consigliabile un consumo equilibrato.

Rischio basso ma non assente

Sebbene il vanadio non sia un metallo di grande preoccupazione per la sicurezza alimentare, il monitoraggio della sua presenza negli alimenti fornisce dati utili per valutare l’esposizione della popolazione. Lo studio tedesco evidenzia che, salvo eccezioni, il rischio legato a questo elemento è basso.

Tuttavia, i consumatori più attenti alla qualità della dieta potrebbero voler tenere d’occhio gli alimenti con le concentrazioni più elevate, specialmente se consumati in grandi quantità.



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