Taglio del nastro a Roma per la nuova sede di Infratel, una vera e propria “casa” dell’innovazione. Alla presenza del ministro Adolfo Urso e dell’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella, i vertici di Infratel, l’amministratore delegato Pietro Piccinetti e il presidente Alfredo Maria Becchetti hanno colto l’occasione per fare il punto sui progetti, per accendere i riflettori sul ruolo fondamentale delle infrastrutture a banda ultralarga, quelle in fibra e 5G, e per annunciare l’avvio della convenzione con Sogesid contro i rischi ambientali.
Fibra e 5G asset dello sviluppo dell’economia
“Le reti a banda larga sono autostrade fondamentali e rappresentano un asset potente per il Paese. È dalle infrastrutture che passa la competitività e lo sviluppo”, ha esordito il presidente di Infratel Alfredo Maria Becchetti. “Abbiamo competenze e professionalità”, ha aggiunto l’amministratore delegato Pietro Piccinetti evidenziando la “forza del capitale umano”. “La connettività è tutto, dobbiamo connettere tutta l’Italia e stiamo correndo verso il traguardo”. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se e quale possa essere il ruolo della banda larga satellitare Piccinetti nel puntualizzare che “i bandi già assegnati nell’ambito del piano Bul e quelli del Pnrr non prevedono l’uso della connessione satellitare per colmare il digital divide” evidenzia che “in futuro i satelliti non possono essere esclusi”, considerate le potenzialità in particolare per le aree remote e a fallimento di mercato.
L’Italia hub della connettività mondiale
Il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso nell’annunciare che entro giugno sarà presentato in Consiglio dei ministri il disegno di legge ‘Destinazione Italia’, collegato alla manovra economica, ha evidenziato che “la sfida della connettività è la più importante per il Paese. Le reti sono la base del futuro così come dopo l’unità d’Italia lo furono le infrastrutture ferroviarie e nell’immediato dopoguerra quelle autostradali”. E il ministro ha evidenziato “il ruolo chiave e centrale dell’Italia come hub di collegamento fra l’Occidente e le nuove economie emergenti”, grazie ai cavi sottomarini che passano attraverso il Mediterraneo. E “non a caso molte le multinazionali che stanno investendo in Italia per realizzare data center”. Il ministro ha ricordato anche che “l’Italia vanta fra u supercalcolatori più potenti al mondo, fondamentali per le nuove sfide legate all’intelligenza artificiale”, come il Da Vinci di Genova, terzo superpc al mondo e quello del Cineca a Bologna in quinta posizione mondiale”.
Determinante il ruolo di chi realizza le reti
Da parte sua Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, “la casa madre” di Infratel, ha sottolineato come “in un mondo in cui le infrastrutture tecnologiche sono fattori di sviluppo diventa sempre più importante il ruolo di chi, come Infratel, le infrastrutture tecnologiche riesce a realizzarle”. All’inaugurazione della nuova sede ha preso parte anche la direttrice generale di Asstel Laura Di Raimondo: “L’ecosistema delle Tlc collabora proattivamente con Infratel con l’obiettivo di chiudere il digital divide nel Paese”, ha detto nell’evidenziare che le Tlc hanno investito 90 miliardi negli ultimi 10 anni.
La convenzione Infratel-Sogesid
Il protocollo d’intesa siglato dall’amministratore delegato di Infratel, Pietro Piccinetti, e l’amministratore delegato e direttore generale di Sogesid, Errico Stravato, punta a sviluppare tecnologie digitali avanzate in grado di rilevare tempestivamente potenziali rischi ambientali con un’attenzione particolare alle risorse idriche, alla mitigazione del dissesto idrogeologico e alla bonifica dei siti inquinati. Il protocollo prevede oltre al rispetto di una serie di parametri anche la progettazione di sensori di telerilevamento, puntando anche all’implementazione di sistemi di allarme in tempo reale per allertare le autorità di controllo e protezione civile. Determinante lo sviluppo di reti di comunicazione basate su tecnologie IoT e protocolli avanzati per centralizzare i dati, sfruttando le reti 5G e satellitari nonché la tecnologia Lorawan, per garantire la copertura anche in aree remote e difficilmente accessibili. “Infratel è orgogliosa di contribuire a questo protocollo, che segna un passo fondamentale verso la digitalizzazione dei processi di monitoraggio e controllo ambientale. Grazie a questa collaborazione, mettiamo le competenze di Infratel al servizio di un modello di sviluppo sostenibile, rafforzando le capacità di analisi e intervento delle istituzioni e promuovendo una transizione digitale al servizio dell’ambiente e della collettività”, ha sottolineato l’Ad Picinetti. “Sogesid conferma, con questo accordo, il proprio impegno nella digitalizzazione del monitoraggio ambientale – ha evidenziato l’Ad Stravato -. La collaborazione con Infratel ci permetterà di sviluppare soluzioni avanzate, per migliorare il controllo delle risorse idriche, del dissesto idrogeologico e dei siti inquinati, offrendo alle Autorità con cui lavoriamo, strumenti più efficaci e affidabili per la protezione del territorio”.
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