Giuseppe Vadalà è il nuovo Commissario Straordinario per la Terra dei Fuochi

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di PINO NANOAncora una storia di assoluta eccellenza Istituzionale, formatosi e cresciuto in riva allo stretto tra Reggio Calabria, dove si è laureato, e Messina la sua città natale. È il caso del generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, il nuovo Commissario straordinario per la “Terra dei fuochi” – l’area compresa tra Napoli e Caserta – con il compito di coordinare la bonifica di quel territorio così fortemente devastato e compromesso, assumendo per conto del Governo poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Più che una missione, la sua è soprattutto una passione, passione nata all’Università di Reggio Calabria dove ha incominciato giovanissimo a studiare Scienze Forestali, e ad amare le piante e tutto ciò che è frutto della terra.

Generale di Brigata con una esperienza sul campo unica in Europa, e che oggi fa di lui uno dei “mastini” dell’Arma più attrezzati e più capaci nella gestione dei territori ad alto rischio di contaminazione. Metà carabiniere, ma per l’altra metà fisico, biologo, naturalista, e ambientalista all’ennesima potenza, cosa di cui al Comando Generale vanno tutti fieri.

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Alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Laurea in Scienze Forestali con 110 e lode all’Università di Reggio Calabria, Accademico dell’Accademia di Scienze Forestali dal 26 marzo 2015, e Accademico dell’Accademia dei Georgofili dall’8 aprile 2016, è stato antesignano e promotore per il Corpo Forestale dello Stato delle collaborazioni con le associazioni Libera, Coldiretti, Flai-Cgil, Legambiente, Slow-food, Polieco, finalizzate a realizzare accordi di partenariato per lo scambio di esperienze e di conoscenze sui temi della legalità, dell’alimentazione, dell’ambiente, della lotta al caporalato, e in special modo nella regione Toscana di 14 convenzioni e protocolli diversi con altrettante istituzioni e enti pubblici.

Nato a il 15 marzo 1963, diventa Generale di Brigata dopo una lunga carriera nel Corpo forestale dello Stato. Nei fatti è l’uomo che ha messo in piedi, tra le mille diffidenze iniziali, il Nucleo investigativo antincendi boschivi, e che ha comandato la famosa Divisione di Sicurezza agro ambientale e agroalimentare che tanti successi e risultati finali ha poi prodotto.

Dal 2017 è Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, e anche qui l’uomo porta a casa risultati assolutamente straordinari, malgrado la sua ‘brigata’ – nessuno forse lo immagina – sia composta solo da 15 uomini, in gran parte ex forestali ora carabinieri.    

Rappresentante del Corpo forestale dello Stato ai gruppi di lavoro istituiti nel 1998 presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno per l’avvio del Nuovo Sistema D’indagine della Banca Dati Interforze, il nuovo Commissario per la Terra dei Fuochi ha partecipato  ai tavoli tecnici che hanno elaborato nel 2000 e nel 2005 la riorganizzazione della struttura investigativa centrale e territoriale del Corpo forestale dello Stato.

Consulente, come rappresentante del Corpo forestale dello Stato, dal dicembre del 1997 al giugno del 2001, della Commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sul traffico dei rifiuti e sulle attività ad esso connesse, è stato anche Consulente, come rappresentante del Corpo forestale dello Stato, dal 6 luglio 2011 fino ad aprile 2013, della Commissione Parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale per l’analisi del fenomeno della contraffazione agroalimentari.

La sua nomina porta la firma personale del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Il generale Giuseppe Vadalà, in quanto Commissario unico – precisa la nota di Governo – avrà “il compito di coordinare la bonifica del territorio”, con “poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu”. Nella sua veste di nuovo Commissario unico l’alto Ufficiale è tenuto, entro sessanta giorni, a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sullo stato dell’arte e “sulle azioni che intende intraprendere per arrivare all’obiettivo di bonifica e ripristino ambientale. È l’ennesimo segnale di attenzione ad un territorio profondamente oltraggiato che da tempo chiede risposte concrete».

Ricordiamo che nel 2014 l’Italia era stata condannata dall’Unione Europea per il mancato risanamento di 81 discariche, con una sanzione iniziale di 40 milioni di euro e 42,8 milioni per ogni semestre di ritardo. Oggi invece – grazie alla gestione del commissario straordinario – 78 siti sono stati bonificati, riducendo la sanzione da pagare. Il successo dell’operazione ha portato, nel 2021, all’assegnazione di nuove missioni: la chiusura della discarica di Malagrotta (Roma), la bonifica di siti inquinati dal Keu (Toscana) e da noi in Calabria il risanamento del campo Rom di Scordovillo (Calabria). L’incarico del commissario è stato prorogato fino al 2027 per completare questi interventi. E oggi arriva per lui anche la nomina per la bonifica della Terra dei Fuochi. (pn)

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