City Tales – Medieval Era | Anteprima (PC): disegnare quartieri medievali a mano libera

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Negli scorsi giorni ho avuto modo di provare un interessante progetto dello studio indie francese Irregular Shapes: City Tales – Medieval Era, un gestionale cittadino ambientato in epoca medievale che risulta scorporato dalle tradizionali griglie di costruzione che appartengono ai generi sandbox.

Si tratta di un progetto che, nonostante sia ancora dai lavori in corso dove non mancano problemi tecnici, mi ha incuriosito molto proprio per la sua componente di design cittadino molto diverso dai giochi legati al genere, che aprirebbe a prospettive di gameplay interessanti oltre che a un appagamento visivo non indifferente.

Disegnare forme irregolari

Volevo iniziare questa anteprima con una digressione sui giochi di city building, ma mentre cercavo informazioni su Steam mi ha colpito una cosa su cui non avevo ragionato prima: il nome dello studio, Irregular Shapes, che in italiano si traduce come Forme Irregolari. Mi è balenato davanti agli occhi il nome proprio mentre il trailer di gioco caricato sulla piattaforma di Valve presentava una città molto lontana dai tradizionali giochi di city building, una città che, nonostante i colori sgargianti da video game, sembrava poco finta e molto reale, con uno sviluppo cittadino in cui i quartieri disegnano forme non geometriche, ma organiche, naturali.

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In Italia e in Europa dove abbiamo forti tradizioni medievali, le nostre città si sono sempre sviluppate in maniera spontanea a partire da un centro cittadino, una piazza, un punto di interesse, ma soprattutto tenendo ben presenti le caratteristiche del territorio e le esigenze della comunità, risultando sempre in strutture urbane irregolari e non pianificate secondo schemi a griglia. La loro espansione seguiva il profilo naturale del terreno, con strade strette e tortuose che si adattavano alla topografia locale, in contrasto con le pianificazioni a griglie delle antiche città romane o delle moderne metropoli dei paesi più industrializzati.

Irregular Shapes punta, dunque, proprio su questa intuizione, ossia far disegnare al giocatore la forma dei quartieri cittadini del proprio insediamento, tenendo ovviamente in conto sia il territorio, sia le esigenze degli abitanti. Questa scelta non è solo estetica, ma si riflette anche nel gameplay: il giocatore deve far attenzione a costruire un distretto di fattorie lì dove il terreno è fertile, o a posizionare un mercato in un quartiere residenziale per farlo fiorire e crescere.

Proprio come l’urbanistica medievale era caratterizzata da uno sviluppo spontaneo e adattivo che privilegiava forme irregolari ma funzionali alle esigenze del tempo, City Tales mette a disposizione una tela su cui il giocatore deve dipingere sì con la sua creatività, ma tenendo proprio in considerazione quei diversi fattori di gioco presentati come statistiche e colori accesi del terreno… che nella realtà delle cose consistono nella morfologia del territorio e nelle necessità dei cittadini.

Quartiere disegnato a mano in City Tales - Medieval Era
Quartiere disegnato a mano, tracciando col mouse una forma sul terreno

Buone intenzioni e atmosfera cozy

Il risultato di tale approccio alla costruzione cittadina risulta in un city building dall’atmosfera molto più rilassante e meno incentrata sugli aspetti micro-gestionali legati al genere, dove la ricerca della perfetta ottimizzazione passa quasi esclusivamente dalla dimensione creativa del giocatore, e non dal bilanciamento di statistiche, numeri o abilità particolari… sebbene ci sia comunque un set di personaggini che garantisca un boost di avviamento ad alcune delle attività che portano risorse alla città.

Di contro, tuttavia, c’è il rischio che un approccio del genere possa risultare un po’ piatto per quei giocatori hardcore che cercano dai city builder più profondità nelle meccaniche di gestione cittadina. All’inizio n questo gioco, per avere più soldi con cui costruire più cose, è essenziale semplicemente far star bene i cittadini ottimizzandone i quartieri con strutture adeguate e risorse variegate, senza orpelli inutili e senza andare a scavare più a fondo nelle meccaniche. Più avanti c’è la possibilità di intervenire direttamente sui prezzi di mercato delle risorse per impattare di più nella gestione, ma il core di gioco resta comunque lo sviluppo cittadino sul territorio. Il punto, quindi, è cercare di inquadrare City Tales in una tipologia di city builder concettualmente più vicina a un rompicapo che a un vero e proprio gestionale cittadino.

Dialogo tra personaggi in City Tales - Medieval Era

Per il resto, si sente che la build provata è ancora acerba: la UI e in generale le performance non sono perfette, ma appunto stiamo parlando di una beta che ancora non è uscita in Early Access. Il rilascio dell’accesso anticipato è previsto proprio per quest’anno, ma nel frattempo potete già provare una demo su Steam e mettere il gioco in wishlist.

Conclusioni

City Tales – Medieval Era è un progetto che si discosta coraggiosamente dai canoni tradizionali del city building, puntando su un’esperienza più libera e visivamente appagante, ma al contempo meno complessa dal punto di vista gestionale. Il focus sulla costruzione organica delle città rende la strategia in un certo senso più rilassante e dal forte potenziale estetico, ideale per chi ama sperimentare col design urbano senza preoccuparsi troppo di aspetti micro-gestionali. Resta da vedere come si evolverà il gioco con l’accesso anticipato, ma le basi per un’esperienza intrigante e distintiva nel genere ci sono tutte.



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