aumenti e arretrati in arrivo per carichi di cura

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L’INPS ha recentemente pubblicato il messaggio n. 592/2025, in cui conferma una notizia attesa da molte famiglie: l’attribuzione automatica dei carichi di cura all’interno dell’Assegno di Inclusione (ADI) e il riconoscimento degli arretrati per le domande del 2024. Questo aggiornamento rappresenta un’importante novità per chi non aveva correttamente inserito i carichi di cura nella domanda e rischiava di perdere parte del beneficio economico spettante.

Con questa operazione, l’INPS ha deciso di sanare le situazioni pregresse, garantendo il riconoscimento retroattivo per i nuclei familiari che avrebbero dovuto ricevere un importo maggiore dell’ADI, ma che non hanno compilato e inviato il modello ADI-Com esteso. Inoltre, saranno riesaminate alcune domande respinte che potrebbero ora risultare idonee grazie alla corretta attribuzione dei carichi di cura.

Punti Chiave

  • Attribuzione automatica dei carichi di cura per le domande idonee.
  • Erogazione degli arretrati 2024 in un’unica soluzione con le prossime ricariche.
  • Modifica del sistema di gestione dei carichi di cura, che ora avverrà solo tramite i servizi sociali.

Cosa sono i Carichi di Cura nell’Assegno di Inclusione (ADI)?

I carichi di cura rappresentano un valore aggiuntivo nella scala di equivalenza dell’ADI, che può incrementare l’importo del beneficio e garantire esoneri da alcune attività obbligatorie. Questo valore aggiuntivo, pari a 0,4, può essere riconosciuto a un componente maggiorenne del nucleo familiare quando è presente almeno una delle seguenti condizioni:

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  • Un familiare con disabilità;
  • Tre o più figli minori;
  • Un bambino di età inferiore ai 3 anni.

Oltre ad aumentare l’importo dell’ADI, i carichi di cura permettono l’esonero dall’attivazione lavorativa e dalla partecipazione ai PUC (Progetti Utili alla Collettività), fermo restando l’obbligo del percorso di attivazione sociale.

A chi spetta l’aumento per il carico di cura

L’aumento per il carico di cura spetta quindi ai nuclei familiari che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni: Presenza di un familiare con disabilità ai fini ISEE; Tre o più figli minori nel nucleo familiare; Un bambino di età inferiore ai 3 anni.

I carichi di cura si riferiscono all’insieme delle responsabilità assistenziali che un individuo assume all’interno del proprio nucleo familiare per garantire supporto e attenzione a chi necessita di particolare assistenza.

Novità ADI 2025: Carichi di Cura attribuiti d’ufficio

Fino al 2024, i carichi di cura dovevano essere inseriti nella domanda di ADI o aggiunti/modificati successivamente tramite il modello ADI-Com esteso. Tuttavia, dal 2025, l’INPS ha avviato un processo di attribuzione automatica per le famiglie che ne hanno diritto. Questo significa che se un nucleo familiare non ha indicato correttamente i carichi di cura, l’INPS li assegna d’ufficio al componente con valore 1 nella scala di equivalenza.

Questa modifica non riguarda solo il 2025, ma anche le domande presentate nel 2024. Con il messaggio INPS n. 592/2025, l’istituto ha chiarito che effettuerà un ricalcolo retroattivo per le famiglie che avevano diritto ai carichi di cura ma non li avevano inseriti nella domanda. In questo caso, spetteranno anche gli arretrati del 2024.

Quando arrivano gli arretrati?

Gli arretrati saranno erogati in un’unica soluzione insieme a una delle prossime ricariche dell’ADI. L’INPS procederà con il pagamento automatico per:

  • Nuclei familiari che avevano diritto ai carichi di cura ma non li avevano indicati;
  • Domande di ADI respinte che, con il riconoscimento dei carichi di cura, potrebbero essere riesaminate e accolte.

Questa operazione spiega anche perché alcune domande precedentemente respinte siano state riattivate nelle ultime elaborazioni. Tuttavia, è importante sapere che dal 2025 i carichi di cura non potranno più essere modificati tramite il modello ADI-Com, ma esclusivamente durante gli incontri con i servizi sociali.

Nota Bene: In fase di presentazione della domanda, il richiedente ha ancora la possibilità di scegliere a chi assegnare i carichi di cura. Se questa scelta non viene effettuata, sarà l’INPS ad assegnarli automaticamente.

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FAQ – Domande Frequenti – Carichi di Cura – Assegno di Inclusione (ADI)

1. Chi ha diritto agli arretrati dei carichi di cura?

Gli arretrati spettano alle famiglie che avevano diritto ai carichi di cura nel 2024 ma non li avevano correttamente indicati nella domanda di ADI.

2. Quando saranno pagati gli arretrati?

L’INPS ha comunicato che gli arretrati verranno erogati in un’unica soluzione con una delle prossime ricariche dell’ADI.

3. È ancora possibile modificare i carichi di cura?

Dal 2025 i carichi di cura non possono più essere modificati tramite il modello ADI-Com, ma solo durante gli incontri con i servizi sociali.

4. Cosa succede alle domande di ADI respinte?

Le domande respinte che, con l’attribuzione d’ufficio dei carichi di cura, risultano idonee saranno riesaminate dall’INPS e, se accettate, verranno messe in pagamento.

Conclusione

L’aggiornamento sull’Assegno di Inclusione e i carichi di cura rappresenta una novità importante per molte famiglie. La possibilità di ricevere gli arretrati del 2024 e l’attribuzione automatica dei carichi di cura semplificano la gestione del beneficio.

Tuttavia, è fondamentale seguire gli sviluppi e verificare l’esito della propria domanda direttamente sul sito dell’INPS o tramite i servizi sociali di riferimento. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti da parte dell’INPS.

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