Tar Calabria, inaugurazione anno giudiziario: nel 2024 cresce il contenzioso in ambiente e sanità

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Catanzaro – “Nel 2024 in Calabria si è registrato un aumento del contenzioso in materia di ambiente, che ormai è un’occasione di sviluppo economico con tutte le energie rinnovabili come il fotovoltaico l’eolico, e un aumento anche del contenzioso nella sanità, nelle concessioni e anche nella sicurezza pubblica”. Lo ha detto il presidente del Tar Calabria, Gerardo Mastrandrea, all’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa che si è svolto questa mattina nella sede regionale di Catanzaro.

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“E’ evidente – ha aggiunto il presidente soffermandosi con i cronisti prima dell’inizio della cerimonia – che con di fronte all’aumento del contenzioso pur essendo aumentato notevolmente la produttività dei colleghi magistrati abbiamo dei segnali di sofferenza che trovo preoccupanti nel senso potrebbe innescarsi un trend di aumento dell’arretrato che non possiamo accettare per cui dobbiamo cercare di porre rimedio. Sicuramente lavoreremo tutti e di più per cercare di evitare l’aumento dell’arretrato però confidiamo che anche da Roma ci arrivino i necessari rinforzi soprattutto per quello che riguarda il personale di magistratura”. Mastrandrea si è detto “fiero di essere qui in Calabria, in un territorio molto vitale e in un tribunale che ho trovato in ottime condizioni di efficienza sia a livello di colleghi che di personale amministrativo: spero di dare il mio contributo per cercare di proseguire in questa logica di efficienza e anche di miglioramento di risultati della produttività del nostro lavoro, che è così importante per tutta la collettività”.

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“La priorità – ha aggiunto Mastrandrea – è l’efficientamento e lo sviluppo della tecnologia per cercare di dare un servizio di giustizia sempre più veloce ed efficiente. Certo abbiamo delle situazioni da risolvere come la logistica, la sede del tribunale e anche le carenze di organico soprattutto dei magistrati che devono essere definitivamente risolte perché i numeri non sono molto incoraggianti come trend, per cui non vorrei che l’arretrato aumentasse. E vorrei che si potesse dare un prodotto sempre più adeguato alle esigenze di tutta la collettività”. Il presidente del Tar ha affrontato il tema della nuova ubicazione della sede del tribunale regionale. “Ci sono varie ipotesi, purtroppo tutte le procedure non sono andate a buon fine. Devo ringraziare il mio predecessore Pennetti per il lavoro che ha svolto e per quanto si è dedicato a questo tribunale. Al momento ci sono varie ipotesi tra cui anche quella della permanenza nell’attuale sede però indubbiamente va normalizzata la situazione”.

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Il presidente del Consiglio di Stato Maruotti: “Anche in Calabria buoni risultati”

Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato il presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti. “Credo che la giustizia amministrativa – ha dichiarato – sia in salute in tutto il territorio nazionale e anche in Calabria. I risultati sono ottimi”. “Il giudice amministrativo – ha proseguito Maruotti – è sempre il custode della legalità. Sotto questo profilo i cittadini si possono rivolgere serenamente al giudice amministrativo affinché ci sia la verifica della legittimità dei provvedimenti. In Calabria c’è il contenzioso un po’ in aumento, ma questo non è un segnale di per sé negativo: significa che i cittadini vogliono avere tutela e che quando ritengono di avere subito un’ingiustizia si rivolgono al giudice. Io ritengo molto fisiologico e positivo tutto questo. Significa che si ha fiducia nella giustizia. Il numero dei ricorsi in aumento non deve essere visto negativamente: significa che le persone intendono tutelare le proprie sfere giuridiche e economiche e che anche nel dubbio propongono un ricorso, che il ricorso poi sia respinto ci sta, nel senso che si verifica la legittimità del provvedimento. Di conseguenza – ha concluso il presidente del Consiglio di Stato – c’è una dinamica fisiologica tra amministrazione e giudice. Le amministrazioni di solito emettono provvedimenti legittimi: quando sono illegittimi i cittadini ritengono di rivolgersi al giudice”.

B.M.

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