Il gruppo di minoranza consiliare “Bene Comune” evidenzia errori nell’avviso di selezione pubblicato dal Comune di Portoferraio
PORTOFERRAIO — Con una lettera inviata al funzionario, al sindaco e al segretario generale, il gruppo di minoranza consiliare “Bene Comune” chiede che sia modificato l’avviso pubblicato dal Comune di Portoferraio per la selezione di un dirigente a tempo determinato per l’Area 3.
Secondo la minoranza “alcune previsioni del bando si pongono in contrasto con le vigenti norme in materia di reclutamento dei dirigenti nell’ambito del pubblico impiego e nel particolare:B) Requisiti specifici1) Vengono previsti, quali requisiti di ammissione, la Laurea Specialistica (LS), la Laurea Magistrale (LM) o diploma di Laurea equivalente o equiparato alle stesse e non anche la Laurea triennale (L)”.
“Secondo questa previsione, – spiega la minoranza – il concorrente dotato del titolo di studio della laurea triennale (“laurea breve o di 1° livello, nuovo ordinamento”), e in possesso dell’esperienza di servizio, non ha la possibilità di partecipare alla selezione, questo in violazione del principio del favor partecipationis e eccesso di potere per irragionevole disparità di trattamento rispetto ai dipendenti di ruolo delle P.A. con almeno 5 anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del Diploma di Laurea e quindi della Laurea Triennale”.
“Con la Sentenza n. 1343/2024 il TAR Toscana – Sez. I esprime il suo parere in merito all’art. 7, comma 1, del DPR 70/2013, relativo al reclutamento dei dirigenti nella PA. – prosegue la minoranza – Secondo il Tar per l’accesso alla qualifica dirigenziale i requisiti di Laurea devono essere distinti tra candidati “interni” (già appartenenti alla PA) e “esterni” (non appartenenti alla PA. La decisione si fonda sull’idea che non sarebbe ragionevole imporre lo stesso livello di laurea (vecchio ordinamento o magistrale/specialistica) a tutti i candidati. Al contrario, per i candidati interni si prevede anche l’ulteriore requisito dell’anzianità di servizio, che già costituisce un elemento distintivo rispetto ai candidati esterni”.
“Ma, a prescindere dalla posizione espressa dalla giurisprudenza cui si è fatto sopra riferimento, – aggiunge la minoranza – il bando relativo alla selezione in oggetto deve consentire la partecipazione alla selezione ai candidati in possesso della “laurea breve” dal momento che, in caso contrario, condurrebbe a esiti gravemente discriminatori ed alla irragionevole disparità di trattamento”.
“Per la copertura del profilo di Dirigente dell’Area 3 “Servizi tecnici e al territorio viene richiesto tra gli altri requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dalla procedura concorsuale, il possesso della iscrizione all’ordine professionale, un elemento questo che è in realtà previsto solo per l’esercizio delle funzioni oggetto del concorso e pertanto inidoneo a selezionare la platea dei potenziali concorrenti che, al contrario, viene arbitrariamente limitata, proprio a causa di tale criterio di selezione che è pertanto irragionevole.Questa clausola, che impone ai concorrenti oneri amministrativi ed economici che sono necessari solo al momento dell’assunzione, previa vincita del concorso, risulta irrazionale e inadeguata al perseguimento della tutela dell’interesse pubblico perseguito dalla PA” , aggiunge la minoranza.
“Anche il punto 3 del bando che consente la partecipazione al concorso a chi abbia “svolto almeno 5 anni di ruolo da Dirigente o di Responsabile di Posizione Organizzativa del Settore Tecnico o in un settore affine (…)” risulta sproporzionata perché impedisce l’accesso alla procedura selettiva a chi, al momento di presentazione della domanda aveva svolto il ruolo di dirigente da meno di 5 anni”, evidenzia la minoranza.
“Non possiamo non tenere conto che ormai da troppi anni si ricorre a figure a tempo determinato nella reggenza di un’area così strategica e che sarebbe invece opportuno garantire una continuità gestionale protratta nel tempo con benefici facilmente individuabili. Tale obbiettivo dovrebbe quindi essere garantito con un concorso per la copertura di tale posizione “a tempo indeterminato”, prosegue la minoranza.
“Bene Comune” inoltre fa presente che “nell’organico attuale del Comune di Portoferraio sono presenti dipendenti che per titoli, esperienza e professionalità potrebbero occupare il ruolo dirigenziale dell’Area 3, tra l’altro una unità di personale tale ruolo lo ha già ricoperto in passato”.
Perciò i consiglieri comunali del gruppo “Bene Comune”, invitano il Comune “a intervenire in autotutela sulla sopracitata procedura selettiva, rettificando i requisiti specifici dell’avviso per attuare quel principio del favor partecipationis volto favorire la più ampia partecipazione di candidati alla selezione che sottende l’interesse pubblico al massimo diffondersi del confronto concorrenziale, inteso all’individuazione del soggetto maggiormente corrispondente alla figura ricercata”.
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