Regione Lazio, due anni di governo Rocca: “Migliorano i conti della sanità”

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Sin dal suo insediamento l’amministrazione Rocca ha dovuto correre ai ripari della grave situazione contabile ereditata che minava la sostenibilità del Servizio sanitario regionale e, dunque, dell’intero bilancio dell’ente:

  • il disavanzo di 132 milioni di euro della sanità per l’esercizio finanziario 2022, con una proiezione negativa di 738 milioni di euro per il 2023.
    Nei bilanci delle Aziende sanitarie, inoltre, erano presenti fondi di dotazione negativi per quasi un miliardo. In parole semplici che significa tutto questo? Significa che se la Regione Lazio fosse stata un’azienda privata, avrebbe dovuto portare i libri in Tribunale e dichiarare il fallimento;
  • la Corte dei conti, nell’ambito del Giudizio di parifica del rendiconto regionale 2022, non ha certificato i conti della sanità del 2022, con la conseguente apertura di due inchieste della magistratura, penale e contabile. Tale era lo stato di incertezza riscontrato nei documenti contabili presentati. Tanto che la Procura della Repubblica di Roma, nell’autunno del 2023, ha avviato indagini su ben 8 Direttori generali, i quali, nonostante sia stata chiesta l’archiviazione, hanno redatto “bilanci ideologicamente falsi” a causa dei “decreti commissariali 52/2017, 521/2018 e 297/2019. Si tratta di una responsabilità politica e non di natura penale sindacabile”.

L’Amministrazione regionale s’è rimboccata le maniche, mettendosi a ricostruire i conti del Servizio sanitario del Lazio. Sono state inviate:

·         7mila richieste di conferma per i soli fornitori di beni e servizi;

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·         oltre 700 lettere indirizzate agli avvocati delle Aziende sanitarie per ricostruire il reale stato del contezioso.

Al tempo stesso, l’Amministrazione ha eliminato la spesa improduttiva e ha puntato sulla “spesa buona”, in grado di tradursi in servizi per i cittadini. I risultati prodotti:

  • la riduzione dei fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni di euro a favore delle Aziende sanitarie per la definitiva chiusura del problema dei fondi di dotazione negativi;
  • i conti sono stati portati in equilibrio, chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile e il 2024 con 40 milioni di euro di utile;
  • lo scorso 1° ottobre la riunione congiunta di Tavolo adempimenti e Comitato dei Lea si è espressa con una valutazione positiva e sono stati svincolati 134 milioni di euro, tenuti bloccati a causa dell’incertezza sui conti. Fondi che si sono tradotti in servizi per i cittadini.

Tutto questo ha consentito:

  • da un lato di creare le precondizioni per uscire dal piano rientro;
  • dall’altro, di creare le precondizioni per abbassare le tasse regionali dal 2027.

 

INVESTIMENTI

Parallelamente, il governo Rocca ha pianificato importanti risorse per potenziare la sanità pubblica, a partire dal più grande investimento degli ultimi 20 anni, pari a 661,5 milioni di euro annui, per il reclutamento del personale sanitario:

  • sbloccate oltre 14mila assunzioni, di cui 4.581 operatori già assunti e operativi negli ospedali e nelle strutture delle Aziende sanitarie. Sono stati banditi, inoltre, concorsi per 2.659 unità e saranno avviate le procedure per altre 3.588 unità;
  • l’Amministrazione regionale ha, inoltre, ridotto il precariato del Servizio sanitario regionale, dando il via libera alla stabilizzazione di 3.332 professionisti, di cui
    1.271 stabilizzazioni concluse, mentre 1.879 sono in corso e 182 sono da avviare.

Non solo, l’Amministrazione regionale ha investito altri fondi per migliorare la qualità dei servizi dei cittadini:

  • 329 grandi apparecchiature, di cui ben 308 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio, per un investimento di 102 milioni di euro, tra cui le prime due risonanze magnetiche nucleari per i residenti della Asl Roma 5. Prima dell’arrivo dei due macchinari, i cittadini del territorio della Asl Roma 5 erano costretti a ricorrere a strutture private. Ben 31 macchinari in più rispetto alla precedente programmazione;
  • 35 ospedali di comunità e 131 case di comunità per complessivi 263 milioni di euro;
  • 59 Centrali operative territoriali, per 20 milioni di euro e già attive.

Sono partiti i lavori – e in molti casi sono anche conclusi – per ammodernare e ampliare i pronto soccorso e i reparti dei nosocomi del Lazio, grazie a 155 milioni di euro.

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Inoltre, l’Amministrazione regionale ha riprogrammato 1,2 miliardi di euro (dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari) e ha reperito ulteriori finanziamenti, pari a oltre 2 miliardi di euro (fondi Inail), per la costruzione di nuovi ospedali, a cui si aggiungono circa 115 milioni di euro per le attrezzature. Nel dettaglio:

  • nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo di euro);
  • nuovo ospedale tiburtino (379 milioni di euro);
  • nuovo ospedale di Latina (261 milioni di euro);
  • ospedale del Golfo (178 milioni di euro), più 32 milioni di euro di attrezzature;
  • nuovo ospedale di Rieti (204 milioni di euro), più 12 milioni di euro di attrezzature;
  • ospedale di Acquapendente (30 milioni di euro);
  • riapertura dell’ospedale San Giacomo (145 milioni di euronon sono di Inail).

Tutto questo anche grazie ai fondi del Pnrr e per il Giubileo.



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