Trascorsi da piccolo spacciatore, fama di violento, figura centrale delle prime indagini sull’uccisione del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. Su di lui il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo indirizzò le accuse, manipolando il video di un negozio che si affaccia sulla piazzetta di Acciaroli: Bruno Humberto Damiani, detto ‘il Brasiliano’, è stato indagato e archiviato due volte per quel delitto a cui era estraneo, e la sua vicenda è tornata alla memoria con i recenti arresti di Cagnazzo e dei presunti complici dell’omicidio.
Damiani suo malgrado ora torna agli onori della cronaca giudiziaria. Poche ore fa è stato arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento della sua ex appena 48 ore dopo il provvedimento del Gip di Vallo della Lucania. E’ in carcere a Fuorni in attesa del processo per direttissima che si celebrerà il 21 febbraio. Secondo la denuncia depositata nella caserma dei carabinieri di Castellabate, la vittima era in compagnia di un’amica in un bar sul lungomare Perotti della località turistica cilentana, quando è stata avvicinata da Damiani in Mercedes che le avrebbe sventolato dei fogli (forse il decreto di divieto di avvicinamento), fissandola con lo sguardo. La donna ha fatto in tempo a filmarlo pochi secondi col cellulare prima di scappare. I carabinieri lo hanno riconosciuto dalle immagini e lo hanno poi arrestato, il pm Antonio Pinzi ha disposto il rito direttissimo. Damiani, difeso dagli avvocati Francesca e Michele Sarno, potrà spiegare le sue ragioni davanti al giudice del processo.
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