dalla sanità alle deleghe a Forza Italia, Rocca traccia il bilancio e punta al secondo mandato

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L’abbattimento delle liste d’attesa, l’uscita dal piano di rientro sanitario e l’apertura di nuove sale operatorie. La riduzione del debito e una riorganizzazione della macchina amministrativa. Il presidente della Regione LazioFrancesco Rocca, traccia un bilancio dei suoi primi due anni di governo, dall’insediamento, 12 marzo del 2023, ad oggi, con un focus sulla sanità e lanciando anche la sua ricandidatura alla guida della Regione per le prossime elezioni del 2028. L’obiettivo “per me è essere rieletto per un secondo mandato da presidente della Regione Lazio”, ha detto Rocca durante la conferenza stampa tenuta in giunta a Roma. “L’unica cosa che me lo potrà impedire è la saluta, quindi un motivo per fare bene in sanità”, ha aggiunto, ironicamente. Rocca poi tenta di stemperare anche le tensioni dei giorni scorsi all’interno della maggioranza, annunciando che presto sarà dato seguito agli accordi presi a dicembre con Forza Italia sulle deleghe. In linea di massima, l’intesa prevede una redistribuzione, proposta da Fd’I, con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene, a spese della Lega, rimasta con un solo seggio in Aula, dopo che due consiglieri sono transitati proprio in FI. In questa settimana nella giunta del Lazio “ci sarà l’avvicendamento per la delega all’Urbanistica” che passerà dall’assessore della Lega Pasquale Ciacciarelli a Forza Italia.

L’accordo con Forza Italia raggiunto a dicembre “si attuerà a giorni”, ha chiarito Rocca. Inoltre, considerando l’importanza e il peso di un settore come l’Urbanistica, nell’accordo c’è anche una sorta di compensazione per la Lega a cui sarà riconosciuta la delega alla Protezione civile, detenuta al momento dal presidente Rocca. Forza Italia, oltre l’Urbanistica, avrà anche quella del Cinema che potrebbe andare all’attuale assessore Luisa Regimenti. “L’assessore Ciacciarelli seguirà per mio conto la Protezione civile – ha spiegato Rocca -. Questa settimana ci sarà l’avvicendamento. Ma il clima è tranquillo, non c’era un tema di fretta. Non è che i rappresentati mi hanno detto ‘ti meno’. Non ci accapigliamo per un giorno prima o meno. Non è una questione di potere”, ha concluso Rocca non precisando, però, a quale assessore di FI andrà la delega all’Urbanistica, se Giuseppe Schiboni o Luisa Regimenti. Tuttavia, secondo quanto riferiscono alcune fonti, in Forza Italia, potrebbe saltare l’assessore Giuseppe Schiboni (con deleghe al lavoro, scuola, formazione, ricerca e merito).

In questo caso, le ipotesi più accreditate per sostituirlo sono l’ex coordinatore provinciale di Latina, Alessandro Calvi oppure l’ex consigliere regionale Giuseppe Simeone: a uno dei due dovrebbe andare la delega all’Urbanistica. Ma la discussione tra e dentro i partiti è ancora in corso, anche per questo, probabilmente, il presidente Rocca non si è voluto sbilanciare. Intanto, però, Rocca rivendica i risultati raggiunti dalla sua giunta nei primi 24 mesi di governo. La sanità in cima all’elenco delle priorità in agenda, con lo stesso Rocca che ha tenuto la delega, poi la situazione finanziaria della regione. L’amministrazione regionale ha informatizzato la gestione delle liste di attesa, garantendo il monitoraggio quotidiano delle prestazioni sanitarie che superano i tempi di garanzia previsti. Tra i risultati più significativi, la possibilità di uscire dal piano di rientro sanitario avviato nel 2007 che consentirà alla Regione di tornare in possesso degli automatismi fiscali, permettendo una riduzione fiscale significativa per i redditi più bassi, a partire dal 2027. Per questo nelle prossime ore sarà inviata ai ministri dell’Economia e della Salute, Giorgetti e Schillaci, “una lettera ufficiale per uscire dal piano di rientro”, ha spiegato il governatore, che non risparmia una frecciata all’amministrazione Zingaretti che lo ha preceduto.

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I bilanci in sanità “che abbiamo ereditato nel Lazio, lo dice la Procura della Repubblica, erano bilanci ideologicamente falsi: questo è un dato di fatto. Erano ideologicamente falsi perché davano applicazione a due decreti commissariali. Quindi poi la Procura dice che non c’è una responsabilità personale ma politica rispetto a questo”, ha attaccato Rocca. “Siamo partiti con una proiezione negativa di disavanzo di oltre 700 milioni previsto per il 2023. Abbiamo fatto un lavoro impegnativo di pulizia nel bilancio, ottenendo una riduzione di dotazione negative per circa mezzo miliardo di euro, stanziando 475 milioni di euro alle aziende sanitarie. Abbiamo chiuso il 2023 con 32 milioni di utile e il 2024 con 40 milioni di utile”, ha rivendicato Rocca. La riforma del Recup “ha determinato, gradualmente, un aumento delle prestazioni erogate e contestualmente una riduzione dei tempi di attesa del 70 per cento: per chi ha prenotato una visita dal primo gennaio 2025 a oggi (oltre 700 mila cittadini che hanno prenotato sul Recup), nel 95,7 per cento ha ricevuto un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge – ha precisato Rocca -. La percentuale sale al 96,5 per cento per le oltre 470 mila prestazioni critiche monitorate e prenotate”.

Secondo i risultati presentati dal presidente Rocca, i tempi medi di attesa nel Lazio di gennaio 2023-2024-2025 si sono ridotti da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70 per cento dei tempi, a fronte di un aumento di oltre 70 mila prestazioni erogate in più nel mese di gennaio 2025 rispetto al mese di gennaio 2023. In particolare, nel Lazio si registra la riduzione del 62,5 per cento delle posizioni in liste d’attesa chirurgiche da 125.231 (rilevazione gennaio 2024) a 46.992 (rilevazione gennaio 2025). La diminuzione del 74 per cento delle classi di priorità A e B, da 66.063 (30.616 classe A e 35.447 classe B) a 17.145 (5.026 classe A e 12.119 classe B). Il calo del 64 per cento delle posizioni in lista d’attesa per la patologia oncologica maligna, da 1.926 (agosto 2024) a 772 interventi (gennaio 2025). Il Lazio “è tra le prime regioni d’Italia ad aver istituito dal luglio 2023 il sistema informativo lista di attesa per intervento chirurgico (laic), su cui è stato effettuato un primo aggiornamento a dicembre 2023”, ha concluso Rocca.

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