Come preparare un caffè più sostenibile (senza rinunciare al gusto)

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La sostenibilità inizia dalle piccole abitudini di ogni giorno, e anche la preparazione del caffè può diventare un’opportunità per adottare comportamenti più attenti all’ambiente. Limitare i consumi energetici e le emissioni nocive nel tempo può generare un impatto positivo, e farlo mentre si gusta una tazzina di caffè rende il tutto ancora più piacevole.

La moka: una tradizione virtuosa

Compagna fedele di molti italiani fin dal risveglio, la moka è da oltre 90 anni un’icona del consumo domestico. A differenza di altri oggetti considerati d’epoca, che con il tempo non si sono rivelati amici dell’ambiente, è riuscita a evolversi e a stare al passo con i tempi. Secondo uno studio condotto dall’Accademia dei Georgofili nel 2021, il modello tradizionale per il fornello a gas ha un’impronta di carbonio contenuta che non supera i 51 g CO2e, mentre quello più moderno idoneo per i piani cottura a induzione rilascia 48 g CO2e consumando 6,8 Wh di energia elettrica.

Per preparare un caffè con la moka che sia buono per il palato ma anche per l’ambiente, basta seguire il Disciplinare della moka firmato dal Comitato Italiano del Caffè. La caffettiera va posizionata sul fornello più piccolo e la fiamma deve rimanere contenuta all’interno del diametro della caldaia, con una potenza di gas o di energia elettrica ridotta. Fondamentale non è solo la cottura, ma anche la preparazione: il serbatoio inferiore va riempito di acqua fino a filo della valvola di sicurezza, mentre la polvere di caffè deve essere rasa rispetto al filtro a imbuto.

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Esagerare con la quantità di acqua o con la pressatura della polvere non aiuta il liquido a risalire attraverso il filtro, allungando in modo non necessario i tempi di preparazione e aumentando i consumi energetici. Il tempo di cottura non supera i cinque minuti: la fiamma andrà spenta non appena si avverte l’inconfondibile brontolio, segno della fine dell’erogazione.

Risparmiare energia anche con cialde e capsule

Anche chi preferisce la velocità delle macchine a cialde o capsule, scelte da circa il 65% degli italiani, può adottare comportamenti virtuosi dal punto di vista energetico. La maggior parte dei dispositivi oggi in commercio è progettata per offrire un’esperienza simile a quella del bar nella comodità di casa, ottimizzando il più possibile i consumi di energia elettrica. La potenza di un apparecchio automatico varia in media tra gli 800 e i 1.200 W, inferiore rispetto ad altri piccoli elettrodomestici di uso quotidiano come la friggitrice ad aria (tra i 1.400 e i 2.000 W) e il phon (tra i 600 e i 2.400 W).

Per ridurre ulteriormente lo spreco di energia, è consigliabile scegliere una macchina dotata della funzione di spegnimento automatico. Lasciandola nella modalità stand-by, quindi non completamente spenta, assorbe circa 1 W ogni ora: un consumo inutile, considerando che i modelli attuali sia per cialde sia per capsule si scaldano in pochi secondi.

Il settore del caffè e la sostenibilità

“I consumi continuano a evolvere influenzati da numerosi fattori come la sostenibilità, che oggi determina sempre di più le scelte di acquisto, le abitudini e i comportamenti. Anche per onorare un rito quotidiano di gusto e piacere come il caffè, i consumatori si dimostrano attenti a limitare il proprio impatto sull’ambiente, in particolare dal punto di vista dell’energia e delle emissioni di gas serra”, dichiara Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè, che da oltre 30 anni riunisce le principali aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè oltre che i produttori di macchine professionali per l’Ho.Re.Ca. e fornitori di attrezzatura.

“Il settore del caffè negli ultimi anni ha affrontato un importante percorso di sviluppo sostenibile ed è un valore aggiunto che le principali modalità di consumo domestico, la più tradizionale moka e le più moderne macchine automatiche, dimostrino di cambiare in questo senso e di inserirsi nel contesto di stili di vita più sostenibili, continuando ad accompagnare gli italiani con l’aroma inconfondibile di questa bevanda”.



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