Associamo alcune delle forme allergie tra le più comuni al polline primaverile o alle graminacee in estate, ma le allergie possono verificarsi in ogni altra stagione dell’anno, anche in autunno e in inverno a causa di allergeni indoor, in casa, responsabili di innescare reazioni allergiche. Ma non solo.
Quali sono le cause delle allergie invernali
Molti pensano che le allergie da polline siano un problema solo primaverile, ma anche l’inverno può riservare sorprese.
Nelle zone mediterranee, in particolare per quanto riguarda questo allergene, il responsabile delle allergie invernali è il polline di cipresso che si diffonde proprio nei mesi freddi, mentre la maggior parte delle altre piante è a riposo.
Questo albero rilascia nell’aria grandi quantità di polline che resta sospeso a lungo e può causare sintomi come raffreddore allergico, occhi rossi e, nei casi peggiori, attacchi di asma.
Ma non è solo il polline a creare problemi in inverno, esistono anche diverse forme di allergie da interni.
Le allergie da interni
Passiamo più tempo al chiuso, in ambienti riscaldati, e questo favorisce la proliferazione degli acari della polvere. Inoltre, gli animali domestici rilasciano forfora e peli che possono scatenare reazioni allergiche, mentre gli scarafaggi, attratti dal calore, lasciano escrementi irritanti. L’umidità, poi, contribuisce alla formazione di muffe, che a loro volta possono dare fastidio. Infine, alcuni fattori ambientali esterni possono peggiorare i sintomi.
Le cause di
allergie
stagionali invernali sono diverse:
- gli acari della polvere, presenti tutto l’anno;
- la forfora e i peli di animali domestici, anch’essi presenti tutto l’anno;
- gli escrementi di scarafaggi;
- la muffa;
- cause ambientali.
Gli acari della polvere
La polvere è ovunque e si annida nei tappeti, sui mobili, nella biancheria da letto, nei filtri dei condotti dell’aria condizionata, nell’aspirapolvere.
Gli acari della polvere si nutrono degli stessi elementi che la compongono, come cellule della pelle, peli, parti di insetti e forfora di animali. Le loro feci contengono enzimi digestivi che permettono loro di ricavare energia dai loro rifiuti, e proprio questo enzima può essere la causa di allergeni per gli esseri umani.
Gli acari prosperano in ambienti caldi e umidi (temperature tra 18-27°C e umidità relativa tra il 55% e l’80%), condizioni che possono verificarsi anche in inverno a causa del riscaldamento domestico.
Come prevenire ed eliminare gli acari della polvere:
- utilizzare coperture ipoallergeniche per materassi e cuscini;
- lavare regolarmente la biancheria da letto in acqua calda (almeno 60°C);
- mantenere l’umidità relativa sotto il 50% con un deumidificatore.
La muffa
La muffa si annida anche negli ambienti interni: prospera in luoghi bui e umidi come bagni, cantine e sotto i lavandini. Alcune muffe producono spore fluttuanti nell’arie e altamente allergeniche, che possono comportare conseguenze sulla salute, scatenare sintomi respiratori (es. starnuti, tosse) o peggiorare condizioni preesistenti come l’asma.
Per prevenire la muffa:
- riparare eventuali perdite d’acqua;
- ventilare bagni e cucine;
- pulire le superfici umide con prodotti antimuffa.
Un altro accorgimento da considerare per chi è amante del verde in casa: ci sono alcune piante che assorbono umidità in casa.
Allergie agli animali domestici
Le allergie agli animali domestici peggiorano in inverno a causa del contatto con gli animali e con la loro forfora. Contrariamente a quanto si crede, la causa delle reazioni allergiche non è il pelo dell’animale.
La forfora è una proteina presente nella pelle, nella saliva e nell’urina di qualsiasi animale con pelo o piume. È composta da particelle microscopiche che rimangono sospese nell’aria per lungo tempo, aumentando l’esposizione. Gli animali domestici si strusciano, si grattano e si muovono, rilasciando la forfora che si deposita sui mobili, sulle lenzuola e sui tappeti.
Consigli per prevenire le allergie da animali domestici
- limitare l’accesso degli animali alle camere da letto;
- lavare frequentemente le coperte e i letti degli animali;
- spazzolare gli animali all’aperto per ridurre la dispersione di forfora.
Cause ambientali
L’aria secca dell’inverno, la bassa umidità e la mancanza di idratazione sono fattori di rischio ambientali per l’incidenza delle allergie stagionali.
L’aria secca può irritare le vie respiratorie, peggiorando i sintomi delle allergie o rendendo più evidente la sensibilità agli allergeni già presenti (come polvere o muffa). Allo stesso modo, l’uso del riscaldamento può sollevare particelle di polvere o altri allergeni depositati sulle superfici.
Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare un umidificatore per mantenere l’umidità tra il 30% e il 50%, evitando livelli troppo bassi o troppo alti.
Quali sono i sintomi delle allergie invernali?
I sintomi allergici sono starnuti, prurito, eruzioni cutanee, pelle arrossata, desquamata e pruriginosa, e difficoltà respiratorie.
- occhi lacrimosi e pruriginosi;
- “occhiaie allergiche”, causate dalla congestione nasale;
- naso che cola e naso chiuso (congestionato);
- starnuti e tosse;
- eruzioni cutanee, pelle secca e pruriginosa;
- mal di gola;
- respiro affannoso e difficoltà respiratorie soprattutto in caso di asma allergica.
Il sistema immunitario produce una risposta istaminica per difendersi dagli allergeni, provocando starnuti, lacrime o prurito. Queste risposte hanno lo scopo di aiutare il paziente a espellere l’allergene dal corpo.
Le allergie peggiorano in inverno?
Le allergie invernali possono sembrare peggiori perché i fattori scatenanti sono all’interno della casa e del luogo di lavoro, quindi è più difficile allontanarsi da essi.
L’aria secca accentua i sintomi delle allergie. Con il riscaldamento acceso per tutto l’inverno, l’aria interna secca la pelle e le membrane nasali. Queste diventano doloranti o screpolate. Il rischio di infezioni secondarie aumenta con la pelle screpolata o le epistassi, che si verificano più spesso con l’aria secca dell’inverno.
Come si fa a capire se è raffreddore o allergia?
Le allergie invernali e il raffreddore hanno sintomi comuni. Il raffreddore, tuttavia, deriva da virus e si diffonde attraverso il contatto con un’altra persona che ne è portatrice. Le allergie, invece, sono scatenate da un allergene o da un irritante e producono una reazione istaminica.
Sia il raffreddore che l’influenza sono malanni tipici nei mesi invernali, al punto che può essere difficile capire se i sintomi sono allergici o se dipendono dal raffreddore.
Un primo segnale da osservare è l’aspetto delle secrezioni nasali. Nel caso delle allergie, il muco tende ad essere trasparente, meno denso e acquoso; al contrario, durante un raffreddore può assumere tonalità più scure e giallognole e alla vista è più denso.
Quando si tratta di raffreddore
Al contrario dell’allergia, di solito il raffreddore dura alcuni giorni o una settimana e termina quando l’organismo combatte il virus.
Quando si tratta di allergie
Le allergie durano molto di più perché persistono finché l’allergene è presente. Se i sintomi si protraggono oltre i 10 giorni, è probabile che si tratti di allergie, da mettere al vaglio di un allergologo per ricevere una diagnosi precisa e un trattamento adeguato.
Rimedi per allergie invernali
Per il trattamento delle allergie invernali vengono prescritti gli antistaminici che attenuano la risposta dell’organismo.
Altri rimedi antiallergici possono comprendere:
- decongestionanti;
- corticosteroidi per spray nasale;
- spray nasali per eliminare gli allergeni, ridurre i sintomi e combattere l’infiammazione;
- l’acqua distillata per eliminare gli allergeni;
- colliri per alleviare la secchezza e il prurito degli occhi secchi dovuti alle allergie;
- antidolorifici per ridurre mal di testa e infiammazioni.
In presenza di sintomi persistenti e fastidiosi, è possibile ricorrere alla immunoterapia allergenica.
Immunoterapia per allergie
L’immunoterapia è un trattamento che riduce la sensibilità alle allergie attraverso l’esposizione controllata alle sostanze che le causano. La somministrazione avviene tramite vaccini o compresse che contengono dosi crescenti dell’allergene. Il sistema immunitario impara progressivamente a tollerare la sostanza, riducendo le reazioni allergiche nel tempo.
I vaccini richiedono iniezioni periodiche presso uno specialista. Il trattamento è disponibile per le allergie più comuni come acari della polvere, pelo di animali, muffe e scarafaggi.
Come diagnosticare le allergie
Per diagnosticare e identificare le allergie, si possono fare test cutanei o esami del sangue.
Test cutanei
Il test più rapido e meno invasivo è il prick test. Si tratta di un esame effettuato direttamente sulla pelle del paziente ponendo sulla superficie del braccio una goccia di tutti gli allergeni sospettati di causare i sintomi.
Il prick test cutaneo, detto anche test di puntura o di graffio, verifica le reazioni allergiche immediate a ben 50 sostanze diverse contemporaneamente. Questo test viene solitamente eseguito per identificare le allergie a pollini, muffe, forfora di animali domestici, acari della polvere e alimenti. Negli adulti, il test viene solitamente eseguito sull’avambraccio.
Esami del sangue
Gli esami del sangue misurano il livello di anticorpi IgE verso allergeni specifici. Il test immunoenzimatico IgE-specifico, test da effettuare su sangue, è un test molto più preciso in quanto punta ad individuare le molecole allergeniche contenute all’interno degli estratti di pollini, polveri, muffe e anche di alimenti (Test molecolari, ISAC, ALEX test).
Come prevenire le allergie invernali?
Le allergie invernali, nella fattispecie le
allergie da interni
, si possono gestire in diversi modi per limitare l’esposizione ai fattori scatenanti:
- mantenere la casa pulita e igienizzata;
- spolverare e passare l’aspirapolvere tutti i giorni;
- eliminare i tessuti che accumulano polvere;
- preferire i pavimenti alla moquette
- eliminare plaid e cuscini da divano;
- usare coperture ipoallergeniche per materassi e cuscini, per ridurre l’esposizione agli acari della polvere;
- lavare le tende, la biancheria da letto e i cuscini in acqua calda;
- utilizzare i filtri d’aria di alta qualità e pulirli o sostituirli spesso;
- attenzione ai segnali di infestazioni (insetti o roditori);
- prevenire la formazione di muffa e controllarne la presenza;
- lavare regolarmente la cuccia degli animali domestici;
- usare un purificatore d’aria, umidificatore o deumidificatore.
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