Fondo EnERgia 2025 imprese Emilia-Romagna

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Il Fondo EnERgia 2025 per le imprese dell’ Emilia-Romagna è una sezione del Fondo Rotativo Multiscopo, istituita con delibera regionale e sostenuta dal PR FESR Emilia-Romagna 2021-2027. L’obiettivo è incentivare l’efficienza energetica, le rinnovabili e l’economia circolare tra le imprese, incluse le non PMI. La gestione è affidata all’ATI Fondo Multiscopo.

Il Fondo Energia si rivolge a una vasta gamma di soggetti, dalle piccole e medie imprese (PMI) fino alle grandi imprese, includendo anche le E.S.Co (Energy Service Company). Per essere ammesse, le imprese devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, attive al momento della presentazione della domanda e possedere una sede operativa in Emilia-Romagna, dove verrà realizzato il progetto di investimento. Un aspetto cruciale è che le attività principali dell’impresa rientrino in specifiche sezioni della classificazione ATECO 2007, che spaziano dall’estrazione mineraria alle attività manifatturiere, dalla fornitura di energia alla gestione dei rifiuti, dalle costruzioni al commercio, dai trasporti ai servizi di alloggio e ristorazione, fino alle attività immobiliari, all’istruzione, alla sanità e ad altri servizi.

Fondo EnERgia 2025 per le imprese dell’Emilia Romagna

Esistono però delle limitazioni. Non possono beneficiare del fondo le imprese coinvolte nella produzione e nel commercio di tabacco, bevande alcoliche distillate, armi, attività legate al gioco d’azzardo, pornografia, energia nucleare e attività che limitano i diritti individuali. Sono escluse anche le attività di sviluppo immobiliare, salvo eccezioni per progetti di efficienza energetica o edilizia popolare, e le attività finanziarie come l’acquisto di strumenti finanziari. Un’ulteriore esclusione riguarda gli investimenti legati all’estrazione e alla combustione di combustibili fossili solidi e di petrolio, con alcune deroghe per progetti che non presentano alternative praticabili o che sono finalizzati alla prevenzione dell’inquinamento o alla riduzione delle emissioni di gas serra.

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Il Fondo Energia aderisce al principio Do No Significant Harm” (DNSH), che valuta attentamente se un’iniziativa possa compromettere gli obiettivi ambientali stabiliti dall’accordo di Parigi. Le imprese sono tenute a compilare una specifica modulistica per valutare l’impatto dei loro progetti in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici ed economia circolare.

Le E.S.Co godono di una particolare agevolazione: possono presentare domanda anche se non dispongono di una sede o unità locale in Emilia-Romagna, a condizione che l’intervento sia realizzato nella regione e che le imprese che usufruiscono dei loro servizi rispettino i requisiti di ammissibilità previsti per le imprese produttive.

Interventi finanziabili

Il Fondo Energia finanzia diverse tipologie di interventi:

  • Progetti di efficientamento energetico per le imprese;
  • Realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo;
  • Interventi mirati al miglioramento e all’adeguamento sismico degli edifici, purché abbinati a interventi di efficientamento energetico;
  • Iniziative per la promozione della circolarità dei processi produttivi e lo sviluppo di impianti dedicati all’economia circolare.

È fondamentale che le domande di finanziamento riguardino almeno una di queste aree di intervento.

Per quanto riguarda le spese ammissibili, rientrano in questa categoria quelle relative alla riduzione dei consumi energetici, al miglioramento dell’efficienza energetica, all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e agli interventi di miglioramento sismico. Un aspetto importante è che, per gli interventi di efficientamento energetico, è obbligatorio presentare una diagnosi energetica conforme alle normative vigenti. Nel caso di impianti di energia rinnovabile, è necessario dimostrare che l’impianto è dimensionato per l’autoconsumo e che la quota di energia immessa in rete non superi quella autoconsumata.

La documentazione tecnica da allegare alla domanda include diagnosi energetiche, progetti, relazioni tecniche illustrative ed elaborati grafici. È importante essere pronti a fornire eventuali chiarimenti o integrazioni richieste dal gestore, poiché la mancata fornitura dei documenti necessari può portare alla decadenza della domanda.

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Spese ammissibili

Le spese devono essere chiaramente attribuibili al beneficiario, sostenute nel periodo di validità e conformi agli obblighi di tracciabilità. È essenziale che si riferiscano a fatture valide, intestate e pagate direttamente dal beneficiario tramite bonifico bancario, ricevuta bancaria, Sepa Direct Debit o carta di credito/debito aziendale.

Al contrario, non sono ammissibili le spese effettuate dal legale rappresentante dell’impresa, quelle in regime di auto-fatturazione, le spese saldate in contanti o tramite cessione di beni, le spese inferiori a 500 euro, le tasse, le imposte e le spese per l’acquisto di terreni.

Agevolazione

Il Fondo Energia offre finanziamenti a tasso agevolato con una combinazione di risorse: il 75% proviene da fondi pubblici e il restante 25% è messo a disposizione dagli istituti di credito convenzionati. La durata dei finanziamenti varia da un minimo di 18 mesi a un massimo di 96 mesi, includendo anche un periodo di preammortamento. Il finanziamento copre il 100% del progetto ammissibile, con un importo minimo di € 25.000 e un massimo di € 1.000.000.

L’onere effettivo degli interessi a carico dell’impresa è calcolato come media ponderata tra un tasso dello 0% per la parte di finanziamento proveniente da fondi pubblici (75%) e un tasso pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread per la quota di finanziamento con risorse private (25%).

Oltre al finanziamento agevolato, il Fondo prevede un contributo a fondo perduto per coprire le spese tecniche sostenute dall’impresa per la preparazione e il supporto tecnico del progetto. L’importo massimo di tale contributo è pari al 12,5% della quota pubblica del finanziamento richiesto. Le spese ammissibili a questo contributo includono la diagnosi energetica, la progettazione (studio di fattibilità, progetto preliminare, definitivo o esecutivo), il business plan e la verifica di idoneità delle coperture.

La quota di finanziamento a tasso zero proveniente da fondi pubblici e il contributo a fondo perduto rappresentano agevolazioni pubbliche per l’impresa beneficiaria, concesse in conformità al Regolamento UE n. 2023/2831 “Nuovo Regolamento de minimis” oppure al Regolamento UE 651/2014, modificato dal Regolamento (UE) 2023/131.

Quando verrano valutate le domande?

Le domande vengono valutate in ordine cronologico entro 60 giorni. L’esame si concentra sulla verifica dei requisiti formali, sostanziali e di valutazione della domanda, sulla capacità economico-finanziaria del richiedente e sulla sostenibilità del progetto. Un progetto è considerato idoneo se soddisfa i requisiti formali, i criteri di ammissibilità sostanziale e raggiunge un livello almeno sufficiente di valutazione qualitativa e finanziaria.

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Le istanze potranno essere presentate dalle ore 11:00 del 3 marzo 2025 fino al 30 aprile 2025 alle ore 16:00.



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