(AGENPARL) – Roma, 18 Febbraio 2025
(AGENPARL) – mar 18 febbraio 2025 Comunicato Stampa
La biblioteca di Mario Bortolotto: da domani i volumi saranno visibili online
Pordenone, 18/02/2025
Il fondo librario appartenuto a Mario Bortolotto (1927-2017), musicologo e critico musicale di fama internazionale, originario di Pordenone, da domani sarà consultabile online sul sito della Biblioteca civica. L’ha annunciato il vicesindaco reggente Alberto Parigi, cogliendo l’occasione per dare anche un’altra notizia.
«La catalogazione del fondo Bortolotto non è l’unica operazione che il Comune ha messo in atto per rendere onore a questo nostro eminente concittadino. Infatti abbiamo in cantiere il grande progetto che riguarda Villa Cattaneo. Se da un lato abbiamo rilanciato la Villa come sede di incontri, congressi ed eventi, a disposizione di privati, associazioni e imprese, dall’altro ne faremo un centro di ricerca, produzione, catalogazione e archiviazione musicale, con la partecipazione del Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, delle Giornate del Cinema Muto e di altri soggetti. Il rilancio di Villa Cattaneo – puntualizza Parigi – è uno dei dieci progetti principali contenuti nel Dossier di candidatura di Pordenone a Capitale italiana della Cultura 2027. Ebbene, quel centro di ricerca musicale sarà intitolato proprio a Mario Bortolotto, a dimostrazione della continuità in questo percorso di valorizzazione».
A presentarne la vita e l’opera è stato Roberto Calabretto, docente all’Università degli Studi di Udine e curatore del volume “Dedica a Mario Bortolotto”, nel quale sono contenute le testimonianze di una giornata di studi sul musicologo pordenonese, tenutasi nel 2021 al Teatro Giuseppe Verdi. Il prof. Calabretto ha sottolineato l’enciclopedica cultura umanistica di Bortolotto, i cui testi di musicologia risultano estremamente articolati, privi di note bibliografiche o di una suddivisione in capitoli. Elementi che ne rendono la lettura sicuramente complessa.
Bortolotto si laureò prima in medicina e poi in lettere, abbracciando il mondo della musica, attratto soprattutto da quella moderna: dal Lied romantico, all’Ottocento russo e francese fino alla Nuova Musica. Collaborò con diverse riviste e periodici tra cui L’Europeo, Amadeus e Il Foglio, traducendo scritti di Theodor Adorno e Karlheinz Stockhausen. Fu accademico di Santa Cecilia e insegnò, come professore ordinario, Storia della Musica presso la Facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma, confluita dal 1992 nella Facoltà di Lettere e Filosofia della nuova Università “Roma Tre”. Visse a Roma pur essendo rimasto molto legato alla nostra città tanto che, nelle sue ultime volontà, egli stabilì che il suo patrimonio bibliografico andasse in dono alla Biblioteca civica di Pordenone.
A parlare in modo entusiastico della figura di Bortolotto è stato anche Luca Cossettini, professore associato in Musicologia e Storia della Musica presso la facoltà udinese. «Leggere un testo di Bortolotto – afferma Cossettini – è come scalare una montagna: un’impresa ardua che richiede gli strumenti adeguati. Ciononostante, oggi risulta fondamentale studiarne l’opera. Leggere i suoi scritti significa imparare e cercare di avvicinarsi alla sua competenza, sebbene l’impresa sia pressoché impossibile. Bortolotto – conclude Cossettini – è stato un unicum nella storia della musicologia ed è senza dubbio una tra le figure più importanti che Pordenone abbia mai avuto».
Il suo fondo, che la stessa Biblioteca ha acquisito nel 2022, comprende quasi 9.000 pezzi, essenzialmente libri – tra cui le maggiori opere letterarie di vari Paesi, testi di storia della musica, di teoria e critica musicale, volumi sui più famosi musicisti e sulle loro opere – ma anche spartiti e partiture musicali dei grandi classici, di autori moderni e degli esponenti dell’avanguardia elettronica come Stockhausen, Berio e Maderna.
La collocazione del fondo è stata effettuata sulla base di un elenco, fornito alla Biblioteca insieme ai libri, che presumibilmente rispecchia la collocazione voluta dallo stesso Bortolotto. Da domani oltre 7 mila volumi del fondo saranno presenti nel catalogo online su http://www.biblioest.it . Essendo collocati in un archivio dedicato, non sono direttamente accessibili al pubblico, ma la loro consultazione è possibile su richiesta.
Al termine della presentazione, la cognata Agnese Garbizza ha raccontato alcuni aneddoti relativi alla figura del musicologo, uomo di grande acume e di carattere.
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