Dopo anni difficili, soprattutto a livello finanziario, passo dopo passo la Williams inizia a vedere la luce in fondo al tunnel e a pianificare un futuro più solido. Grazie all’arrivo di Dorilton Capital, la squadra ha potuto accedere a nuovi investimenti con cui rafforzare non solo il personale, ma anche le strutture.
Il Team Principal James Vowles ha spiegato come la presentazione avvenuta venerdì scorso al tracciato di Silverstone rappresentasse una sorta di segnale, di indicazione dei passi in avanti fatti dalla Williams in poco più di dodici mesi. Può sembrare un aspetto banale, ma da un team che un anno fa era in forte ritardo e non aveva un terzo telaio nei primi appuntamenti, ora la squadra di Grove è pronta in anticipo.
Un piccolo segnale, ma che rispecchia tutta la trasformazione che sta avvenendo dietro le quinte nella fabbrica inglese dove, nonostante l’edificio sia lo stesso di qualche anno, al suo interno sono cambiate molte cose. Un esempio? Il modo di gestire tutti gli elementi della vettura.
Livrea Williams FW47
Foto di: Williams
Una struttura vecchia di decine di anni
Non è infatti un mistero che, al di là delle carenze organizzative e umane, la Williams dovesse fare i conti anche con delle attrezzature ormai superate da tempo, in alcuni aspetti decide di anni più vecchie dei rivali. Uno stato di declino conseguenza proprio degli scarsi investimenti adoperati prima dell’ingresso nel gruppo di Dorilton.
Ma i nuovi investimenti hanno permesso di approcciarsi, abbandonando vecchie pratiche. Fino al 2024, la Williams gestiva ancora le sue macchine su un foglio Excel, fatto per 20mila componenti, il che lascia ben intendere quanto, anche per il personale, fosse complicato tenere traccia di tuti i vari elementi.
Non si tratta infatti solo di sapere quante unità ci sono di ogni singolo componente, ma anche tenere traccia di quanti appuntamenti ha già effettuato, il chilometraggio ed eventuali riparazioni. Se si pensa a tutto questo discorso per un totale di oltre 20 mila pezzi, è facile comprendere come si potesse andare a generare confusione anche interamente alla fabbrica stessa.
Carlos Sainz, Williams FW47
Foto di: Williams
Vowles rimane sbalordito quando, nel 2023, il suo primo anno a Grove, si rese conto che il team usasse ancora Microsoft Excel per gestire un aspetto così delicato, soprattutto considerando che veniva da una squadra all’avanguardia come Mercedes, dove già da tempo si usavano software dedicati. Una scoperta che rientra anche nei motivi per cui il Team Principal ha lottato fortemente per ampliare il CapEx, ovvero quel budget extra attraverso cui ogni squadra può migliorare le proprio infrastrutture.
Vowles rivelò che la Williams utilizzava ancora Excel un anno fa, in occasione dei test precampionato in Bahrain del 2024, ma ora ha fornito qualche dettaglio in più sul funzionamento del sistema e il perché anche il percorso di adattamento in fabbrica non sia stato semplice come può sembrare, portando pure a dei rallentamenti nella produzione dei componenti.
Ed è proprio per questo che il team di Grove si è dimostrato così orgoglioso alla presentazione della FW47 dopo un anno difficile. Quando in occasione del lancio della nuova monoposto gli è stato chiesto di parlare dei cambiamenti dietro le quinte, Vowles ha raccontato alcuni aspetti del nuovo sistema e il perché rappresentasse un grande passo avanti.
Box Williams Racing
Foto di: Shameem Fahath
Sistemi ERP: perché per Williams sono una svolta
“Non usiamo un foglio di calcolo Excel! Il grande cambiamento è che stiamo usando strumenti moderni che sono il punto di riferimento per quello che dobbiamo fare”, ha spiegato Vowles, con il team che ora non dovrà più sfogliare un documento di 20 mila caselle per trovare il componente desiderato.
“Fondamentalmente, si tratta di ciò che chiamiamo ERP (Enterprise Resource Planning), MRP (Material Requirements Planning), PLM (Product Lifecycle Management) – i sistemi utilizzati per sapere quali pezzi avete, dove sono, e quali materiali sono stati utilizzati e cose simili”, ha aggiunto il Team Principal della Williams. Non bisogna dimenticare che, a causa dei ritardi, nel 2024 alcuni pezzi erano stati prodotti in metallo e non in carbonio, con un aumento di peso, per cui anche sapere il materiale è fondamentale.
“Stiamo usando sistemi di riferimento. C’è ancora del lavoro da fare, perché l’introduzione di questi sistemi comporta una certa dose di tempo e pazienza. Quindi, non siamo ancora al massimo su questo fronte, ma questo avverrà nel corso del 2025. Semplicemente non è possibile continuare come stavamo facendo prima, ovvero usare le persone per capire dove si trova ogni pezzo per costruire l’auto”.
Dettaglio tecnico della Williams FW46
Foto di: Andreas Beil
“Ora ci affidiamo a processi e strutture. Quando lo si fa, si prova sempre un po’ di dolore nell’affrontare il processo di modernizzazione di questi sistemi, ma l’auto che abbiamo presentato è la dimostrazione di dove stiamo andando”.
Ciò che la Williams ha ora per sostituire il famigerato foglio di calcolo è in effetti una mappa digitale dell’intera architettura della FW47, che rende più semplice facile navigare rapidamente per trovare il componente desiderato con una lunga descrizione di tutti i vari aspetti. In questo modo, oltre ad avere la possibilità di visualizzare ogni parte individualmente, si possono anche classifica e categorizzare i componenti in modo approfondito.
Inoltre, con il sistema PLM, è possibile verificare rapidamente il tempo di utilizzo e lo stato di ogni pezzo sulla vettura, in modo da capire l’eventuale usura e se si sta avvicinando alla fine del suo ciclo di vita. Non è un caso che sia Vowles che Alex Albon, uno dei due piloti, abbiano sottolineato anche come sia stato fatto un salto in avanti molto importante nella qualità dei componenti che andranno sulle FW47.
L’integrazione con l’IA per i tempi di sviluppo
Ma perché è così importante affidarsi a un sistema automatizzato per la gestione delle vetture? La prima risposta è quella forse più semplice, ovvero per una questione di rapidità e di facilità di gestione per tutti i vari meccanici e tecnici impegnati nell’assemblaggio e nel monitoraggio delle vetture. Tuttavia, questo non è l’unico motivo e, in parte, ciò è legato ai passi in avanti della tecnologia.
Tutti i team hanno un sistema ERP legato anche ad un partner, che nel caso di Racing Bulls è Epicore, per la Red Bull è Oracle mentre in Mercedes è SAP, di solito legati anche ad accordi commerciali. Negli ultimi anni, però, in questi sistemi si è iniziato ad integrare anche l’intelligenza artificiale generativa, che interviene anche nei processi produttivi, dando alle squadre indicazioni sui tempi di fabbricazione delle varie componenti.
Tutte le fasi della timeline di produzione sono tracciate e con questi nuovi sistema, ogni problema può essere facilmente individuato nella catena, arrivando a comprendere le cause. L’idea di base è quella di dare in poco tempo chiarezza sullo stato dei lavori migliorando l’efficienza, aspetto cruciale in un’era di budget dove tempo e denaro rappresentano due temi centrali per avere un vantaggi competitivo sui rivali. È per questo che il viaggio che sta intraprendendo la Williams va oltre il semplice addio a un foglio di calcolo su Excel.
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