Arriva la terza condanna per la violenza sessuale di gruppo avvenuta l’anno scorso alla Villa Bellini di Catania. Una pena di 7 anni e 4 mesi è stata inflitta dal Tribunale per i minorenni, in veste di gup, al secondo stupratore della tredicenne. Il minorenne è stato giudicato con il rito abbreviato. L’accusa è stata rappresentata dalla procuratrice dei minorenni Carla Santocono e il sostituto Orazio Longo. Il ragazzino, assistito dall’avvocato Michelangelo Mauceri, si è sottoposto all’esame del giudice e ha ammesso di aver abusato dell’adolescente in uno dei bagni del giardino Bellini. Le dichiarazioni però sono sono state ritenute non pregnanti ma destinate solo ad ottenere dei benefici. Questa valutazione sarà quasi sicuramente uno dei punti dell’impugnazione della difesa, che inoltre aveva sollevato l’illegittimità costituzionale del “decreto Caivano” dove si dispone l’impossibilità per i minorenni accusati del reato di stupro aggravato di poter accedere all’istituto della messa in prova. Eccezione che è stata rigettata, ma che sarà riproposta dall’avvocato Mauceri alla Corte d’Appello.Gli abusi avvennero nel pieno dei festeggiamenti agatini. La ragazzina era in compagnia del fidanzato quando fu accerchiata dal branco di bruti egiziani e poi stuprata da due, incastrati dalle tracce biologiche prelevate dalla Sis dei Carabinieri e poi analizzate dai Ris. Erano un minorenne e un maggiorenne. Quest’ultimo è stato già condannato dal gup nel filone d’inchiesta coordinato dalla pm Anna Trinchillo e il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita. Il resto del gruppo sta seguendo destini giudiziari paralleli. Un minore è stato già condannato dal Tribunale di via Franchetti. I quattro maggiorenni stanno affrontando il processo ordinario nel Palazzo di piazza Verga a Catania.