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Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


La questione della pace fiscale continua ad essere al centro del dibattito politico con posizioni nettamente contrapposte tra le forze di governo e l’opposizione. Mentre la Lega e parte del centrodestra propongono una nuova edizione della rottamazione dei debiti tributari, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle invocano un’imposizione fiscale più equa, evitando condoni che possano incentivare l’evasione.

Crippa (Lega): “Aiutiamo chi lavora, non vogliamo punire gli italiani”

Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha dichiarato: Salvini è al lavoro per la pace fiscale. Nel frattempo, Schlein e Conte invocano l’Europatrimoniale. Da un lato c’è chi vuole aiutare i lavoratori onesti a pagare le tasse, dall’altro chi vede solo una soluzione: punire sempre e comunque gli italiani in nome delle eurofollie. Questa è la differenza tra la Lega e la sinistra”. La Lega punta, dunque, su un’estensione dei pagamenti dilazionati per le cartelle esattoriali, sostenendo che i debiti accumulati da milioni di famiglie e imprese derivino da difficoltà economiche e non da evasione consapevole.

Forza Italia e la riduzione dell’Irpef

Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha sottolineato come la priorità del partito sia il taglio dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60.000 euro: Il ceto medio deve essere aiutato, bisogna impedire che diventi un ceto povero. La nostra azione è orientata a raggiungere questo obiettivo. Si possono utilizzare le risorse del concordato fiscale e del ravvedimento operoso. Per quanto riguarda la rottamazione, non siamo assolutamente contrari. Se ci sono le risorse, ben venga. Ma prima il taglio dell’Irpef, perché si tratta di un provvedimento strutturale”. La posizione di Tajani si discosta leggermente da quella della Lega, ponendo come priorità assoluta il sostegno alla classe media piuttosto che l’introduzione di nuove rateizzazioni per i debiti fiscali.

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Lega: “Una rateizzazione lunga è necessaria”

Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive alla Camera, ha evidenziato l’urgenza di una soluzione strutturale per chi ha accumulato debiti con il Fisco: Difficile pensare che di fronte a circa 1.270 miliardi di euro di arretrati fiscali e contributivi, che tengono in ansia circa 23 milioni di famiglie italiane e 163 milioni di cartelle, non si debba parlare di emergenza nazionale. Non può essere una colpa dichiarare le imposte e non riuscire a pagarle per difficoltà temporanee sanitarie o economiche. Secondo Gusmeroli, una rottamazione decennale sarebbe la soluzione più efficace per dare respiro alle famiglie e permettere una ripresa dei consumi.

Confedercontribuenti: “Basta scuse, il governo agisca subito”

La Confederazione Nazionale delle Imprese e dei Contribuenti, per voce del suo presidente Carmelo Finocchiaro, ha chiesto un intervento immediato: La mancanza delle coperture economiche è solamente una scusa. Lo Stato dovrà fronteggiare ben altri buchi di bilancio se la gente non riesce a pagare le tasse. Confedercontribuenti ritiene che la rottamazione quinquies sia essenziale per garantire la sostenibilità fiscale delle imprese e per evitare il collasso economico del Paese.

Il Partito Democratico: “Serve una riforma fiscale, non un condono mascherato”

Dall’altra parte dello schieramento, il Partito Democratico critica la proposta della Lega, definendola un palliativo che non affronta il problema alla radice. Il deputato Virginio Merola ha dichiarato: Comprendiamo le difficoltà di milioni di famiglie e imprese italiane che si trovano a dover fronteggiare arretrati fiscali ingenti, ma la soluzione proposta dalla Lega con la ‘rateizzazione lunga’ rischia di essere solo un palliativo, senza affrontare il nodo centrale: un sistema fiscale più giusto ed equo per tutti”.

Secondo il PD, il vero problema è l’iniquità fiscale che pesa sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, mentre alcune categorie economiche continuano a beneficiare di regimi fiscali favorevoli. Anziché limitarsi a dilazionare i debiti fiscali accumulati e proporre condoni agli evasori, il governo dovrebbe concentrarsi su una riforma complessiva dell’Irpef che riduca le disuguaglianze e garantisca un sistema più sostenibile per tutti”.

La battaglia politica sulle tasse: chi vincerà?

Il dibattito sulla pace fiscale è destinato a continuare nelle prossime settimane, con il governo che dovrà trovare una sintesi tra le diverse posizioni della maggioranza e l’opposizione che incalza con richieste di una riforma fiscale più equa. La questione della rottamazione quinquies è diventata un vero e proprio terreno di scontro tra chi vuole concedere maggiori possibilità di rateizzazione e chi invece ritiene che questa misura premi gli evasori e non aiuti chi paga regolarmente le tasse.



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