Da Michele Vitarelli • Pubblicato il 17 Febbraio 2025 • Tempo di lettura stimato: 6 minuti
Per favorire le pari opportunità, lo stato italiano eroga una serie di sussidi volti a supportare economicamente tutti i cittadini che presentano condizioni di salute fragili e che impediscono di svolgere nel pieno delle proprie capacità l’attività lavorativa. Tra questi, l’assegno mensile di assistenza è rivolto a tutti i cittadini che presentano un’invalidità tra il 74% e il 99%, abbiano un’età compresa tra 18 e 67 anni e rispecchiano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.
Mediante il nostro articolo, saprei nel dettaglio cos’è l’assegno mensile, a chi spetta, i requisiti, come fare domanda, gli importi e il limite di reddito. Buona lettura!
Che cos’è l’assegno mensile di assistenza Inps?
L’assegno mensile di assistenza è un beneficio economico a favore di tutti i soggetti ai quali è stata accertata una riduzione parziale della capacità lavorativa tra il 74% e il 99% dall’INPS.
Il sussidio economico spetta a tutti gli invalidi parziali con età compresa tra i 18 e i 67 che, oltre a rispettare le percentuali di invalidità, soddisfino i requisiti sanitari e amministrativi stabiliti dalla legge.
Differenza tra pensione d’inabilità civile e assegno mensile di assistenza
La pensione di inabilità civile anch’essa è una prestazione economica rivolta a tutti i cittadini invalidi che vivono una condizione di fragilità economica, ma si differenza dell’assegno mensile di assistenza perchè è rivolta a chi manca delle totali capacità fisiche o mentali per svolgere un lavoro (invalidità al 100%) e per i limiti di reddito richiesti.
Differenza tra assegno ordinario di invalidità e assegno mensile di assistenza
L’assegno ordinario di invalidità è un sussidio concesso dall’Inps e spetta a coloro che hanno capacità lavorative ridotte e hanno un tasso di disabilità di almeno del 66,6%. A differenza dell’assegno mensile di assistenza che è una misura “assistenziale”, l’assegno di invalidità è temporaneo (validità di 3 anni), i lavoratori devono rispettare dei requisiti contributivi (natura previdenziale) ed è compatibile con l’attività lavorativa.
Quali sono i requisiti per ottenere l’assegno mensile di assistenza?
L’assegno mensile di assistenza può essere richiesto dai soggetti che possiedono i seguenti requisiti sanitari e amministrativi:
- invalidi parziali con età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- riconoscimento dell’invalidità tra il 74% e il 99%;
- reddito non superiore al limite reddito fissato ogni anno per legge (per il 2024: 5.725,46 euro);
- mancato svolgimento dell’attività lavorativa;
- possedere la cittadinanza italiana;
- iscrizione all’anagrafe del comune di residenza per i cittadini comunitari, extracomunitari e loro familiari;
- permesso di soggiorno di almeno un anno per i cittadini stranieri extracomunitari;
- residenza abituale e regolare sul territorio nazionale.
Importante: l’assegno di assistenza mensile è compatibile con indennità di accompagnamento solo se l’indennità è stata riconosciuta per un diverso motivo o patologia.
Assegno mensile assistenza Inps: domanda passo dopo passo
Come abbiamo visto, per ottenere l’assegno mensile di assistenza è indispensabile che al richiedente sia stata riconosciuta l’invalidità parziale (74% fino al 99%) dalla Commissione medico legale dell’INPS.
Tramite il procedimento dell’accertamento sanitario è possibile ottenere il verbale di accertamento dell’invalidità da allegare, in seguito, alla domanda per l’assegno mensile di assistenza.
Una volta ottenuto il verbale è possibile presentare domanda per l’assegno mensile di assistenza tramite i seguenti canali:
A quanto ammonta l’assegno mensile di assistenza Inps 2025?
Per l’anno 2025, l’INPS non ancora ha aggiornato e pubblicato gli importi dell’assegno mensile di assistenza 2025. Non appena l’ente procederà alle modifiche, sarà nostra premura informarvi a riguardo.
L’importo nell’anno 2024 è stato di 333,33 €, con limite di reddito personale annuo pari a 5.725,46 €. Ogni anno, l’importo e i limiti reddituali vengono adeguati all’inflazione e al costo della vita.
Assistenza e supporto
In caso di dubbi sui requisiti o richieste di supporto per la presentazione della domanda per l’assegno mensile di assistenza, consigliamo di contattare gratuitamente direttamente l’INPS tramite uno dei canali di contatto presenti in dettaglio nel nostro articolo. In alternativa, Patronati e CAF offrono allo stesso modo assistenza e supporto.
L’assegno mensile di assistenza per supportare gli invalidi parziali e favorire le pari opportunità
L’assegno mensile di assistenza è un beneficio economico corrisposto dall’INPS il cui valore nel 2024 era di 333,33 euro. Una volta ottenuto il verbale attestante l’invalidità (74% – 99%) tramite l’accertamento sanitario, i richiedenti potranno presentare domanda per l’assegno mensile di assistenza tramite il portale online INPS, patronati o associazioni di categoria. Oltre l’invalidità parziale, i beneficiari dovranno avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, avere un reddito inferiore a 5.725,46 euro (limite di reddito per il 2024) e rispettare tutti i requisiti sanitari e amministrativi.
FAQ
A chi spetta l’assegno assistenziale INPS?
L’assegno di assistenza mensile spetta a tutti i soggetti tra i 18 e i 67 anni a cui è stata riconosciuta un’invalidità parziale tra il 74% e al 99% e non sono in grado di svolgere nessun tipo di attività lavorativa.
Qual è l’importo e il limite di reddito dell’assegno assistenziale per il 2025?
L’importo 2025 e il limite di reddito non sono stati ancora stati comunicati dall’INPS. Nel 2024, l’assegno corrispondeva a 333,33 euro e il limite di reddito annuo a 5.725,46 euro.
Con quali prestazioni è incompatibile l’assegno di assistenza mensile?
Non è compatibile con altre prestazioni per invalidità dello stesso tipo come la pensione di inabilità civile, l’assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità ordinaria.
Cosa succede una volta che il beneficiario dell’assegno compie i 67 anni?
L’assegno mensile di assistenza non è cumulabile con pensioni dirette di vecchiaia o anticipate. Al raggiungimento dell’età pensionabile (67 anni), l’assegno si trasforma in assegno sociale, se sussistono i requisiti reddituali.
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