“Una “botta l’ha presa. Ci potrebbero essere danni non strutturali”

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Lo sciame sismico in corso nei Campi Flegrei, con due picchi di magnitudo 3.9 registrati ieri, sta facendo alzare l’allerta soprattutto sulle scuole di Napoli Ovest. Il Comune di Napoli ha diramato una nota al riguardo: “Ovviamente le scosse che hanno un epicentro più vicino alla città di Napoli si avvertono di più, come è capitato con l’ultima che aveva un epicentro ai Pisciarelli. Stiamo monitorando con grande attenzione tutte le strutture, abbiamo gli accelerometri, stiamo facendo continuamente ispezioni e non si rilevano motivi di allarme rispetto alla sicurezza delle strutture”. 

Le scuole più a rischio

Le verifiche si concentrano sulla Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli. In una nota l’assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza scende nei dettagli tecnici dei possibili interventi di sicurezza che potrebbero essere predisposti: “La Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli, è forse l’edificio del Comune di Napoli più vicino all’epicentro della scossa bradisismica di stanotte. È anche sede di una stazione accelerometrica della rete LAN e quindi abbiamo i valori delle azioni misurate. Una “botta” l’ha presa, circa 0,14 g di accelerazione massima al suolo (PGA in gergo tecnico) sia EW che NS. Non è un’accelerazione da danni strutturali, ma i danni non strutturali sono possibili. Infatti c’è qualche distacco fra tramezzi e telai in cemento armato. Niente di grave ma si deve intervenire. Peraltro è nell’elenco della Scuole in cui il Commissario di Governo Soccodato, insieme a Comune di Napoli, aveva già deciso di intervenire. Purtroppo dobbiamo convivere con il bradisismo e i suoi effetti”.

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Manfredi: “Continueremo a investire nella prevenzione e nell’adeguamento sismico delle strutture pubbliche”

“Mi rendo conto che per i cittadini è uno stress, però purtroppo dobbiamo convivere con questo fenomeno che esiste da secoli e oggi abbiamo più strumenti di prevenzione ed edifici più sicuri. Continueremo a investire nella prevenzione e nell’adeguamento sismico delle strutture pubbliche. Per gli eventi bradisismici c’è il comitato operativo che è permanentemente convocato in Prefettura e tutti i tecnici sono sul campo. Sto seguendo personalmente la situazione e possiamo dire ai cittadini di essere tranquilli. Mi rendo conto che è difficile essere tranquilli, però non ci sono stati danni strutturali: in qualche scuola c’è stata solo qualche cavillatura dell’intonaco e quindi se interveniamo rapidamente non c’è motivo di allarme. Siamo in contatto con la Protezione civile nazionale e stiamo lavorando con grande attenzione sotto il coordinamento della Prefettura”, le parole di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.

282 terremoti in poco più di 24 ore

Dalle ore 16:53 del 15/02/2025 è in corso uno sciame sismico nell’area Campi Flegrei. Alle 14:08 di oggi, 17 febbraio, sono stati rilevati in via preliminare, 282 terremoti con magnitudo Md ≥ 0.0 e una magnitudo massima Md = 3.9 ± 0.3. Nella mappa pubblicata dall’Ingv sono riportate le localizzazioni degli eventi con magnitudo Md ≥ 1.0. 

“Come si evince dalla mappa, i due eventi di magnitudo 3.9 si sono verificati in due diverse zone sismogenetiche dove registriamo correntemente sismicità: nel pomeriggio di ieri nel Golfo di Pozzuoli e stanotte nella zona di Solfatara-Pisciarelli. Stiamo attraversando una fase di intensificazione del bradisismo, un fenomeno che si è già verificato in passato. Ad esempio, il 20 maggio 2024 si è registrato uno sciame bradisismico di durata inferiore a quello attuale, ma caratterizzato da eventi di magnitudo 4.4, 3.8 e 3.6. Pertanto, la presenza di più eventi di magnitudo 3.0 in sciami particolarmente energetici non è un’anomalia. Il monitoraggio multiparametrico indica che, al momento, tutti i parametri diversi dalla sismicità non mostrano anomalie rilevanti, ma mantengono i consueti trend di incremento. Il sollevamento del suolo procede a una media di circa 10 millimetri al mese. Il flusso nelle fumarole principali è ritornato ai valori registrati due settimane fa, dopo un leggero calo temporaneo. Anche le concentrazioni dei gas emessi dalle fumarole non presentano variazioni significative rispetto alle anomalie abituali. In qualità di dipendenti dell’INGV, siamo profondamente vicini alla popolazione. Il nostro consiglio è di attenersi alle informazioni fornite attraverso i canali ufficiali dagli enti preposti alla gestione del fenomeno”, spiega l’Ingv.

Mappa dei terremoti

Il vulcanologo: “Possiamo aspettarci sismicità maggiori”

“Questa sismicità è generata dalla stessa sorgente che genera anche il sollevamento del suolo. Il sollevamento del suolo è come un ‘manometro’ che misura la pressione interna al sistema: dal 2006 ad oggi, il livello del suolo è aumentato, nel punto di massima deformazione al porto di Pozzuoli, di oltre 1.40 metri. Man mano che il livello del suolo sale, ci indica che anche la pressione interna sale: ma la pressione interna frattura anche le rocce, generando i terremoti”. A dirlo è il noto vulcanologo Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca Ingv ed ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli, parlando della situazione dei Campi Flegrei. “Al crescere della pressione interna, e quindi del livello del suolo – prosegue De Natale – aumenta la sismicità: sia in frequenza che in magnitudo massima. Oggi siamo ad un livello del suolo circa 40 cm più alto del massimo raggiunto nel 1984, e lo sciame di oggi è stato, infatti, il più forte in assoluto (in termini di energia liberata) mai registrato ai Campi Flegrei. E purtroppo, se continua il sollevamento, potremmo aspettarci una sismicità sempre maggiore, con magnitudo che possono arrivare anche a 5: in termini di energia, oltre 10 volte più forti del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 maggio 2024. Questa evoluzione della sismicità era prevedibile e prevista e ne sto parlando dal 16/10/2018”. “Fondamentale, come si sta facendo, è tenere sempre sotto controllo la vulnerabilità sismica degli edifici”, aggiunge Gaetano Sammartino, geologo e presidente della sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea). 

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