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di Stefano Di Cecio
PISTOIA – Questa mattina alla Presidente della Società della Salute pistoiese sono stati ufficialmente consegnati dalla SPES sei appartamenti destinati a persone con disabilità, in attesa del bando che definirà i soggetti assegnatari. Erano presenti l’assessore alle Politiche di inclusione sociale Anna Maria Celesti e Silvia Mantero – rispettivamente Presidente e Direttrice della società della salute dell’aria pistoiese, il Sindaco Alessandro Tomasi, Riccardo Sensi, presidente della Società Pistoiese Edilizia Sociale e l’architetta Eva Februari.
Quest’ultima spiega alcune caratteristiche dell’intervento che è stato fatto: “Siamo partiti da una situazione già esistente quindi bisognava trovare tutte quelle possibili difficoltà da far superare alle persone diversamente abili. Tutti gli appartamenti sono stati revisionati, eliminando piccole porzioni di partizioni interne tipo i muri, per facilitare gli spostamenti e i movimenti in genere. Gli ingressi, le porte, i vari passaggi sono tutti stati misurati e adattati secondo la normativa nazionale. Sono state adottate anche alcune automazioni come per l’apertura delle finestre installando motori per aprile e chiuderle con un semplice click”.
Si tratta di uno dei due progetti presentati dalla SdS in risposta all’Avviso 1/PNRR del Ministero del Lavoro nell’ambito della Missione 5, finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU, per 715.000 euro per ciascun progetto. L’intervento rientra nei cosiddetti “Percorsi di autonomia delle persone con disabilità” e ha previsto la ristrutturazione e l’adeguamento alle normative in materia di superamento delle barriere architettoniche di quegli immobili.
I lavori di ristrutturazione si sono conclusi nel mese di Dicembre 2024, sono in corso le attività di ricerca dei potenziali beneficiari. Gli appartamenti si trovano alle Fornaci e più precisamente tre alle “case basse” in via A. Capitini 368 e tre fra il piano terra, il quarto ed ultimo piano di via G. Gentile 96 dove è presente un ascensore che può ospitare anche una sedia a rotelle.
Questi appartamenti sono stati concepiti nell’ottica di un progetto di coabitazione e inclusione sociale, si prestano a garantire una condivisione di spazi e servizi e possono arrivare a ospitare comodamente complessivamente 16/17 persone circa (3 – 4 ad abitazione).
Per l’intervento sugli immobili è stato stipulato un accordo con la SPES e uno stanziamento di 299.998,15 euro. “La consegna di questi nuovi alloggi – sottolinea Anna Maria Celesti, – rappresenta un passo concreto verso un modello di inclusione e autonomia per le persone con moderata disabilità. Grazie ai fondi del PNRR, ottenuto per l’ottimo lavoro svolto dalla dottoressa Silvia Mantero e da tutto lo staff, questa operazione permette di ottenere due cose fondamentali, offrire ausili per meglio poter vivere la propria disabilità nella propria autonomia, ed avere un proprio percorso di vita in un ambiente molto lontano dalla istituzionalizzazione. Finché c’è la famiglia, i genitori eccetera, anche chi ha una disabilità ha in parte le spalle coperte. Nel momento in cui però il percorso di vita muta, si ritrova ovviamente spesso a non avere che una soluzione, quella dell’istituzionalizzazione. Vogliamo costruire una comunità più inclusiva, dove nessuno si senta escluso e tutti possano esprimere al meglio le proprie capacità, assicurando il recupero della massima autonomia possibile”.
Riccardo Sensi aggiunge come Spes abbia “aderito con grande entusiasmo alla proposta della presidente della SdS, Anna Maria Celesti, di partecipare al bando PNRR finalizzato a destinare risorse per ristrutturare edifici da destinare alla disabilità. Si tratta di un progetto di enorme valore sociale in quanto combina due esigenze di tutela distinte: il mondo della disabilità e quello dei soggetti che si trovano in situazioni di difficoltà economiche e dunque sono in graduatoria ERP per ottenere un alloggio popolare. Queste 6 case a Pistoia – conclude Sensi – come le altre 6 a Quarrata e Serravalle, oggetto di analoghi interventi, saranno destinate a venire incontro a questa doppia esigenza di tutela e protezione sociale: la disabilità e lo scarso reddito”.
Prima di questo intervento gli appartamenti erano completamente inagibili, dice Alessandro Tomasi. “Gli edifici delle Fornaci sono molto vecchi, gli appartamenti spesso vengono lasciati in condizioni da non poter essere riassegnati. Le normative in termini di sicurezza degli impianti poi, cambiano nel corso degli anni, nel nostro caso gli appartamenti erano fuori norma e completamente inabitabili. E’ stato necessario rifare tutto, dal pavimento all’impiantistica. La ristrutturazione di questi appartamenti si unisce a quella di altri 32 fatta con i fondi del comune destinandoli alla Spes. Sono quasi tutti assegnati, manca poco, ora naturalmente – conclude il Sindaco – bisogna far collimare le esigenze della graduatoria con con le caratteristiche degli appartamenti”.
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