Prosegue a pieno ritmo sabato 15 febbraio la Serie A1 maschile con la diciottesima giornata. Schiacciasassi Pro Recco che domina 20-7 il TeLiMar Palermo dell’ex Baldineti. Per i campioni d’Italia a segno dodici giocatori di movimento, a secco il solo Larsen, con quaterne di Iocchi Gratta e Di Fulvio. Bajic replica all’ex Vis Nova poi i biancocelesti prendono subito il largo nel cuore del secondo tempo portandosi sul +5 con Fondelli (tripletta) e conducendo 9-5 al 16′ dopo il goal ospite di Marini, prodotto del vivaio recchelino. Al cambio vasca la freccia azzurra apre un break dilagante di 11-0 chiuso nell’ultimo periodo da Hallock. Sarà anche l’ultima rete di marca locale prima dei goal della bandiera siciliani di Boggiano e Alfonso, autore di una tripletta. A segno per il club dell’Addaura anche Muscat mentre per la capolista bis di Condemi, una rete ciascuno per Durik, il baby Gardella, Haverkampf, Younger e Presciutti.
Si conferma al passo dei liguri l’AN Brescia, che si impone con un perentorio 9-21 in casa della Nuoto Catania: dieci lombardi in goal in un confronto che dura di fatto solo il primo tempo. Gli etnei tengono botta agli ospiti con l’ispirato Riolo (poker complessivo e buona media in più) a firmare il momentaneo 5-5. Il salernitano Del Basso (4 reti anche per lui nel computo finale) chiude il primo parziale con il vantaggio di misura ma apre contestualmente un break di 0-7 che perdurerà fino al 16′ quando i biancazzurri sono avanti 5-12 (il triplettista Faraglia protagonista). Catania rompe il digiuno di…Catania ma è un lago nel deserto. Gli ospiti insistono con Irving (altra tripletta) e Balzarini (2) toccando l’eloquente +11. Nell’ultima frazione ritmi più compassati, in auge Dolce che completa la tripletta mentre i rossazzurri mettono in mostra il talento del golden boy di casa Trimarchi, autore di una doppietta. La goleada del team di Bovo comprende anche il bis di Alesiani ed i sigilli di Guerrato, Gitto, Giri e Casanova. Di Giorgio Torrisi e Russo le altre segnature locali.
Distante sette punti dalla vetta, la RN Savona che supera in casa 10-7 il CC Ortigia. Alla “Zanelli” i biancorossi di Angelini, avanti 4-3 al cambio vasca dopo l’unico goal della prima frazione firmato da Inaba in più, legittimano i tre punti piazzando un parziale di 5-0 nella terza frazione che li proietta sul 9-3 pur fallendo un rigore con Rizzo (palo). Nell’ultimo quarto gli aretusei, a segno sempre e solo in superiorità numerica, riducono il passivo anche grazie alla tripletta di La Rosa ed al goal di Cassia che completano un inutile 1-4 di parziale. A trainare i biancorossi le triplette di Figlioli, Bruni ed Occhione cui si unisce l’ultimo sigillo di Patchaliev. Ininfluenti le altre reti biancoverdi dell’ex Campopiano e Giribaldi.
Larga vittoria anche per la Pallanuoto Trieste, quarta, che supera 18-8 l’Onda Forte. Sempre avanti nel punteggio i giuliani che chiudono anzitempo la contesa nel terzo tempo per il +11 dopo tre quarti di gara. Neroverdi condizionati dall’espulsione per gioco violento comminata al bomber Moskov dopo la sua seconda rete del provvisorio 5-3. Tre reti consecutive in meno di 2′ e mezzo di Manzi glissano il 10-3 all’intervallo lungo e si inseriscono nel maxi break di 12-0 chiuso direttamente nell’ultimo quarto dalla tripletta di Marziali e la sestina dello scatenato Draskovic. Fiammata conclusiva d’orgoglio dei capitolini che trovano spiragli per migliorare parzialmente il proprio tabellino con i bis personali di Faraglia e Maurizio Maffei ed i timbri di Boezi e Voncina. Tra i muli on fire anche Mezzarobba con una terna, seguito a ruota dall’uno-due di Kujacic. Un acuto anche per Podgornik.
Il CN Posillipo batte 10-8 la Roma Vis Nova e la aggancia al quinto posto con 31 punti. Al Centro Federale “Felice Scandone” di Napoli partita equilibrata e decisa negli ultimi otto minuti di gioco, cui si arriva con la formazione di Porzio avanti 7-6. La prima metà di gara (4-4) è segnata da uno scambio di parziali omologhi (1-3 e 3-1) a testimonianza di continui capovolgimenti di fronte. Prima i leoni ribaltano il vantaggio di Mattiello, poi i rossoverdi si rimettono in carreggiata sull’asse Radulovic (nonostante un 5 metri spedito sul palo)-Brguljan. I botta e risposta continuano nella ripresa con Bertoli, assetato di “vendetta” dopo la retrocessione dell’anno scorso con la RN Salerno per mano dei giallorossoblu, a fissare il +1 ad 8′ dalla conclusione. I capitolini falliscono un rigore con Smiljevic che centra la traversa, i napoletani guadagnano il +2 con il bis di Radulovic. I ragazzi di Calcaterra provano a rientrare proprio con il 10 e la doppietta di Viskovic (emulati Ciotti e Antonucci), ma il partenopeo Bertoli (tripletta, come Brguljan) mette nel freezer la vittoria. Da annotare anche il goal dell’ex Cuccovillo e l’iniziale marcatura ospite di Poli.
Colpo esterno della RN Florentia che passa 9-19 in casa della De Akker nel derby dell’Appennino, ottenendo tre punti vitali nella corsa per evitare i play-out. Alla “Longo” di Bologna gara ad alta tensione: i felsinei partono fortissimo (Bragantini, Abramson e il doppiettista Condemi) trovando in due circostanze il +3 e conducono 7-6 a metà gara: nella seconda frazione si segna solo in più o dai 5 metri. I ragazzi di Mistrangelo subiscono il veemente rientro dei gigliati che, dopo un botta e risposta, infilano un break di tre reti con Turchini, De Mey e Sordini, questi ultimi due autori delle decisive triplette. La De Akker si riporta sul -1 con Luongo (poker con due superiorità e un rigore) nel quarto periodo dove al penalty del 9 gigliato replica “Stezza” in extra player. A ridosso della sirena una conclusione dello stesso Luongo che si stampa sulla traversa fa tremare i ragazzi di Minetti, alla fine usciti festanti dalla vasca anche complici gli acuti di Cardoni, Di Fulvio e Bini. Completa il referto emiliano Lucci.
In chiave salvezza ritrova la vittoria dopo quattro ko l’Iren Genova Quinto che piega 10-9 l’Olympic Roma. Alla “Paganuzzi” partono meglio i capitolini di Fiorillo, che a metà del secondo tempo guidano con il punteggio di 2-5 con la doppietta di Vitale. La squadra di Bittarello fallisce un penalty con Panerai (murato da Giannotti) ma accorcia con Figari (mattatore con una quaterna e tre reti in più), completa la rimonta nel terzo tempo con Nora sugli scudi (tris) e dopo il 6-6 di Leporale si porta due volte sul doppio vantaggio nell’ultima frazione con il bis di Niccolò Gambacciani. Gli ospiti riducono in entrambe le occasioni in superiorità con De Robertis, ma non riescono ad acciuffare il pari. Fondamentale anche la riscossa di Panerai per i padroni di casa, utile a vanificare la doppietta di Kadar e gli assoli di Ballarini e Tartaro.
Prima dell’inizio delle gare in Liguria è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Romolo Parodi. Nato a Genova il 6 dicembre 1935, vinse lo scudetto nel 1957 con la RN Camogli e giocò in Nazionale negli anni 50 conquistando l’oro ai mondiali militari e facendo parte del gruppo che preparò le Olimpiadi d’oro di Roma 1960 cui non partecipò per scelta dell’allora commissario tecnico Bandy Zolyomi. Nel 1971 si trasferisce al CC Ortigia del presidente Concetto Lo Bello, tra l’altro artefice della cittadella dello Sport di Siracusa, col doppio ruolo di giocatore-allenatore. Tantissimi i fuoriclasse che ha formato e cresciuto, tra cui il commissario tecnico del Settebello Alessandro Campagna e il centroboa Paolo Caldarella, scomparso prematuramente per un incidente in moto nel settembre del 1993, entrambi campioni olimpici, mondiali ed europei all’inizio degli anni novanta. La sua carriera prosegue tra Sicilia, Liguria e Leonessa Brescia.
“Giungano alla famiglia – si legge nella nota della Federnuoto – le commosse condoglianze del presidente Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Tania Cagnotto, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, del presidente del CR Liguria Alessandro Martini, del presidente del GUG Roberto Petronilli, dei commissari tecnici Alessandro Campagna – per cui Parodi è stato un riferimento personale sportivo e affettivo nel corso della sua crescita da giovane giocatore a campione ed allenatore di successo – e Carlo Silipo, e dall’intero movimento pallanuotistico italiano”.
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