“Studiare una sorta di piano Marshall a sostegno del commercio di prossimità”

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Cesena deve alzare l’asticella per essere un città più competitiva. Lo afferma il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani. “Durante la campagna elettorale per le comunali  – sottolinea  Patrignani – Confcommercio ha presentato i suoi punti qualificanti per la città del prossimo quinquennio. La premessa per noi è che serve una visione generale, un progetto di crescita imperniato sulla valorizzazione del sistema delle imprese, in particolare di quelle piccole che rappresentano la spina dorsale di questo territorio. Il primo intervento che reputiamo fondamentale e sul quale da anni lavoriamo riguarda la rigenerazione urbana da realizzare dalla periferia e dalle sessanta frazioni disseminate sul territorio fino al centro storico, interventi che vanno favoriti dall’ente pubblico per eliminare il degrado e l’insicurezza e per ‘riempire’ la città di servizi e di funzioni”.

“Ci sono edifici e spazi da recuperare a cui dare vita e pubblico e privato debbono cooperare. In particolare bisogna agire per salvaguardare e mantenere i negozi di prossimità impedendo che i quartieri si scoprano ed è per questo che chiediamo all’amministrazione comunale di studiare una sorta di piano Marshall a sostegno di queste attività che conferiscono valore alla città e quindi è doveroso che siano prese in carico per la parte che gli compete anche dall’ente pubblico. La nostra proposta è di stilare quartiere per quartiere una mappa degli esercizi mancanti per avere un quadro conoscitivo della situazione”, continua il presidente della Confcommercio.

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“Il centro storico va reso più aperto e vivibile – sottolinea Patrignani – e sul rinnovo del regolamento della Ztl in centro Confcommercio ha dato un contributo per migliorare il testo, un lavoro dietro le quinte prezioso per le imprese.  Abbiamo evitato che venissero aumentate le zone della ztl, installate nuove telecamere e soprattutto soppressi parcheggi in centro, così come era stato proposto all’inizio del percorso. Sul regolamento abbiamo lavorato affinché le attività commerciali e artigianali mantenessero le tre targhe ad attività, avessero delle semplificazioni per il delivery e abbiamo ottenuto il costo dell’abbonamento alla metà di quello proposto. Al di là del regolamento della Ztl, quello che riscontriamo è l’assenza di proposte su che cosa deve essere il centro storico da parte delle forze politiche. Se non ci fossimo noi come associazioni di categoria a stimolare azioni come quelle che si possono fare con la legge 12 o attraverso eventi innovativi come la Shopping Night, non si troverebbe traccia di una prospettiva di come rilanciare il centro da nessuna parte”.

“Ma non c’è solo il centro – aggiunge Patrignani – esprimiamo preoccupazione anche per le periferie che non possono interessare l’amministrazione solo quando tramite la modifica del regolamento per l’esposizione pubblicitaria si cerca di inserirle dentro le strade speciali che hanno una maggiorazione del 150% del canone pubblicitario versato dalle aziende e sul quale siamo totalmente contrari”.  

“Il gravissimo episodio con la rapina di Borello ha riportato in prima pagina l’emergenza sicurezza nelle varie parti della città. Gli episodi ripetuti che si verificano in zona stazione e in alcuni quartieri cittadini sono allarmanti – afferma ancora il presidente Patrignani – e, fatta salva la sempre meritoria opera delle forze dell’ordine, occorre intervenire con più fermezza nel contrasto alla criminalità e ai vandalismi creando ambienti più illuminati e meno esposti agli attacchi. Servono più telecamere, non solo quelle che fanno le multe, ma per garantire sicurezza alle imprese, ai cittadini e affinché le Forze dell’Ordine possano avere uno strumento utile a catturare i delinquenti”.

“Bisogna proseguire anche con la realizzazione di una mobilità veramente sostenibile ed eclettica che preveda tutti i mezzi di locomozione – mette in luce il presidente Patrignani – senza demonizzare l’auto, la cui gamma elettrica si va sempre più estendendo, per non blindare il centro storico togliendogli vita e passaggio. Gli interventi sulle ztl e i varchi non debbono dunque avere una logica penalizzante nei confronti dell’accesso ma si devono studiare condizioni equilibrate che coniughino tutte le esigenze”. C’è una grande istanza, infine, che interessa alla Confcommercio, quella del conseguimento dell’effettivo riconoscimento di co-capoluogo. “Si tratta senza dubbio di un avvenimento importante – sottolinea Patrignani – dopo che per un trentennio la nostra Provincia è equivalsa sostanzialmente a Forlì meno Cesena con la nostra città in una chiara, oggettiva posizione minoritaria”. 

“Ora il problema è comprendere – conclude Patrignani – che cosa concretamente significa essere diventato co-capuologo e se ciò determinerà anche un riequilibrio degli uffici e dei servizi più importanti, di cui Cesena è sprovvista. I cittadini guardano le cose concrete, non i riconoscimenti che non modificano in meglio la loro vita. Qui Confcommercio si attende segnali concreti”. 

 



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