le pagelle degli uomini di Dal Canto

Le pagelle del Cittadella dopo la sconfitta contro il Catanzaro nella 26ªgiornata del campionato di Serie B allo stadio Ceravolo di Catanzaro.

CITTADELLA (3-5-2)

Maniero 4,5; Salvi 6 (dal 36′ s.t. Voltan s.v.), Capradossi 6, Matino 4,5; D’Alessio 5,5 (dal 26′ s.t. Palmieri 5,5), Vita 5,5 (dal 36′ s.t. Desogus s.v.), Amatucci 6, Tessiore 5,5 (dal 26′ s.t. Carissoni 6), Masciangelo 6; Pandolfi 6,5, Okwonkwo 5,5 (dal 36′ s.t. Rabbi s.v.)

PANCHINA Cardinali, Tronchin, Pavan, Rizza, Piccinini, Cecchetto

ALLENATORE Dal Canto 5,5

Maniero 4,5 – Ancora una volta incerto in uscita, come contro lo Spezia e in occasione della rete annullata a Pisa. In attesa di ascoltare la scatola nera di quanto avvenuto, resta negli occhi l’incomprensione con il compagno e Iemmello, incredulo, che ringrazia e deposita in gol. Prima e dopo, un intervento puntuale su D’Alessandro e un paio di situazioni gestite a dovere. 

Salvi 6 – Biasci prova a pendere dalle sue parti, senza fortuna. Il senso della posizione è il suo forte, si disimpegna in maniera onesta, con pochi fronzoli e le solite letture anticipate da volpe difensiva consumata. Richiamato in panchina solo per andare a caccia del pari nel finale. (Dal 36′ s.t. Voltan s.v. – Pochi minuti – e palloni giocabili – per lasciare il segno).

Capradossi 6 – In marcatura è un portento e la chiusura in precario equilibrio su Iemmello lanciato a rete, con il risultato già sull’1-0, è roba da piano superiore. In occasione della rete annullata viene scherzato dal Re di Catanzaro, ma alla quarta partita di fila dall’inizio alla fine si vede che sta riprendendo sempre di più confidenza con tempi di gioco e distanze sul campo. Ritrovato. 

Matino 4,5 – Fino allo sciagurato episodio con cui spalanca la porta a Iemmello per il vantaggio è tra i migliori in campo. Purtroppo quella scivolata, con annessa mancata comunicazione barra intesa con Maniero, influenza il giudizio e toglie certezze e spavalderia al numero 6 napoletano. 

D’Alessio 5,5 – Quagliata è in una forma stratosferica dal suo approdo a Catanzaro e lo dimostra anche nella serata di San Valentino mettendo in difficoltà, ripetutamente, Soldatì. L’ex Roma è costretto a rimanere sulla difensiva, perdendo slanci ed ardori in fase offensiva, soprattutto nel primo tempo. As usual, cresce alla distanza. (Dal 26′ s.t. Palmieri 5,5 – Stavolta impatta sul match con meno qualità. Il suo mancino, forse, poteva tornare utile un po’ prima?)

Vita 5,5 – Incrocia spesso i tacchetti con quel treno-merci che risponde al cognome di Pontisso. La fisicità del ragazzo scuola Udinese crea più di qualche problema al capitano, meno virtuoso di altre occasioni. Sia chiaro, non si nasconde mai quando c’è da farsi dare il pallone, ma non illumina come è accaduto spesso negli ultimi 2 mesi. (Dal 36′ s.t. Desogus s.v. – Si fa apprezzare per un disimpegno nell’area difensiva del Citta, ma la riconversione a mezz’ala di successo è ancora lontana da una buona riuscita).

Amatucci 6 – Primo tempo da gladiatore, spesso in anticipo nelle linee di passaggio di Petriccione e Pontisso. Ripresa un po’ in affanno, complice un innalzamento dei ritmi imprevisto. Meno dominante rispetto a Pisa, davanti ad una mediana più tecnica ed orchestrale rispetto a quella di una settimana fa, spesso gira a vuoto, compensando con corsa e dedizione. 

Tessiore 5,5 –  Il duello con Pagano è forse il più bello di tutta la partita. Il giocatore di proprietà della Roma ha un bel passo, ma il 18 di ADC non sfigura e spesso si fa trovare bene tra le linee quando il Cittadella si distende. Fuori posizione al momento della verticalizzazione gol del solito Pagano. (Dal 26′ s.t. Carissoni 6 – Il grande escluso della serata. Vederlo in panchina sorprende, inutile negarlo. Un paio di cross e la sensazione che dalla gara contro il Modena tornerà in campo dal 1′).

Masciangelo 6 – Tra lui e Cassandro finisce con un sostanziale pari e patta, mentre D’Alessandro per sua fortuna resta poco in campo e gli evita mal di testa peggiori. Solo nel finale cerca di rendersi utile, ma il gioco stavolta – anche per merito dell’organizzazione tattica di Caserta – fluisce poco dalle sue parti. 

Pandolfi 6,5 – E che je vuoi dì? Si inventa da solo due occasioni ghiottissime con tecnica e furbizia, mentre sul colpo di testa nel finale sa che può fare di più. Spesso nel primo tempo si prodiga in un lavoro oscuro e preziosissimo da schermo verso Petriccione. Indiscutibilmente leader offensivo della squadra, non sempre assistito al meglio dai compagni.

Okwonkwo 5,5 – Perché avrebbe meritato la sufficienza? Rincorre e si applica in fase di non possesso alla Eto’o del triplete. Nel primo tempo addirittura si trova ad aiutare Masciangelo sulla sinistra. Perché prende l’insufficienza? Perché il regalo di Scognamillo nella ripresa, da uno  con le sue qualità, non può essere buttato al vento così… (Dal 36′ s.t. Rabbi s.v. – Entra in un vano tentativo di assalto finale, ma non gli arriva nessun pallone).

ALLENATORE Dal Canto 5,5 – Premessa: per fortuna quest’anno non dovrà più affrontare Iemmello, al suo ottavo gol al Cittadella in carriera. La partita rispetta lo svolgimento di quella di Pisa. Primo tempo per annusare l’aria che tira, ripresa più garibaldina. D’altronde, piano che vince non si cambia. Unpopular opinion? Per assurdo il Cittadella rischia meno al Ceravolo rispetto a quanto avvenuto in Toscana, ma il pasticcio da parte dell’asse M&M’s (Maniero-Matino) è un imprevisto a cui la squadra non sa rispondere. Restano i rimpianti, perché tornare a casa con un punto dalla Calabria non sarebbe stato un furto. 

CATANZARO (3-5-2) 

Pigliacelli 6; Brighenti 6, Scognamillo 5,5, Bonini 6; Cassandro 5,5 (dal 13′ s.t. D’Alessandro s.v.; dal 19′ s.t. Situm 6), Pagano 6,5 (dal 33′ s.t. Coulibaly s.v), Petriccione 6, Pontisso 6 (dal 34′ s.t. Pompetti s.v), Quagliata 6,5; Iemmello 7, Biasci 5 (dal 14′ s.t. La Mantia 5,5)

PANCHINA Gelmi, Ilie, Seck, Buso, Maiolo, Corradi, Pittarello

ALLENATORE Caserta 6