Una mostra multimediale e una grande rievocazione storica con 600 figuranti per celebrare l’anniversario. I due sovrani rinascimentali accolgono i visitatori come «talking avatar» grazie all’intelligenza artificiale
Una mostra multimediale che riporta il passato in un presente tecnologico in cui i talking avatar di Carlo V e Francesco I si contendono il Ducato di Milano. Ma anche una rievocazione storica che coinvolgerà più di 600 figuranti sul campo di battaglia del Castello di Mirabello (Pavia), luogo dello scontro. E ancora arazzi provenienti dal Museo di Capodimonte e Real Bosco, e una mostra libraia con testi del 1500. Sono solo alcuni dei più importanti eventi dell’anno pavese, dove si celebrano i 500 anni della Battaglia di Pavia, combattuta proprio nei campi che cingono la città, il 24 febbraio 1525. Comune di Pavia, Fondazione Monte di Lombardia,
Camera di Commercio di Pavia (ora Cremona-Mantova-Pavia) e Università hanno organizzato un calendario di appuntamenti per celebrare il cruciale fatto storico. Non l’evento bellico in sé, da divulgare «meramente» su pannelli informativi, bensì l’opportunità (sotto un profilo culturale e turistico) di ricostruire un più ampio panorama storico, geopolitico e socio-economico sullo sfondo dell’Europa rinascimentale.
Una mostra a più dimensioni
Si parte sabato 15 febbraio con l’inaugurazione della mostra «La battaglia di Pavia, 24 febbraio 1525. I tempi, i luoghi, gli uomini», al Castello Visconteo fino al 29 dicembre 2025. I visitatori vivranno le atmosfere del campo di battaglia attraverso visori VR, e nella grande Sala del Rivellino, saranno accolti direttamente dai due protagonisti della Battaglia, Carlo V e Francesco I, riportati qui grazie all’Intelligenza artificiale a partire dai dipinti storici che li ritraggono. Sul fondo della sala, l’animazione dell’assedio e le fasi della battaglia. Nella Sala della Torre, i visitatori ammireranno alcune delle armi utilizzate in realtà aumentata: armature, un cannone e il famoso e strategico archibugio, si «materializzano» virtualmente.
Le opere d’arte
Lo scontro ebbe un’eco enorme in tutta Europa e stimolò una ricca produzione di opere d’arte, come i sette arazzi fiamminghi di Jan e Willem Dermoyen su disegni di Bernard von Orley, attualmente conservati a Napoli, al Museo e Real Bosco di Capodimonte, che arriveranno a Pavia e, saranno oggetto di una seconda mostra dal 18 settembre 2025 fino all’11 gennaio 2026.
La rievocazione storica
Il fine settimana dal 21 al 23 febbraio, infine, è tempo di scendere in campo per la rievocazione storica della Battaglia di Pavia. Un enorme accampamento storico allestito nel Parco del Castello di Mirabello, dove si combatté la battaglia, con 600 figuranti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti; 120 tende storiche, armature, equipaggiamenti fedelmente
ricostruiti secondo la più accurata filologia, repliche di archibugi a miccia del XVI secolo. Ma anche dimostrazioni di cucina dell’epoca, vivandieri alle prese con la preparazione di piatti rinascimentali, cucinati secondo le ricette storiche. E ancora dimostrazioni di esercitazioni di fanteria nell’accampamento, combattimenti all’arma bianca, duelli tra gruppi di rievocatori. Venerdì (dalle 14 alle 18) e sabato (dalle 10 alle 18), i visitatori potranno entrare nel campo di battaglia, partecipare a visite guidate degli accampamenti, tra giullari e giochi di corte, sino alla rievocazione vera e propria di domenica 23 febbraio (dalle 14.30).
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