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I malesseri sarebbero cominciati dopo aver finito di mangiare i pasti che la mensa aveva preparato per loro. Tre persone, portate d’urgenza in ospedale, sono morte poco dopo, a quanto pare per una grave sindrome gastrointestinale. Per altre è stato necessario il ricovero. La vicenda delle sospette intossicazioni in alcune Rsa (residenze sanitarie assistenziali) del territorio di Firenze, con tre decessi accertati (una quarta morte invece è considerata non legata alla vicenda), è al centro di un’indagine epidemiologica subito attivata dall’Asl Toscana centro per cercare di capire cosa sia successo. La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta.
Firenze, possibile intossicazione dopo i pasti nelle Rsa: tre morti
Andrà fatta chiarezza sulla presenza di un focolaio di presunta tossinfezione alimentare all’interno di quattro Rsa di Firenze e provincia. Ad occuparsi del caso è la struttura di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare Firenze 1 che, come riporta una nota dell’azienda sanitaria locale, “è intervenuta con urgenza per attivare l’indagine epidemiologica necessaria e tutti gli interventi preventivi di competenza”. Sui numeri degli ospiti coinvolti, la Asl Toscana centro ha chiarito: “Data l’impossibilità di intervistare i pazienti riguardo agli alimenti consumati, le informazioni sono state raccolte tramite il personale infermieristico. Da una prima analisi risultano 114 casi di gastroenterite (diarrea e vomito) su 173 ospiti”.
Il problema, con i primi sintomi, è insorto domenica sera, 9 febbraio: diversi ospiti sono stati ricoverati in vari ospedali della zona, quasi tutti subito dimessi ma con il pesantissimo bilancio di tre morti: due all’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e uno a Ponte a Niccheri (Bagno a Ripoli). Si tratta di una donna di 89 anni, un uomo di 88 e un’altra donna della quale ancora non si conosce l’età.
I 4 cibi sospetti: analisi in corso
Secondo una prima ricostruzione, le quattro residenze sanitarie assistenziali condividerebbero lo stesso centro cottura. Mentre sono in corso le indagini per identificare le possibili cause della tossinfezione alimentare, sono stati campionati quattro alimenti che erano sul momento reperibili: si tratta di passato di carote, mix di verdure, coniglio con patate e pizza. Alimenti sospettati di essere correlati agli episodi in questione: per questo sono stati sottoposti ad analisi microbiologiche.
E intanto proseguono le indagini anche su “evidenze documentali e materiali”, informa l’Asl. Le indagini sono nelle fasi iniziali, ma hanno già permesso di riscontrare “alcune criticità” che hanno portato a un provvedimento di sospensione temporanea dell’attività di produzione dei pasti. Sono ancora in corso sopralluoghi nelle strutture per completare le indagini epidemiologiche e avere un quadro più chiaro del focolaio. Nelle strutture sono intervenuti i carabinieri del Nas (il nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri), il personale dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana centro e i mezzi del 118, chiamati dagli operatori. Il pm di turno ha disposto l’autopsia sui corpi dei tre anziani deceduti.
Il centro cottura a Pelago momentaneamente chiuso
Il lotto di pasti che potrebbe aver causato l’intossicazione sarebbe partito dal centro cottura della casa di riposo di Monsavano, a Pelago (in provincia di Firenze). “Gli anziani ricoverati in ospedale sono tutti rientrati nelle nostre residenze toscane. Quanto ai tre decessi, per i quali esprimiamo il nostro sincero cordoglio, restiamo in attesa di conoscerne le effettive cause, che allo stato attuale non sono state accertate. Abbiamo da subito garantito il massimo supporto e collaborazione a tutte le autorità competenti”, riporta una nota della direzione della Rsa Monsavano a Pelago, una delle quattro Rsa i cui ospiti sono stati colpiti da un focolaio di gastroenterite.
“Abbiamo affidato l’incarico di svolgere ogni verifica ad un perito biologo – prosegue il testo -. Tutte le procedure Haccp (il protocollo di sicurezza alimentare, ndr) sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari. Analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia. Il centro di cottura è ora chiuso al fine di permettere tutti gli accertamenti del caso”.
Renzi: “Uno scandalo assoluto”
Sulla vicenda è intervenuto Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Sono morti a Firenze in una struttura che avrebbe dovuto accompagnarli negli ultimi anni di vita e che invece pare essere responsabile della loro morte – ha scritto su X l’ex presidente del Consiglio -. Si parla di presunta intossicazione alimentare ma, quale che sia la causa, questa vicenda è uno scandalo assoluto. Mando un abbraccio alle famiglie delle vittime. E presenterò oggi stesso (ieri, ndr) in Senato un’interrogazione parlamentare. Il ministero, la regione, tutte le istituzioni devono fare chiarezza su quello che è accaduto. Pensare che i nostri nonni, i nostri genitori, debbano morire così fa male al cuore. La politica faccia chiarezza e chi ha sbagliato paghi”, ha concluso Renzi.
Quattro anziani sono morti a Firenze in una struttura che avrebbe dovuto accompagnarli negli ultimi anni di vita e che invece pare essere responsabile della loro morte.
Si parla di presunta intossicazione alimentare ma quale che sia la causa, questa vicenda è uno scandalo…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 13, 2025
Stefano Scaramelli, presidente del gruppo di Italia Viva nel Consiglio regionale toscano, ha chiesto l’apertura di una commissione d’inchiesta: “Quanto successo è gravissimo. Serve fare subito luce sull’accaduto e individuare eventuali responsabilità – ha detto -. Non possono essere sempre i più deboli a pagare. Chiederemo di aprire una commissione d’inchiesta, per capire come sia stato possibile e scongiurare che possa accadere ancora. La regione si costituisca parte civile”.
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