L’iniziativa creativa del pizzaiolo-regista Daniele Frontoni, che nella vita sforna “tonde” e film, conquista a suon di spicchi intitolati ai pontefici della storia. Ma non è la prima volta che nel locale di via Assisi nascono omaggi a base di acqua e farina a personaggi celebri.
Tra i tavoli della storica insegna di via Assisi spopolano la Urbano VIII, tonda ispirata alla condanna, durante il suo papato, della teoria eliocentrica di Galileo: l’uovo al centro è l’escamotage per rappresentare il sole attorno a cui ruotano tutti gli elementi, nel caso del pizzaiolo Daniele Frontoni alimenti. O la Pio VII, intitolata a una figura che fu a lungo prigioniera di Napoleone: gli ingredienti, come le bucce di patate, sono poveri, come le pietanze di un carcerato. La mania del Giubileo è contagiosa e ha raggiunto il popolare locale a pochi passi da una delle porte sante più note, quella della Basilica di San Giovanni, dove si sfornano anche le pizze dedicate ai Papi. Un’iniziativa creativa per lanciare il nuovo menu dove l’ideatore ed esecutore del progetto gastronomico appare nei panni di una guardia svizzera, ma con la pala al posto dell’arma tradizionale della Gendarmeria, l’alabarda, a difesa del sacro fuoco del forno di famiglia (alla quarta generazione).
La stirpe di pizzaioli e fornai da cui Daniele discende, gode di una longevità rinomata e fuori dal comune in città, grazie agli oltre 100 anni trascorsi a conquistare palati con pani e pizze, in particolare dando il via all’inarrestabile successo della tonda romana doc, sottile e scrocchiarella.
<<Ogni sei mesi cambio le proposte in carta seguendo la stagionalità dei prodotti. Ma in questo tempo particolare, ho deciso di dedicare l’intero anno alla celebrazione del Giubileo. Sono credente – spiega il giovane pizzaiolo – anche se non posso dire di essere praticante. Comunque mi sono appassionato a studiare le figure dei pontefici e ho dedicato loro sei pizze, con altrettante che usciranno a maggio e per le quali sono aperto a consigli. Per ora trovate quelle intitolate a Pio VII, Giulio II, Silvestro I, Giovanni XXIII, Urbano VIII e Sisto IV. Ho scelto chi, per me, aveva delle particolarità interessanti o viene ricordato per delle cose singolari>>, aggiunge il creativo della pizza.
Per esempio, a Sisto IV si deve il restauro e lo spostamento della statua di Marco Aurelio da Palazzo Laterano a piazza del Campidoglio e quindi, la tonda è come un omaggio alla città, tra broccoli romaneschi e guancialetto croccante. Silvestro I invece è considerato il papa del cambiamento, del passaggio dalla Roma pagana a quella cristiana. E allora Daniele ha accostato, per realizzare la sua creazione, degli ingredienti un po’ strani, come tonno, cime di rapa e scorza di limone, e ne è disponibile pure una versione vegana. Per Giovanni XXIII, il pontefice che ha istituito le messe in italiano anziché in latino, sono state scelte prelibatezze nostrane ormai celebri, come lo speck, il tartufo e l’olio Evo. Giulio II, che era un condottiero ma anche un mecenate, è stato omaggiato con due ingredienti che rispecchiassero le sue anime, il cavolo nero dal gusto deciso e forte e la crema di zucca, più dolce e colorata.
Il cambio di menu per Frontoni non è legato solo alla stagionalità, ma è sempre un’idea creativa connessa all’attualità che il pizzaiolo racconta a suo modo, attraverso le pizze. Come la Special one dedicata all’arrivo di José Mourinho alla AS Roma, che ha fatto il giro del web ed è divenuta virale. O l’omaggio alla regina Elisabetta II, con tè e biscotti a rievocare il rituale dell’afternoon tea, proposta in occasione della dipartita della più longeva sovrana britannica. E data la grande passione per il cinema di Frontoni, che compie un parallelo percorso come regista (il suo corto “Pesce Rosso” è stato premiato di recente come “Best Drama Short” al West London Film Festival), non sono mancate le pizze trainate dalle serie Netflix di successo e ai personaggi Marvel. Non poteva, di certo, mancare un pensiero per Sanremo, con la Olly_nclusive per riverire il cantautore genovese Olly, con una base di pesto. Ça va sans dire!
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