Approvato oggi dal Consiglio provinciale il bilancio di previsione 2025-2027 della Provincia della Spezia, accompagnato dal documento unico di programmazione per il triennio di programmazione finanziaria 2025-2027. Il via libera è arrivato a maggioranza: si è infatti astenuto l’unico esponente dell’opposizione presente, Giordia Lombardi. Prima del consiglio, in mattinata il bilancio era stato trattato in Assemblea dei sindaci, ricevendo unanime investitura. “Oggi il consiglio provinciale, purtroppo a sola maggioranza, con una palese assenza di quasi tutta la rappresentanza di opposizione, ha approvato il primo bilancio previsionale ed il primo documento unico di programmazione triennale presentato dopo la impegnativa uscita dalla condizione di predissesto e quindi il risanamento di questo ente – commenta presidente della Provincia e sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -. Un bilancio che solo pochi minuti prima era, invece, stato approvato all’unanimità da tutti i sindaci, con importanti commenti positivi, e che aveva avuto anche palesi apprezzamenti da parte di amministratori del centrosinistra. Dispiace che ancora una volta si sia persa l’occasione per dare un segnale di istituzionalità in un ente di secondo livello che rappresenta tutti i territori e che fornisce supporto a tutte le amministrazioni comunali, che garantisce servizi ordinari e straordinari per tutte le nostre comunità, per tutti i Comuni e per tutte le altre realtà in cui la Provincia ha diretta competenza”.
Per Peracchini, si legge ancora nella nota, “ancora una volta si è preferito fare della propaganda che, così come è successo per la questione delle tariffe idriche, non è utile a nessuno dei nostri Comuni e mette in difficoltà alcuni amministratori che, al di fuori delle logiche e degli schieramenti di partito, questo bilancio importante per il futuro del nostro territorio lo avrebbero tranquillamente approvato, proprio così come hanno fatto i sindaci, all’unanimità, sapendo che proprio gli investimenti previsti in questi atti garantiscono servizi e funzionalità anche ai loro territori e, spesso, sono proprio il frutto di istanze che vengono dalle loro amministrazioni”.
Conclude il presidente dell’amministrazione provinciale: “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al raggiungimento di questo obiettivo, i sindaci e i consiglieri che hanno creduto in questo percorso, i dipendenti della Provincia che hanno garantito un lavoro straordinario per il risanamento di questo ente. Al risultato che oggi è evidente siamo arrivati senza aumentare la pressione fiscale sui cittadini. Ovviamente le risorse a disposizione sono sempre limitate, lo stanziamento annuo a favore dello Stato di quasi 9 milioni di euro, resta per noi un onere enorme, ma oggi riprendiamo la capacità di amministrare in una condizione di maggiore stabilità, questo dopo aver mantenuto la capacità di fare investimenti e progettazioni anche nella fase di risanamento” .
Numeri
La nota della Provincia fa poi il punto sui numeri del bilancio. “Il documento approvato in sede di Consiglio provinciale fonda la propria struttura nella deliberazione della Corte dei conti della Regione Liguria dello scorso 12 dicembre che ha accertato la completa attuazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, nonché il conseguimento dei programmi e degli obiettivi finali di riequilibrio e del sancito risanamento dei conti della Provincia della Spezia.
Le entrate proprie, ovvero quelle dirette, previste per il 2025 per la provincia della Spezia sono di 19 milioni di euro di cui la Tefa genera 2,800 milioni di euro di competenza e 500 mila euro di arretrati, l’IPT porta nelle casse 6,8 milioni e per RC auto dovrebbero arrivare 8,9 milioni.
Tra le importanti conferme del bilancio previsionale 2025 vi è anche il mantenimento delle tariffe e delle aliquote degli importi dei tributi provinciali, con la Tefa che resta al 5 %, l’IPT (imposta provinciale di trascrizione) al 30 % e RC auto al 16 %.
I trasferimenti correnti (fondi da altri enti per finanziare attività specifiche come l’edilizia scolastica per disabili, gli ambiti territoriali dei trasporti, l’idrico ed i rifiuti) saranno per 42,7 milioni di euro verranno interamente utilizzati per i compiti a cui sono destinati.
Negli investimenti principali sono previsti, grazie ad entrate in conto capitale previste da fondi e trasferimenti dedicati, circa 40 milioni di euro di cui oltre 12 milioni di euro saranno destinati al settore strade, 4,5 milioni di euro per le infrastrutture scolastiche, 18 milioni di euro sono invece quelli necessari al proseguimento del progetto del biodigestore di Saliceti e 4 milioni di euro sono investimenti che ricadono sulla infrastruttura della rete idrica. Sempre per il settore strade, ma come spesa al corrente e quindi dal bilancio ordinario e destinati ad interventi manutentivi, andrà un milione di euro, mentre quasi un milione e mezzo di euro andrà per la manutenzione delle scuole.
In funzione del programma di risanamento nel corso del 2024 la Provincia della Spezia ha provveduto alla restituzione completa del finanziamento statale ricevuto ad esito dell’approvazione del Piano di Riequilibrio 2014-2023 di 29,45 milioni di euro, mentre la quota ammortamento mutui 2025 è pari a 3,4 milioni di euro. Nel 2026 il valore si ridurrà di 1,4 milioni di euro scendendo a € 2 milioni di euro, nel 2027 ulteriore riduzione a 1,4 milioni di euro.”.
Dall’opposizione
Non ragioni politiche, ma materiali, alla base della loro assenza in aula, spiegano dal gruppo Pd il capogruppo Simone Regoli, vice sindaco di Vezzano, e la consigliera Camilla Monfroni, assessore ad Arcola. “Non è semplice partecipare a un consiglio convocato per le 13.00, soprattutto per questioni lavorative. E’ un orario infelice”, sottolinea il capogruppo Regoli. Questione dell’orario della convocazione rilevato anche da Massimo Bertoni, sindaco di Vezzano e consigliere provinciale, esponente di Italia Viva: “Non è un orario che consente una facile partecipazione, soprattutto per chi viene da fuori città. Io come primo cittadino ad esempio in quell’orario è possibile che abbia cittadini in Comune per il ricevimento, dovrei mandarli via?”, dice Bertoni, oggi comunque giunto in Via Veneto, dove ha espresso parere favorevole al bilancio in Assemblea dei sindaci, dovendosi poi assentare per un imprevisto. “Essere riusciti a tornare al mondo, da un passivo di milioni, è già un risultato – osserva ancora il primo cittadino vezzanese -, ne siamo soddisfatti, ma ora si apre un percorso altrettanto difficile per la Provincia: perché quelle forme di finanziamento che arrivavano per via dello stato di predissesto vanno infatti ora a decadere”. Bertoni inforrma altresì di aver posto particolare accento, in Assemblea dei sindaci, sull’attenzione da rivolgere al tema della viabilità lungo le arterie provinciali.
Unica presente tra le file della minoranza, come detto, Giorgia Lombardi, Alleanza Verdi Sinistra. “In questi sette anni i risultati della Provincia sono stati assolutamente insufficienti, per non dire nulli – afferma in merito al bilancio e al voto odierno -. La situazione finanziaria dell’ente è stata sanata, è vero, ma non facendo nulla per sette anni: la Provincia ha abdicato a qualsiasi idea di territorio, le strade di competenza sono in condizioni tremende, i paesi sono stati abbandonati, non c’è stata nessuna risposta per l’ambiente. Il tutto con il mancato confronto dell’opposizione, alla quale non sono mai stati forniti gli strumenti per esercitare un compito già difficile. Con un maggiore coinvolgimento, probabilmente la stessa uscita dal dissesto la si sarebbe potuta ottenere prima e meglio, e insieme si sarebbe riusciti a fare un lavoro di più ampio respiro. Insomma, il presidente della Provincia invece di vantarsi dovrebbe chiedere scusa per non aver fatto niente in questi sette anni”.
Per l’esponente della sinistra infine il bilancio di previsione “sarebbe stato da bocciare” (anche, aggiunge Lombardi, “per i 18 milioni al biodigestore”) ma, afferma “mi sono astenuta, e sono contenta di averlo fatto, perché dentro c’è un primo segnale, in particolare sull’edilizia scolastica, cosa che mi ha dato speranza, e sulle strade, per le quali c’è un minimo di previsione di miglioramento rispetto all’attuale stato, che è indecente, soprattutto in Val di Vara, dove le strade stanno crollando e ci sono residenti si trovano bloccati”.
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