Pensioni anticipate flessibili al via, ecco chi può fare domanda all’INPS

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Farà sicuramente storcere il naso a molti la definizione di pensione anticipata flessibile. Ma è proprio così che sul sito dell’INPS è chiamata la pensione di quota 103. La misura è stata confermata nella legge di Bilancio del 2025. Pertanto, è attiva così come lo sono tutte le altre misure oggi in vigore. Ovvero Ape sociale e opzione donna – anch’esse confermate dalla manovra – e pensioni usuranti e quota 41 per i precoci.

La novità del momento è che, di fatto, c’è il via libera alle domande di pensionamento, anche per le pensioni anticipate flessibili. L’INPS ha informato di aver aggiornato le applicazioni necessarie per la presentazione delle domande, che ormai sono sempre telematiche.

La quota 103, domande al via, ecco come sul sito dell’INPS

Con l’aggiornamento dell’applicativo necessario per la presentazione delle domande di quota 103, tutti coloro che, nel corso dell’anno in corso, completano i requisiti previsti, potranno avviare la procedura di pensionamento. Parliamo di soggetti che, nel 2025, compiranno almeno 62 anni di età e che avranno maturato almeno 41 anni di versamenti contributivi.

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I requisiti della quota 103 sono rimasti inalterati, così come non sono cambiate le regole, incluso il ricalcolo contributivo della pensione da accettare per uscire prima e la prestazione che non può superare 4 volte il valore del trattamento minimo vigente.

Il via alla procedura è stato ufficializzato dall’INPS con il messaggio numero 502 del 2025. Nella stessa circolare si specifica che sono stati aggiornati anche gli applicativi relativi alle altre due misure confermate dalla manovra di Bilancio, cioè opzione donna e Ape sociale.

Perché erano necessari i chiarimenti dell’INPS sulle pensioni anticipate flessibili

I chiarimenti dell’INPS si rendono necessari ogni volta che si aggiornano misure che, non essendo strutturali, attendono novità da parte del legislatore.

In effetti, chi ha provato a inviare domanda di quota 103 si sarà accorto che la procedura si interrompeva subito, soprattutto per chi non aveva ancora raggiunto il requisito anagrafico richiesto, cioè i 62 anni da completare entro la fine del 2024 nella precedente versione della quota 103.

Per questo motivo, si è reso necessario l’aggiornamento dell’applicativo: il sistema, in modo automatico, deve calcolare se l’utente rientra, come età, nella misura.

Per esempio, chi è nato nel 1964 e tenta ora di fare domanda per quota 103, vedrà bloccata l’istanza, perché il sistema lo classifica come non rientrante tra i beneficiari, i quali, entro il 2025, devono compiere almeno 62 anni di età (nati fino al 1963).

Lo stesso meccanismo ha riguardato anche opzione donna e Ape sociale. Tutte e tre le misure, che avrebbero dovuto cessare il 31 dicembre scorso, sono invece prorogate anche nel 2025. Ecco quindi che l’INPS, recependo le novità dell’esecutivo, ha aggiornato le procedure.

Pensioni anticipate flessibili al via, ecco chi può fare domanda all’INPS

Ricordiamo, anzitutto, che se per quota 103 occorrono i requisiti già descritti, per quanto riguarda l’Ape sociale i beneficiari rimangono i medesimi. Anche nel 2025, sono coloro che raggiungono almeno 63 anni e 5 mesi di età ad andare in pensione.

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Purché appartengano a categorie specifiche: caregiver, invalidi, disoccupati o addetti a lavori gravosi.

  • Per caregiver, invalidi e disoccupati, occorrono 30 anni di versamenti contributivi, da maturare entro la fine del 2025.
  • Per i lavori gravosi, invece, servono almeno 36 anni di contributi.

Il caregiver resta colui che, da almeno 6 mesi, convive con un parente di primo grado (oppure con un parente o affine fino al secondo grado, senza altri familiari in grado di assisterlo) invalido grave ai sensi della legge 104. La convivenza è intesa come stessa abitazione con medesimo numero civico, e al massimo un interno diverso.

Il disoccupato deve aver esaurito totalmente la Naspi spettante, mentre l’invalido deve possedere almeno il 74% di invalidità civile. Per il lavoro gravoso, infine, è necessario che tali mansioni si siano svolte per almeno 7 degli ultimi 10 anni. O, in alternativa, 6 degli ultimi 7 anni.

Anche l’Ape sociale, dunque, può rientrare a pieno titolo tra le pensioni anticipate flessibili da richiedere adesso.

Opzione donna e come funziona

Per opzione donna, invece, potranno beneficiare della misura e presentare domanda con la nuova procedura aggiornata quante, entro la fine del 2024, hanno almeno 59 anni di età e 35 anni di contributi. Ma solo se sono invalide o caregiver, con le stesse caratteristiche previste per l’Ape sociale, e a patto di aver avuto due o più figli.

Chi ha avuto un solo figlio, al 31 dicembre 2024 deve aver già compiuto 60 anni di età, mentre senza alcun figlio deve aver 61 anni. Invece, per le lavoratrici licenziate o coinvolte in aziende che hanno attivato tavoli di crisi presso il Ministero del Made in Italy, entro il 31 dicembre 2024 dovranno essere completati i 59 anni di età e 35 anni di versamenti, indipendentemente dal numero di figli avuti.
Ecco dunque quali sono le pensioni anticipate flessibili che partono adesso.

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