Si sono chiuse con un bilancio molto positivo le due giornate di orientamento (11 e 12 febbraio 2025) dedicate agli studenti delle scuole superiori piacentine e alle loro famiglie per approfondire le opportunità formative e professionali del settore medico-sanitario.
I rappresentanti degli Ordini coinvolti (Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Professioni Infermieristiche, Farmacisti, Veterinari, Psicologi, Biologi, Trsm-Pstrp, Chimici e Fisici, Ostetriche e Fisioterapisti), hanno accolto ragazze e ragazzi – provenienti da diversi istituti scolastici – in una serie di postazioni allestite all’interno del Laboratorio Aperto per fornire informazioni e indicazioni e rispondere alle tante domande e curiosità, dall’accesso ai corsi universitari, alle modalità di svolgimento della professione.
In rappresentanza dell’OMCeO Piacenza, insieme al Presidente dottor Augusto Pagani, hanno partecipato alla due giorni i medici: Mauro Gandolfini, Raffaella Bertè, Maurizio Bianco, Francesca Botti, Sara Resi, Carolina Prati e gli odontoiatri Stefano Milani e Antonio Tosciri.
“L’informazione e l’orientamento ai giovani sono particolarmente importanti, in un momento in cui c’è bisogno di professionisti della sanità – ha evidenziato il Presidente Pagani -, quindi come Consulta delle Professioni Sanitarie ci siamo organizzati per realizzare queste due giornate: siamo molto soddisfatti del risultato, abbiamo registrato una importante partecipazione e colto grande interesse da parte dei giovani. E’ una ulteriore conferma dell’utilità della Consulta, nata per favorire la collaborazione interprofessionale, e un’occasione per rinsaldare il nostro rapporto e il nostro dialogo: è la prima volta che ci proponiamo alla cittadinanza con una iniziativa che riteniamo utile, alla quale certamente ne seguiranno altre”.
Il Rapporto medico-paziente, tra etica e diritto
(dr. Augusto Pagani, Presidente Ordine dei Medici di Piacenza)
Per rapporto medico-paziente si intende una particolare relazione che si instaura tra un medico e un paziente, partendo da uno stato di malattia, caratterizzato da specifici doveri e diritti morali e giuridici.
L’etica è quella parte della filosofia che si occupa specificatamente della sfera delle azioni buone o cattive e non già di quelle giuridicamente permesse o proibite o di quelle politicamente più adeguate.
In Sanità, l’etica dovrebbe guidare le scelte per mantenere un equilibrio fra le richieste di prestazioni e servizi, i diritti del singolo e della comunità, la sostenibilità e l’appropriatezza.
Dai tempi di Ippocrate, il rapporto è stato caratterizzato da un’etica medica paternalistica, una concezione etica che prescrive di agire o di omettere di agire, per il bene di una persona, senza che sia necessario chiedere il suo assenso, in quanto, si ritiene che colui che esercita la condotta paternalistica (il medico) abbia la competenza tecnica necessaria per decidere in favore e per conto del beneficiario (il paziente).
Questa relazione è fortemente asimmetrica, poiché il paziente viene considerato, non solo privo della conoscenza tecnica, ma anche incapace di decidere moralmente.
Al paternalismo medico, pochi decenni fa, si è sostituito un modello di relazione che pone al centro il principio etico del rispetto della autonomia del paziente: il modello etico contrattuale.
Il rapporto, diventa quindi, una relazione simmetrica: i contraenti, autonomi, uguali ed aventi il medesimo potere di negoziazione, sottoscrivono liberamente un “patto di cura” e conseguentemente interviene la pratica del “consenso informato”. Da queste prospettive, diventano rilevanti il dovere del medico di informare il paziente e di ottenere il suo consenso ed il diritto del paziente stesso di decidere a quale trattamento sanitario sottoporsi.
Oggi, il rapporto medico-paziente è influenzato da altri fattori quali: l’avvento del SSN (Sistema Sanitario Nazionale), cioè il terzo pagante, l’aumento dei costi della sanità, la medicina difensiva, la burocrazia ed il risparmio.
Il medico, nella relazione, persegue l’alleanza di cura fondata sulla reciproca fiducia e sul mutuo rispetto dei valori e dei diritti e su una informazione comprensibile e completa, considerando il tempo della comunicazione quale tempo di cura.
Ma, per stabilire un buon rapporto tra medico e paziente è fondamentale che ciascuno debba conoscere i propri diritti, doveri e responsabilità, condividere e rispettare i principi su cui si fonda il rapporto di cura, al quale devono partecipare: medici, pazienti, bioeticisti, filosofi, giornalisti, avvocati e magistrati, uniti dalla volontà di favorire una vera alleanza fra medico e paziente.
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