Hervé da tempo desiderava poter scegliere autonomamente il suo programma televisivo. La sua voglia di indipendenza, di poter decidere cosa guardare senza dover chiedere aiuto, ci ha spinto a cercare una soluzione che potesse offrirgli quella libertà che tanto desiderava.
E così, abbiamo deciso di provare a collegare l’Xbox Adaptive Controller di Microsoft al televisore, permettendo a Hervé di utilizzare i pulsanti adattati per fare le sue scelte. Un piccolo gesto che, per noi, ha avuto un valore immenso.
Come verificare se è possibile collegare l’X-Box Adaptive Controller al vostro televisore?
Prima di acquistare l’X-box Adaptive controller vi consigliamo di provare a collegare una normale tastiera USB / Bluetooth al vostro televisore e verificare se riuscite a replicare le funzioni utili usando i tasti freccia, invio, Backsapace o Esc. Se non riuscite a collegare la tastiera è possibile che non funzioni neanche l’X-Box Adaptive controller ed in questo caso potete comunque acquistare una Google Chromecast da collegare via HDMI al vostro televisore e via Bluetooth all’X-Box Adaptive Controller. È probabile che si possano usare anche altri dispositivi che rendono “smart” la vostra TV come Amazon Fire Stick o i numerosi dongle che si basano sul sistema operativo Android, ma noi non li abbiamo testati.
Una volta collegato l’X-Box Adaptive controller al televisore abbiamo collegato sei switch adattati ai quattro ingressi “freccia” e agli ingressi che corrispondono alle lettere A e B dei normali controller X-Box. Questi due pulsanti corrispondono al tasto OK e “Torna indietro” del nostro telecomando Android TV e della Chromecast.
Per quanto riguarda i pulsanti tra i più economici noi abbiamo trovato i Lib Switch di Liberator che potete acquistare direttamente sul loro sito (attenzione che arrivando dal Regno Unito dovrete pagare l’IVA e le spese per la dichiarazione doganale al corriere). Un’alternativa è il kit apposito realizzato da Logitech che contiene anche un comodo tappettino e dei velcri adesivi per evitare lo scivolamento dei pulsanti. Il kit contiene pulsanti di dimensioni diverse e se vi servono sei pulsanti di uguali dimensioni dovete acquistarne due.
Osservando l’entusiasmo di Hervé ci è venuto in mente qualcosa di ancora più grande: e se potessimo migliorare questo strumento per renderlo ancora più adatto alle sue esigenze?
Abbiamo pensato ad Arduino, una piattaforma open-source nata a pochi passi da casa mia che offre una grande versatilità nella realizzazione di progetti elettronici e interattivi.
La storia di Arduino
Inventata nel 2005 da alcuni membri dell’Interaction Design Institute di Ivrea, questa piattaforma si è rivelata perfetta per il nostro obiettivo: migliorare la vita di Hervé e, in futuro, di tante altre persone. Arduino ha preso il nome dal bar di Ivrea frequentato dai fondatori del progetto, un omaggio a Arduino d’Ivrea, Re d’Italia nel 1002.
La piattaforma si compone di un microcontrollore che funge da “cervello” del progetto, e una scheda di sviluppo che fornisce i pin di input/output, l’alimentazione e gli altri componenti necessari. Con Arduino, basta scrivere un semplice codice per dare vita a nuove idee. La programmazione, un mondo che per noi era poco conosciuto, è diventata un’avventura possibile grazie all’intelligenza artificiale: in particolare, abbiamo utilizzato Gemini Advanced di Google per semplificare il processo.
Arduino e la disabilità
Con Arduino, siamo riusciti a realizzare un primo prototipo che ha permesso a Hervé di usare il televisore in modo autonomo. Ma la nostra idea non si è fermata lì. Osservando Hervé, ci siamo resi conto che il progetto aveva ancora molto potenziale.
La possibilità di personalizzare l’uso del controller in base alle sue necessità specifiche ci ha ispirato a fare di più. E così, armati di passione e determinazione, siamo riusciti a perfezionare il prototipo, creando qualcosa che risponde ancora meglio alle sue capacità.
La differenza tra l’Xbox Adaptive Controller di Microsoft e Arduino per questo progetto:
l’Xbox Adaptive Controller per i bisogni di Hervé presentava alcuni limiti di personalizzazione. In particolare, volevamo che, quando uno dei tasti rimanesse premuto, il comando inviato alla TV non si ripetesse automaticamente. L’idea era che fosse Hervé a dover premere nuovamente il tasto per inviare il comando. E la soluzione ci ha dato Arduino programmandolo con Gemini Advanced di Google.
Le potenzialità di Arduino sono davvero tante. Siamo solo all’inizio di un viaggio che speriamo ci porti a sviluppare nuove soluzioni, a continuare a migliorare la vita di Hervé e di altre persone con disabilità, con costi accessibili a tutti, per dare a chi ha bisogno quella piccola grande indipendenza che troppo spesso manca e che per queste persone rappresenta un grande traguardo.
Sperimentazione in Valle d’Aosta
Prossimamente vi forniremo ulteriori dettagli tecnici e se se siete in Valle d’Aosta possiamo fornirvene uno e provare assieme a personalizzarlo secondo le vostre esigenze. Scriveteci un messaggio tramite la pagina CONTATTI.
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