Abbigliamento, Ovs cresce a 1,6 miliardi (+6%): «Coin? Troppe complicazioni»

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di
Gianni Favero

L’amministratore delegato della società veneziana Beraldo: «Contento che ci sia un’alternativa. Qualche rammarico per Combipel»

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Una Ovs in imperiale accelerazione, che, nella sua espansione, non fa mistero di voler sfruttare l’opzione per la maggioranza di Goldenpoint, si rammarica per la destinazione assunta da Combipel verso Euroseta e riconosce la ragionevolezza, viste le troppe complicazioni, di non avere insistito su Coin.

Numeri e progresso

L’amministratore delegato, Stefano Beraldo, nel descrivere numeri e ragioni della progressione della società veneziana nell’esercizio 2024 (chiuso il 31 gennaio 2025), spazia a 360 gradi sullo scenario del settore e, in particolare, sui dossier passati negli ultimi mesi sulla sua scrivania. Cominciando dalle cose di casa, le performance di Ovs nei dodici mesi scorsi valgono 1.630 milioni, cioè un +6% sul dato di un anno fa, che era già più robusto dell’1,5% di quello del 2022. Il risultato è collegato a un terzo trimestre sorprendentemente brillante, chiuso con un +12,8%, anche se l’Ad invita a considerare come termometro più la stagione – chiusa con crescite tra il 7% e l’8% – che il trimestre singolo. «Un buon aiuto ce lo ha dato il meteo – spiega – ma diciamo che i clienti hanno acquistato in settembre e ottobre ciò che non hanno più comperato in novembre».




















































In senso generale, comunque, la curva positiva in corso ormai da molti anni è dovuta ai «tanti progetti che funzionano e che ci aiutano a superare un mercato sempre piuttosto asfittico. Abbiamo messo a punto –continua Beraldo – una serie di azioni perfezionate nel tempo e che si sono completate con una percezione diversa del nostro marchio. Se si entra in uno dei tanti nostri negozi ristrutturati c’è una relazione tra cliente, marchio e personale che in genere funziona molto bene. Il negozio, le luci, le vetrine sono molto più belle di una volta. E poi c’è il tema di un prodotto diversificato, grazie al quale la predisposizione del cliente non è quella di chi si trova in un emporio».

Il segmento beauty

Questo tenendo anche presente la spinta impressa dal segmento beauty. «Abbiamo accumulato competenze da anni, il comparto negli ultimi tempi è esploso e in questo mercato – aggiunge Beraldo – noi siamo cresciuti molto più della media. Le nostre proposte portano nei negozi donne, ragazze e ragazzine che aumentano il cross selling, cioè l’interesse verso altri marchi rivolti al mondo femminile. C’è sicuramente il contributo dell’estensione della rete vendita ma questo, nel miglioramento complessivo del business, pesa per non più del 30%».

È anche per questo se la mancata acquisizione di una «consistente quota» di negozi Combipel (insegna in crisi da molti anni e in fase di composizione negoziata, assegnata pochi giorni fa alla cordata della comasca Euroseta), lascia appena un po’ di rammarico. «Si tratta di negozi che andremo ugualmente ad aprire in contesti simili. L’operazione – osserva l’Ad di Ovs – avrebbe soltanto accelerato un po’ il piano di crescita, in particolare per Upim».

È invece in discesa la strada verso Goldenpoint, società mantovana a cui Ovs ha conferito la scorsa estate 3 milioni per ottenere il 3% delle quote, con la facoltà di acquisire il 51% entro il prossimo luglio. «È ragionevole ritenere – sostiene ancora Beraldo – che noi eserciteremo questa opzione e passeremo in maggioranza».

Rimane il tema di Coin, anch’essa in composizione negoziata e diretta verso il controllo di Mia (Marco Marchi) e Sagitta (Europa Investimenti) del gruppo Arrow, il quale aveva già acquisito da Intesa e Illimity parte dei crediti. Tra i supporter di minoranza compaiono Red Navy (lo stesso Beraldo), Joral Investment (Jonathan Kafri) e Hi-Dec Edizioni (Enzo De Gasperi). «Coin sarebbe stata un’opportunità interessante per entrambi ma avremmo dovuto proseguire con interlocutori complessi da gestire, esperti di procedure negoziali e via dicendo. Troppo complicato da portare avanti. Però – chiude l’Ad di Ovs – sono molto contento ci sia una cordata alternativa che se ne prende carico, mi auguro possa avere successo».

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13 febbraio 2025 ( modifica il 13 febbraio 2025 | 13:52)

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