TILDE diventa VERA, la rete di Unione NET per connettere imprese, enti pubblici e cittadini. Per un territorio che non lascia indietro nessuno

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Conciliare lavoro, vita privata e figli è da sempre un problema per le donne che devono dividersi tra ruoli diversi e non sempre trovano un valido aiuto nei servizi offerti dalle istituzioni. Da questo contesto due anni fa è nato il progetto “TILDE” – Territori che Integrano Lavoro, Donne ed Educazione” dell’Unione dei Comuni Net (Caselle, Borgaro, Leini, San Benigno, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Volpiano) realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Progetto che in appena due anni di vita ha portato ad iscriversi oltre 250 donne, delle quali 210 sono state prese incarico e 70 sono state inserite nel mondo del lavoro. Non solo, grazie a TILDE, sono stati attivati 12 tirocini e oltre 150 corsi formativi mirati per le beneficiarie e i loro figli, grazie al coinvolgimento dei servizi educativi, di enti del terzo settore e delle aziende presenti sul territorio coinvolte nel progetto.

Ora TIlDE diventa VERA – Valori Esperienze Reti Aziende, uno spin off del progetto che sarà la connessione vera e propria tra imprese, amministrazioni pubbliche ed altri enti e servizi per come ha spiegato la welfare manager territoriale del progetto Marcha Cuccuvè «sviluppare e potenziare un sistema integrato, ampliare il network e migliorare gli aspetti di Responsabilità Sociale d’Impresa, diversità e inclusione e welfare aziendale e di comunità».

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La Rete, perchè di questo si tratta, operativa fin da subito è stata presentata martedì 11 febbraio, nella suggestiva cornice dell‘Ecomuseo del Freidano, il Mulino Nuovo, riqualificato dall’Amministrazione settimese, luogo di cultura, inclusione e solidarietà con la presenza dell’Emporio Solidale, altra iniziativa voluta dall’Unione Net in collaborazione con associazioni del territorio che attualmente sostiene come contrasto alla povertà alimentare oltre 400 persone e il cui esempio virtuoso ha originato l’apertura di un analogo Emporio anche nel Comune di Leini.

Ma tra i tanti esempi c’è chi ha ottenuto il suo primo contratto a tempo indeterminato, chi ha realizzato il sogno di diventare imprenditrice e chi ha potuto aprire una pasticceria in casa propria e può vendere legalmente dolci e preparazioni. Ma questi sono solo alcuni degli esempi scaturiti dalla partecipazione al progetto TIlDE. 

«Fare rete tra enti pubblici, servizi, terzo settore, imprese e cittadini è la chiave per essere al servizio di un territorio, sfruttando a pieno tutte le potenzialità e le competenze che offre – spiega il presidente dell’Unione Net  nonchè sindaco di Borgaro, Claudio Gambino –. Come Unione NET siamo convinti che sia necessario non lasciare indietro nessuno e iniziative come questa, nata da valori condivisi e buone prassi concrete ed efficaci, lo dimostrano».

Le parole chiave sono: riqualificazione professionale delle donne, attività educative di qualità per i figli e miglioramento delle infrastrutture sul territorio, trasporti e nidi in primis, anche in collaborazione con imprese importanti come Sparco (Volpiano e Leini), ArgotecBorello Supermercati (San Mauro Torinese), Conad (San Benigno), L’Oréal, Carioca e Pilkington (Settimo Torinese), oltre a Unione Industriali, Camera di Commercio di Torino, Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio, APID Torino e GTT. 

«Dai dati emerge che quasi una donna su due dopo il secondo figlio esce dal mondo del lavoro – aggiunge la prima cittadina di Settimo,  Elena Piastra, con delega al Sociale per l’Unione NET –. Basterebbe questo unico elemento a dimostrare come i progetti di conciliazione famiglia-lavoro sono fondamentali a garantire davvero pari opportunità. I risultati del progetto fin qua dimostrano che se si attivano azioni congiunte che uniscano pubblico e privato, si possono concretamente sostenere le persone. Il lavoro è appena all’inizio ma occorre continuare su questa strada con sempre maggiore coinvolgimento dei partner. Ci tengo a ringraziare i Comuni per il loro lavoro che si concretizza in varie azioni. Faccio un esempio piccolo ma significativo: l’armonizzazione dei regolamenti degli asili nido pubblici che rafforza e agevola le azioni comuni su un livello territoriale più ampio».

Presenti anche l’assessore regionale Andrea Tronzano e la consigliera Paola Antonetto.





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