Suicidio medicalmente assistito: approvata la prima legge regionale

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Il tema dell’autodeterminazione nelle cure mediche ha recentemente raggiunto in Italia un’importanza senza precedenti. La qualità della vita, infatti, è diventata il punto di riferimento per le decisioni di fine vita, in quanto il problema principale è la sofferenza percepita come insopportabile e la vita percepita come un peso [1-4]. 

La notizia è che il 12 febbraio 2025, la Toscana, ha emanato un testo legislativo sul tema ed è, quindi, la prima e unica regione italiana ad aver approvato una legge regionale sul suicidio medicalmente assistito, il cui testo non è ancora stato pubblicato sul sito della Regione anche se è possibile reperire sul web, almeno allo stato, sia la proposta di Legge promossa dall’Associazione Luca Coscioni (vedi), sia l’esito del voto sia il report del dibattito sul tema del Consiglio regionale Toscano il 10 e l’11 febbraio 2025.

La sentenza 242/19 della Corte Costituzionale

In Italia, la questione del suicidio medicalmente assistito è affrontato dalla sentenza numero 242 della Corte Costituzionale (22 novembre 2019), che identifica i criteri di non punibilità in tema di aiuto al suicidio, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona: a] tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale; b] affetta da una patologia irreversibile; c] colpita da sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili; d] pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli [5]. Cionondimeno, ad oggi sono necessarie ulteriori indicazioni di carattere organizzativo, che sono di competenza del Parlamento italiano e delle singole amministrazioni sanitarie regionali [6]. 

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La sentenza 135/24 della Corte Costituzionale

La sentenza numero 135 della Corte Costituzionale (1° luglio 2024) – vedi – ha inoltre fornito ulteriori precisazioni in merito al “trattamento di sostegno vitale” (TSV), che tuttavia rimane ancora controverso. In particolare, la Corte Costituzionale ha ricompreso nel novero del TSV quelle procedure solitamente eseguite da operatori sanitari. Ad esempio l’evacuazione manuale delle feci, l’inserimento di cateteri urinari, l’aspirazione di muco dai bronchi, che sono necessarie per garantire lo svolgimento delle funzioni vitali del paziente, in quanto la loro omissione o interruzione porterebbe prevedibilmente alla morte entro un “breve periodo di tempo” [7,8].

Nonostante questi chiarimenti, alcuni punti critici sono attualmente ancora irrisolti, in quanto l’attuale quadro normativo italiano fa ancora riferimento alla Legge 219/2017, che però non è esplicitamente incentrata sulla gestione del fine vita. Inoltre, il ruolo dei comitati etici nel suicidio medicalmente assistito è ancora dibattuto nella comunità scientifica [9,10].

La situazione regionale

Le regioni italiane dovrebbero fornire ulteriori informazioni di carattere organizzativo relative al suicidio medicalmente assistito, in assenza di una legge nazionale; tale obiettivo può essere perseguito mediante una delibera di giunta regionale oppure con una legge regionale.
Nella tabella che troverete in calce, ben si documenta, il panorama italiano. Questo appare attualmente caratterizzato da un approccio disomogeneo delle regioni, ognuna delle quali sta procedendo autonomamente sul tema del suicidio medicalmente assistito.
Alla luce di quanto appena esposto ed in attesa della legge nazionale, potrebbe essere utile promuovere forme di regionalismo cooperativo al fine di armonizzare le indicazioni fornite dalle diverse Regioni nel contesto italiano [11-14]. 

I casi

Ad oggi, dopo il primo caso italiano, relativo alla regione Marche ed occorso in data 16 giugno 2022 (Federico Carboni, detto “Mario”), altre quattro persone in Italia hanno fatto ricorso al suicidio medicalmente assistito: “Gloria” in Veneto, “Anna” in Friuli-Venezia Giulia, un uomo in Emilia Romagna e “Vittoria” in Veneto.
Più precisamente, si è trattato in due casi di pazienti oncologici e nei restanti due casi di pazienti affetti da sclerosi multipla secondariamente progressiva. In particolare, nel caso di “Gloria”, paziente oncologica di 78 anni, il trattamento farmacologico antitumorale è stato considerato TSV, in quanto una ipotetica sospensione dello stesso avrebbe determinato una più rapida progressione della patologia ed una riduzione dell’aspettativa di vita.

Per quanto attiene ad “Anna”, paziente di 55 anni affetta da sclerosi multipla secondariamente progressiva, la condizione di TSV è stata integrata dal quadro clinico di seguito presentato: C-PAP nelle ore notturne, la cui sospensione avrebbe causato insufficienza respiratoria e morte in maniera non rapida; clisteri evacuativi giornalieri, senza i quali sarebbe andata incontro a occlusione intestinale e perforazione, con morte in maniera non rapida; completa dipendenza da terzi per atti quotidiani della vita.

Il caso relativo all’Emilia Romagna si riferisce a paziente 69enne oncologico, che aveva rifiutato la chemioterapia di seconda linea, l’idratazione e la nutrizione artificiale a fronte di patologia rapidamente progressiva, con evoluzione metastatica. Infine, “Vittoria”, paziente 72enne affetta da sclerosi multipla secondariamente progressiva, era completamente dipendente da terzi anche per le attività della vita quotidiana [15-19]. 

Che succederà?

Le informazioni discusse sinora mostrano chiaramente come la gestione di questo delicato tema sia tutt’oggi in profonda evoluzione, rappresentando oggetto di un intenso dibattito sia dal punto di vista medico-legale sia dal punto di vista bioetico. È inoltre emerso chiaramente come sussistano differenze inter-regionali produttive di disparità di trattamento tra i cittadini italiani.  

Si auspica quindi che venga presto approvata una legge nazionale, come fortemente sollecitato dalla Corte Costituzionale; in caso contrario, si dovrebbe cercare di individuare e attuare procedure condivise e standardizzate su tutto il territorio italiano, favorendo forme di regionalismo cooperativo. Ciò consentirebbe ai pazienti di sapere che la richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito sia seguita da risposte univoche, fornite in tempi certi. 

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L’attuale situazione italiana regione per regione

Regione Stato dell’arte Note
ABRUZZO La proposta di legge è stata dichiarata ammissibile e sono iniziate le audizioni di esperti in Commissione Sanità  l’Abruzzo è stata la prima regione italiana in cui sono state depositate in Consiglio regionale le firme dei cittadini regionali (un totale di 8.119 firme) a favore della proposta di legge regionale sul suicidio medicalmente assistito elaborata dall’Associazione Luca Coscioni (la campagna è iniziata il 1° marzo 2023 ed è terminata il 29 maggio 2023, mentre il deposito è avvenuto il 19 giugno 2023)
BASILICATA Non vi sono attualmente proposte di legge relative al suicidio medicalmente assistito  nel 2023 nove comuni hanno presentato una proposta di legge, sulla quale il consiglio regionale ha deciso di non decidere. per poter discutere una nuova proposta di legge, questa deve essere ripresentata 
CALABRIA La proposta di legge, che riguarda unicamente i pazienti terminali, è attualmente in discussione è stata depositata una proposta di legge, anche se diversa da quella dell’Associazione Luca Coscioni e limitata ai soli malati terminali; la discussione, tuttora in corso, è iniziata il 9 febbraio 
CAMPANIA La proposta di legge è attualmente in discussione la proposta di legge, presentata il 13 marzo 2024, è attualmente all’esame dei comitati tecnici, che hanno deciso di procedere a un esame tecnico-giuridico della materia, sui cui aggiornamenti non si hanno notizie
EMILIA ROMAGNA La Delibera di Giunta n. 194 del 05.02.2024 e le istruzioni tecnico-operative inviate dall’Assessorato alle Politiche per la Salute alle aziende sanitarie locali riguardano il suicidio medicalmente assistito.  la proposta popolare è stata depositata nel luglio 2023 con 7.300 firme.
la Delibera di Giunta n. 194 del 05.02.2024 prevede l’istituzione del Comitato regionale per l’etica nella clinica (COREC) della Regione Emilia-Romagna con le funzioni, tra le altre, di fornire consulenza etica non vincolante su casi eticamente problematici e di fornire pareri sulle richieste di fine vita, per gli aspetti che esulano da quelli disciplinati dalla Legge 219/2017.
le istruzioni tecnico-operative inviate dall’Assessorato alle politiche per la salute alle ASL contengono linee guida con indicazioni operative per la gestione delle richieste di suicidio medicalmente assistito, a partire dalla ricezione della richiesta del paziente e per tutto l’iter, attraverso l’istituzione di apposite commissioni di valutazione [11-13, 22]
FRIULI VENEZIA GIULIA La proposta di legge è stata dichiarata non ammissibile la proposta di legge, di iniziativa popolare, è stata presentata l’11 agosto 2023. è stata dichiarata non ammissibile il 9 aprile 2024 [11-13].
LAZIO La proposta di legge non è ancora stata discussa la proposta di legge è stata presentata, ma non ancora discussa
LIGURIA Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  è stata depositata una proposta di legge; a seguito delle dimissioni del Presidente della Regione, l’iter è stato interrotto e la proposta di legge deve essere nuovamente depositata per poter essere discussa
LOMBARDIA La proposta di legge è stata dichiarata non ammissibile il 18 gennaio 2024 sono state depositate 8.000 firme per la proposta di legge di iniziativa popolare. Dopo che il 7 febbraio 2024 l’Ufficio di presidenza ha dichiarato all’unanimità la proposta ammissibile, il 19 novembre 2024 il Consiglio regionale ha deciso di votare una questione pregiudiziale di costituzionalità dichiarandosi incompetente a disciplinare la materia, impedendo di fatto la discussione della proposta di legge.
MARCHE La proposta di legge è attualmente in discussione la proposta di legge è stata presentata ed è attualmente in discussione 
MOLISE Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  la proposta di legge non è ancora stata depositata
PIEMONTE La proposta di legge è stata dichiarata non ammissibile la proposta è stata depositata a fronte della raccolta di 11.000 firme; il 22 marzo 2024 il Consiglio regionale ha votato a favore della “questione pregiudiziale di costituzionalità”, dichiarando l’incompetenza della Regione a legiferare in materia
PUGLIA Vi è la Delibera di Giunta n. 18 del 18.01.2023 La Puglia è stata la prima regione italiana a regolamentare l’accesso alla procedura di suicidio assistito attraverso una delibera di giunta, che individua nel comitato etico del Policlinico di Bari l’organo competente in materia
SARDEGNA La proposta di legge non è ancora stata discussa con il rinnovo del Consiglio regionale nel marzo 2024, la proposta di legge in Sardegna è stata ripresentata e presentata alla stampa il 29 novembre 2024; si attende ora la discussione
SICILIA Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  la proposta di legge non è ancora stata depositata
TRENTINO ALTO AGIDE Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  la proposta di legge non è ancora stata depositata
TOSCANA La Toscana è la prima regione in Italia ad aver approvato, in data 11 febbraio 2025, una legge regionale che regolamenta le procedure e i tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito alla data del 14 marzo 2024 sono state raccolte più di 10.000 firme di sottoscrizione della proposta di legge. la proposta di legge è stata depositata e ritenuta ammissibile, quindi nell’estate del 2024 sono iniziate le audizioni di esperti in Commissione Sanità
UMBRIA Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  inizialmente era stata depositata una proposta di legge che ineriva unicamente ai pazienti terminali. dopo le elezioni regionali del novembre 2024, il testo della proposta dovrà essere nuovamente presentato al Consiglio regionale
VALLE D’AOSTA La proposta di legge è stata dichiarata ammissibile e sono iniziate le audizioni di esperti in Commissione Sanità  nel febbraio 2024 è stato depositato il testo della proposta di legge. nell’estate del 2024 sono iniziate le audizioni di esperti presso la commissione sanitaria, tuttora in corso
VENETO Non vi sono attualmente proposte di legge regionale relative al suicidio medicalmente assistito  il Veneto è stata la prima regione a discutere la legge depositata con 9.000 firme. 
la discussione si è svolta il 16 gennaio 2024; in quell’occasione, la regione non ha approvato la legge

References

  1. Cecchi R, Sassani M, Romolo FS, et al. Medically assisted suicide in Italy: Recent legal developments on a controversial topic. Med Sci Law 2024 Jan;64(1):77-81.
  2. La Sala R, Cazzato S, Cecchi R, et al. Education nursing students’ in Palliative Care and Pain Therapy: an observational study. Acta Biomed 2023 Feb 13;94(1):e2023038.
  3. Cecchi R, Sassani M, Romolo FS, et al. End-of-life: let’s talk about communication. Minerva Forensic Medicine 2022 June-September;142(2-3):37-45.
  4.  Cecchi R and Masotti V. Il suicidio medicalmente assistito: quali prospettive future per il medico? Rivista Italiana Medicina Legale 1/2020, pp.414–419. 
  5. Sentence number 242 of the Constitutional Court (22nd November 2019), https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2019&numero=242 (2019, accessed 1 February 2025). 
  6. Busatta L. Come dare forma alla sostanza? Il ruolo delle Regioni nella disciplina del suicidio medicalmente assistito, https://www.osservatorioaic.it/images/rivista/pdf/2024_3_15_Busatta.pdf (2024, accessed 1 February 2025). 
  7. Documento del Comitato nazionale per la Bioetica del 20 giugno 2024: Risposta del Comitato Etico Territoriale della Regione Umbria 3 novembre 2023, https://bioetica.governo.it/it/documenti/risposte/risposta-al-quesito-del-comitato-etico-territoriale-della-regione-umbria/ (2023, accessed 10 February 2025).
  8. Sentence number 135 of the Constitutional Court (1st July 2024), https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:2024:135 (2024, accessed 1 February 2025). 
  9. Delogu G, Morena D, Tortorella V, et al. First Case of Medically Assisted Suicide in Italy Set New Legal Perspectives. Clin Ter 2024 Jan-Feb;175(1):7-10.
  10. Riva L. The Physician-Assisted Suicide Pathway in Italy: Ethical Assessment and Safeguard Approaches. J Bioeth Inq 2024 Mar;21(1):185-192.
  11. La disciplina del fine vita in Italia, https://www.biodiritto.org/Dossier/La-disciplina-del-fine-vita-in-Italia#:~:text=18%20del%2018.01.2023.,cos%C3%AC%20come%20prevista%20dalla%20sent. (2018, accessed 12 Feburary 2025).
  12. Morte assistita. Leggi regionali? Ecco i fronti aperti (e perché non sono la soluzione), https://www.avvenire.it/vita/pagine/il-punto-suicidio-assistito-leggi-regionali-ecco-i-fronti-aperti-e-perche-non-e-la-soluzione (2024, accessed 27 January 2025).
  13. Le discussioni sulla morte volontaria medicalmente assistita Regione per Regione, https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/blog/le-discussioni-sulla-morte-volontaria-medicalmente-assistita-regione-per-regione (2024, accessed 27 January 2025).
  14. Fine vita. La Regione Toscana approva legge, è la prima in Italia, https://www.rainews.it/articoli/2025/02/toscana-prima-regione-legge-sul-fine-vita-9bccd095-6939-4af1-9a6a-ed391b72dfed.html (2025, accessed 12 February 2025).
  15. Il fine vita in Italia, https://www.associazionelucacoscioni.it/il-fine-vita-in-italia (2025, accessed 3 February 2025).
  16. Suicidio assistito, per la prima volta forniti farmaco e strumentazione. Gloria aveva 78 anni ed era una malata oncologica, https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/24/suicidio-assistito-per-la-prima-volta-fornito-il-farmaco-e-la-strumentazione-gloria-aveva-78-anni-ed-era-una-malata-oncologica/7239424/ (2023, accessed 3 February 2025).
  17. Fine vita. Primo caso di suicidio assistito in Italia. “Anna” è la prima persona morta con l’assistenza completa del SSN, https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=118993 (2023, accessed 3 February 2025).
  18. Suicidio assistito in Emilia-Romagna: richiesto da tre malati oncologici, https://www.ilrestodelcarlino.it/emilia-romagna/cronaca/suicidio-assistito-in-emilia-romagna-richiesto-a52c2d1c (2025, accessed 12 February 2025). 
  19. “Vittoria” è il quinto caso di suicidio assistito in Italia – https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/vittoria-quinto-caso-suicidio-assistito (2025, accessed 12 February 2025). 



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