Primo Rapporto sulle agroenergie di Confagricoltura, opportunit� e prospettive

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Nonostante i ritardi riguardanti le linee guida dei carbon credits, il settore agricolo si conferma un protagonista di rilievo nella transizione energetica italiana, anche grazie al suo potenziale contributo nella riduzione delle emissioni e nell’adozione di pratiche sostenibili. I dati emersi dal primo rapporto dell’Osservatorio sulle Agroenergie di Confagricoltura, realizzato con il sostegno di Enel e presentato a Palazzo della Valle a Roma, evidenziano che l’agricoltura contribuisce per l’11% alla produzione di energia elettrica rinnovabile.

In particolare, la capacità installata è pari a 5 GW con una produzione di 13 TWh. Il documento è il risultato della raccolta dei dati da parte di un gruppo di lavoro di EY, che ha analizzato database pubblici, report di mercato e interviste con esperti, oltre a svolgere un’indagine su un campione di 400 aziende agricole italiane di medie e grandi dimensioni. L’obiettivo del Rapporto è fornire una fotografia dettagliata dello stato delle agroenergie e delle prospettive di sviluppo future.

RUOLO DELL�AGRICOLTURA NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

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Massimiliano Giansanti, presidenti di Confragricoltura, che è intervento all’evento ha dichiarato che:

Le imprese agricole che investono in agroenergie hanno migliorato le performance nella produzione primaria. La produzione di energia si conferma un’opportunità per le nostre aziende, sia perché dà la possibilità di diversificare le fonti di reddito sia perché consente di aderire alla transizione ambientale, abbattendo le emissioni e contribuendo attivamente alla produzione di energia verde.

Di conseguenza, l’agricoltura non rappresenta un problema per l’ambiente, ma è anche parte integrante della soluzione. Secondo Nicola Lanzetta, direttore Italia di Enel, il settore primario è cruciale per la decarbonizzazione, e la collaborazione tra le imprese agricole e l’energia rinnovabile sarà supportata da soluzioni tecnologiche avanzate, così da migliorare efficienza e sostenibilità.

Enel conferma con il Piano Industriale 2025–2027 il proprio percorso verso una transizione energetica equa dal punto di vista sociale e inclusiva dei territori. Potenziamento delle reti ed elettrificazione sono al centro di questo percorso, confermato dal trend di costante accelerazione dei prosumer. L’agricoltura è un settore strategico per la decarbonizzazione ed Enel si pone come partner tecnologico con le proprie competenze e soluzioni innovative, abilitando la trasformazione delle aziende agricole.

PROSPETTIVE FUTURE



Attualmente la capacità installata di fonti rinnovabili nel settore agricolo è suddivisa tra: fotovoltaico (50%), con un incremento del 15% nell’ultimo anno grazie agli incentivi e al miglioramento delle tecnologie di accumulo; biomasse e biogas, che ricoprono il 40%; idroelettrico, con una quota del 10%.

Se guardiamo al futuro, il Rapporto prevede una significativa crescita per il settore entro il 2030. In particolare, si stima che la capacità fotovoltaica aumenterà di 20 GW, con una maggiore diffusione dell’agrivoltaico, ossia sistemi che combinano l’energia solare con le attività agricole per migliorare l’efficienza e l’utilizzo del suolo.


Anche le bioenergie aumenteranno con un incremento previsto di circa 5 GW, grazie agli incentivi FER 2, che supporteranno l’adozione di tecnologie più sostenibili e moderne. Inoltre, si prevede che cresceranno anche le installazioni di impianti eolici e idroelettrici, così da contribuire al miglioramento del mix energetico rinnovabile. Infine, un’altra crescita riguarderà le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che piano piano stanno guadagnando sempre più terreno come modello per favorire l’autoconsumo nelle aziende agricole.

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INCENTIVI



Lo sviluppo delle agroenergie sarà fortemente influenzato dal quadro normativo, con particolare attenzione ai decreti sulle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), il Decreto Aree Idonee e il Decreto Agricoltura:

  • Decreto Aree Idonee: semplifica l’iter burocratico per la realizzazione degli impianti, fornendo criteri più chiari per la loro realizzazione.
  • Decreto Agricoltura: prevede incentivi per l’installazione di impianti rinnovabili su terreni agricoli, incentivando così l’autoproduzione e la riduzione delle emissioni di CO2.

Il futuro dell’agrivoltaico dipenderà soprattutto dalla capacità di affrontare le varie sfide ad esso associate. La prima riguarda la transizione energetica, che implica un’espansione significativa delle fonti rinnovabili, come bioenergie, fotovoltaico e idroelettrico. Un altro fattore determinante sarà la digitalizzazione, che con l’introduzione di tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e i sistemi di monitoraggio avanzati permetterà di ottimizzare sia la produzione che il consumo energetico nel settore agricolo.

Infine, anche la sostenibilità ambientale rappresenta una sfida importante. Infatti, per garantire che l’espansione delle agroenergie non comprometta l’equilibrio ecologico, sarà essenziale promuovere un modello produttivo circolare e la riduzione degli sprechi energetici. In questo contesto, la collaborazione tra settore pubblico, imprese agricole e ricerca sarà cruciale per favorire lo sviluppo di tecnologie innovative e sostenibili. L’agricoltura, passando da consumatore a produttore di energia pulita, si afferma come un attore chiave della transizione ecologica italiana.

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