Parlano i cittadini-sentinella: «Dai furti ai rifiuti: giriamo, verifichiamo e segnaliamo»

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Controllo di vicinato

«Alla Bassona allerta per i furti, ma nella Zai 2 anche le corse clandestine». A Borgo Roma emergenza rifiuti, a Veronetta lo spaccio. «Con più volontari andrebbe ancora meglio»

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La spaccata alla gioielleria Zavatteri, in via Sansovino allo Stadio (foto Vincenzi)




La spaccata alla gioielleria Zavatteri, in via Sansovino allo Stadio (foto Vincenzi)



La spaccata alla gioielleria Zavatteri, in via Sansovino allo Stadio (foto Vincenzi)

Chiamatele pure zone blu. Come il colore della legalità. Sono il terreno dove si muovono i gruppi di Controllo di vicinato. Decine di volontari che girano, per i quartieri, segnalano, verificano, chiamano: centinaia di interventi che, a pochi mesi dall’avvio hanno ottenuto il 92 per cento di risposte. L’obiettivo: aumentare la sicurezza, soprattutto in periferia, attraverso la partecipazione dei cittadini. Problemi banali, anche, ma fino a un certo punto.

«In via Turazza c’era un semaforo completamente avvolto dalle vespe», racconta il coordinatore della zona di Borgo Roma. «In Basso Acquar, sull’isolotto in mezzo alla confluenza dei due rami del canale una persona si era costruita un accampamento».

Alla Bassona dei balordi se l’erano presa con gli innocenti tavolini del parco giochi La Girandola: «È intervenuta l’Amia e in un paio di giorni li hanno sistemati», racconta il referente. In quell’area i problemi più diffusi riguardano furti, rifiuti e manutenzioni stradali. «Ma abbiamo chiesto anche un intervento per fermare le corse clandestine che erano organizzate di notte alla Zai 2». Una sessantina di volontari, alla Bassona, oltre 120 segnalazioni: «È un’iniziativa che funziona senza dubbio. Funzionerebbe ancora meglio se aderissero più persone».

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Chi l’avrebbe mai detto, invece, che a Borgo Roma uno dei problemi più sentiti è quello dell’abbandono dei rifiuti? «Dietro la chiesa di San Giacomo qualcuno ha lasciato un intero bagno, completo di sanitari. Buttato là». Ignoranza (l’Amia, se chiamata a passa appositamente) o maleducazione? Purtroppo la bilancia delle ipotesi pende di più verso la seconda. Ma sono anche numerosi i casi di abusivismo: «Un paio di giorni fa sono stati allontanate quattro persone dallo stabile dell’Economato della Provincia, in via Pasteur. E un intervento simile è stato fatto all’ex centrale del latte di via Francia», racconta il referente di un gruppo relativamente poco numeroso, ma molto attivo con le sue 270 segnalazioni all’attivo. Segnalazioni che, come negli altri quartieri, ottengono spesso risposta per «merito» anche dell’affidabilità della fonte da cui provengono.

A Santa Lucia, Madonna di Dossobuono e Golosine, spaccio e furti sono in cima alla classifica più che in altri quartieri: «La vendita di droga avviene soprattutto nei parchi e nei giardini», spiega la coordinatrice di una ventina di volontari. «L’ultima novità è l’utilizzo delle aree cani al punto che gli spacciatori non lasciano nemmeno entrare i cani e i loro padroni». Oltre al danno, anche la beffa. Ma funziona questa iniziativa? «Molto. Ero scettica, due anni fa quando siamo partiti, lo confesso. Ma oggi, da noi la percentuale di successo è dell’83 per cento».

A Veronetta, manco a dirlo, il grosso problema è lo spaccio e tutto ciò che si porta dietro: «Sporcizia, risse, litigi…», racconta la coordinatrice di un gruppo di ventisei persone. «Dopo le segnalazioni gli spacciatori sono stati allontanati dalla galleria dell’ex Ciak, dal tratto di San Nazaro in corrispondenza del supermercato e da via Cantarane. Il blitz della polizia locale a Santa Toscana ha ripulito un bel po’ la zona. «Oggi i guai li abbiamo spesso al parco delle Maddalene». Anche a Veronetta pensano che il Controllo di vicinato funzioni: «Ma qua serve un presidio fisso che serva da deterrente e dia sicurezza soprattutto a bambini e anziani». Chissà mai che a forza di insistere…

Di controllo di vicinato si è parlato, l’altra sera, in prefettura: «L’incontro si inserisce nella sinergia tra istituzioni e cittadini e il Cdv è sempre più un tassello di rilievo nella costruzione del sistema di sicurezza urbana della nostra città», chiosa l’assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi. La zona blu punta a diventare verde. Come la speranza.

 





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