Giuseppe Rossi al centro del gruppo degli organizzatori del “Pepito Day” che si terrà in suo onore allo stadio Franchi di Firenze il 22 marzo 2025
Pepito Rossi, a 38 anni appena compiuti, annuncia l’addio al calcio e dà appuntamento a tutti i suoi tifosi per il 22 marzo allo Stadio Franchi di Firenze. Per l’occasione riunirà le vecchie glorie viola, Gabriel Batistuta, Luca Toni, Borja Valero e Sebastian Frey. E poi ci sarà Antonio Cassano con il quale al Parma ha condiviso gli ultimi scampoli di fantasia dopo l’esaltante stagione del 2006-2007 coincisa con l’impresa della salvezza in A grazie anche alla guida di Claudio Ranieri subentrato a Stefano Pioli. Un gentleman del calcio italiano Ranieri, un sir in pectore quanto sir Alex Ferguson che per l’occasione volerà da Manchester a Firenze per riabbracciare il suo “Pepito boy”. Già perché le fortune calcistiche di Pepito, nomignolo che gli affibbiò il Vecio, il ct Enzo Bearzot per distinguerlo dal suo pupillo Pablito Rossi, bomber azzurro del Mundial dell’82, sono cominciate al Manchester United.
Il pupillo di sir Alex Ferguson
Andiamo con ordine. Giuseppe Rossi, classe 1987, è figlio di paisà originari dei Abruzzo e Molise (papà Franco di Fraine e mamma Cleonilde di Acquaviva d’Isernia) emigrati in America, a Teanek dove è nato il loro Peppino. Il ragazzo però cresce a Clifton (Ne Jersey) e sotto l’occhio attento di papà Fernando (morto prematuramente a 60 anni, nel 2010) insegnante di italiano e spagnolo e allenatore di calcio, viene avviato giovanissimo al soccer. A 12 anni Rossi lascia la sua famiglia e vola a Parma per entrare nel settore giovanile crociato dove viene segnalato da un osservatore inglese amico di sir Alex Ferguson che lo vuole allo United. Un talento senza ombra di dubbio che il 10 novembre 2004 debutta con la maglia dei Red Devils in League Cup contro il Crystal Palace. Intanto da oriundo americano, una rarità allora, fa tutta la trafila nelle Nazionali giovanili e dopo il passaggio al Newcastle nel 2007 rientra alla base, al Parma per quella salvezza insperata in cui mette la sua firma con 9 gol pesantissimi. Reti che ne fanno l’uomo mercato per l’allora emergente club della Liga, il Villarreal, dove ispanico più che mai Pepito diventa una bandiera da 136 gare disputate e 54 gol.
Bomber azzurro nel segno di Pablito
Nazionale per una vita, con tutte le selezioni giovanili. Con la piena fiducia di Marcello Lippi e poi di Cesare Prandelli colleziona 30 presenze con la Nazionale A e lascia agli annali anche 7 marcature e un titolo di capocannoniere olimpico ai Giochi di Pechino 2008. Ma l’ultima vera stagione da protagonista la disputa a Firenze, dove con la maglia viola va in rete alla media di ogni due partite, 16 gol in 33 gare. Memorabile quel 20 ottobre 2013: Rossi realizza una storica tripletta ai “nemici” di sempre della Juventus per una fantastica vittoria in rimonta della Fiorentina che chiude sul 4-2. Ma da lì in poi sarà una sequela infinita di infortuni che ne pregiudicano la carriera quando ancora non ha compiuto i trent’anni. Di fatto ha chiuso con il calcio due anni fa, alla Spal, ma la parola fine ha deciso di metterla lui e di farlo davanti alla gente di Firenze. “Ho scelto Firenze perché è la mia seconda casa. Ogni volta che torno, mi sento bene tra i fiorentini, in città, con i tifosi. Anche se sono rimasto qui solo tre anni, ho vissuto momenti indimenticabili, intensi e ricchi di emozioni, sia dentro che fuori dallo stadio, grazie ai quali abbiamo creato ricordi che resteranno nella storia”, ha detto un emozionato Pepito.
Il “Pepito Day”, un esempio per i giovani
“È stato un grande orgoglio quando Giuseppe Rossi ci ha chiesto di organizzare per lui un evento così importante. Con entusiasmo abbiamo progettato l’evento per celebrare Giuseppe, che unirà calcio ed entertainment: il “Pepito Day” è più di una partita, è una grande festa per rendere omaggio a un campione che ha scritto pagine indelebili nella storia della Fiorentina e della Nazionale”, risponde con l’encomio Maria Cristina Russo, Ceo di Oltre Consulting che assieme a ACF Fiorentina, il sostegno della Regione Toscana e Toscana Sportiva e il Patrocinio del Comune di Firenze, organizza il “Pepito Day”. Una giornata da ricordare a cominciare dai giovani viola che alle ore 16 del 22 marzo apriranno la festa di Giuseppe Rossi che alle ore 18 scenderà in campo per la sua ultima partita da professionista del pallone. E Pepito lo farà come sempre, da piccolo eroe esemplare di questo sport che, per fortuna, sa ancora regalare belle storie come la sua.
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