ORBETELLO. Violento nubifragio la notte fra mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio e la paura di rivivere la tragedia dell’alluvione del 2012 è tornata a farsi sentire tra gli abitanti della zona che va da Orbetello a San Donato, passando per Albinia, le Querciolaie, Fonteblanda, Talamone e Marsiliana.
Un violento fronte temporalesco ha colpito il territorio con particolare intensità tra le 21:00 e le 6.00 del mattino. Sono caduti oltre 100 mm di pioggia, che ad un certo punto hanno fatto temere il peggio.
Già dall’1 di notte la situazione a Fonteblanda destava preoccupazione, con il livello del fosso del Padule in rapido aumento.
Il personale del Consorzio di Bonifica è stato immediatamente allertato ed è intervenuto per monitorare l’area dell’idrovora, cercando di contenere i danni.
Ma l’emergenza non si è fermata lì.
Alle 3:18 è entrato in azione il servizio piena del torrente Osa, superando ben due soglie di allarme. L’acqua continuava a salire, rievocando nei cittadini i tragici ricordi delle alluvioni passate.
Tanti gli interventi d’urgenza sul territorio, a coordinare la situazione il delegato alla protezione civile lagunare Roberto Berardi e il dirigente Quaglia che hanno monitorato la situazione per tutta la notte e che anche in queste ore sono vigili sul territorio.
A proposito di impegni, incessante l’azione dei vigili del fuoco con diversi interventi nell’area del porto di Talamone, dove sono affondate alcune imbarcazioni, mentre le squadre della Misericordia hanno perlustrato le località più colpite: Fonteblanda, Talamone, Osa, Bagnacci, La Marta e Querciolaie.
Tanti gli interventi con le idrovore per i tanti allagamenti sul territorio, anche in aziende agricole. I campi sono al limite, zuppi di acqua.
I fiumi continuamente monitorati, sono alti, nella notte qualcuno faceva paura, ora per fortuna la situazione sta migliorando.
Nel frattempo, la Croce Rossa è rimasta in allerta per monitorare la situazione a Orbetello, Neghelli, Orbetello Scalo e Ansedonia. Insomma una di quelle notti difficili , con un gioco di squadra da parte di tutte le componenti della protezione civile che hanno vegliato sul sonno e la sicurezza dei cittadini.
Paura e ricordi dolorosi
Francesca, residente di Albinia, precisamente nella strada della Radicata, che fu sommersa dall’acqua nell’alluvione del 2012 , ha espresso tutta la sua angoscia e preoccupazione.
«Questa mattina, con la luce, alle prime ore dell’alba, era spaventoso, tutto allagato, mi è tornata la paura dell’alluvione… perché io l’ho vissuta e il terrore resta. Basta poco per farci rivivere quell’incubo».
Ed è per questo che sin dalle prime ore del mattino, in tutta la bassa Maremma, quella colpita più volte nel 2012 e nel 2016, la popolazione, sentite le notizie che giungevano da più parti, ha rivissuto nella propria mente quei tragici momenti. Perché, sia chiaro, rimangono su chi li ha vissuti come una profonda cicatrice, che ti accompagna per tutta la vita e ti ricorda sempre come te la sei fatta.
Le autorità continuano a monitorare la situazione per prevenire ulteriori disagi. Anche se pare che il fronte temporalesco stia per spostarsi.
Ancora una volta, la bassa Maremma, Albinia e le campagne limitrofe in particolare, si trovano a fronteggiare la forza incontrollabile dell’acqua, con il timore che la storia possa ripetersi.
Perché poi, diciamolo pure, dopo 13 anni poco e niente è stato fatto per mettere il territorio in sicurezza. Questa comunque è un altra storia, poco edificante, ma un’altra storia.
L’impegno del Consorzio di bonifica
Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è stato impegnato fin dalla serata di mercoledì 12 febbraio, per tutta la notte e la giornata di giovedì 13 febbraio.
Il reticolo gestito dal Consorzio è stato messo a dura prova nella gestione delle acque piovane ma ha finora retto bene, grazie anche alla costante opera di manutenzione ordinaria su tutto il bacino dell’Albegna. Dalla serata di mercoledì 12 febbraio sono state azionate tutte le idrovore della zona (San Paolo, Bocca d’Ombrone, Albinia, Capalbio), che stanno continuando a pompare acqua dai bacini di acque basse a quelle di acque medie e alte e lo faranno anche nei prossimi giorni.
Gli allagamenti diffusi nei campi sono da considerarsi un naturale fenomeno di scolo delle acque di fronte a precipitazioni così intense, che non possono essere impedite dal lavoro costante del Consorzio su tutta l’unità idrografica Albegna. Quanto alle cannucce trasportate dalle piene, nulla hanno a che vedere con quelle trinciate e sminuzzate (insieme al resto della vegetazione infestante in eccesso) dagli operatori durante gli interventi di manutenzione: in caso di precipitazioni così intense, infatti, la pioggia e il corso d’acqua in piena abbattono le cannucce e le trasportano verso valle.
Al Giglio i problemi causati dal tombamento di un fosso
Per quanto riguarda la situazione dell’Isola del Giglio, gli allagamenti sono stati provocati dall’esondazione del fosso della Botte che ciclicamente e in caso di precipitazioni forti crea problemi. La criticità, nota da tempo, è rappresentata da un tombamento realizzato negli anni Settanta per permettere la costruzione della strada. Quel tombamento, pensato per far fronte al rischio idraulico di mezzo secolo fa, oggi non è più adeguato.
Ricordando che i tombamenti non sono di competenza dell’ente e che l’opera in questione non è stata costruita dal Consorzio, è importante ricordare che esiste un progetto di messa in sicurezza di questo corso d’acqua in attesa di finanziamento (questo genere di interventi non possono essere eseguiti attingendo al contributo di bonifica). Tutti gli altri corsi d’acqua del Giglio, regolarmente manutenuti, hanno invece retto bene la pesante ondata di maltempo.
La situazione su tutto il territorio è al momento sotto controllo, ma resta costante la vigilanza dei tecnici e degli operatori del Consorzio visto che l’allerta arancione va avanti fino alla mezzanotte di giovedì 13 febbraio e sono pertanto attese nuove precipitazioni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link