Agenzia meteorologica statunitense NOAA: Trump prevede tagli massicci

La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, una delle istituzioni più importanti al mondo per l’osservazione del tempo e del clima, sta affrontando drastici cambiamenti. Sotto la rinnovata presidenza di Donald Trump, che di recente ha anche la ridenominazione del Golfo del Messico L’agenzia sta affrontando tagli di bilancio massicci e riduzioni radicali del personale. Gli esperti avvertono delle conseguenze di vasta portata per la ricerca sul clima globale e le previsioni meteorologiche.

Secondo i media, Trump intende tagliare il budget della NOAA del 30% e dimezzare la sua forza lavoro. L’agenzia, che attualmente conta circa 12.000 dipendenti, gestisce una rete globale di stazioni meteorologiche, navi da ricerca e satelliti. Fornisce dati indispensabili per la modellazione del clima e le previsioni meteorologiche.

Anche il miliardario tecnologico Elon Musk è destinato a svolgere un ruolo chiave nella riorganizzazione. Il suo “Dipartimento per l’efficienza del governo” (DOGE), di recente creazione, pare abbia ricevuto ampi poteri per tagliare la spesa pubblica. I drastici piani di risparmio sono stati resi noti dopo una visita del team di Musk alla sede della NOAA nel Maryland.

La NOAA svolge anche un ruolo centrale nella previsione e nel monitoraggio degli uragani, tra le altre cose. Il Centro nazionale uragani dell’agenzia fornisce avvisi vitali per le regioni costiere degli Stati Uniti. Un indebolimento di queste capacità è considerato irresponsabile dagli esperti.

L’organizzazione è stata anche di grande importanza per i naviganti, fornendo previsioni meteo complete e avvisi meteo marini. Inoltre, il NOAA è responsabile dell’aggiornamento regolare delle carte nautiche, con tutti i dettagli necessari per una navigazione sicura.

Se il lavoro del NOAA viene ora limitato dal governo statunitense, anche i marinai potrebbero subire notevoli svantaggi. La sicurezza in mare potrebbe essere notevolmente compromessa.

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Oltre ai tagli di bilancio, però, si teme anche che le informazioni sul clima vengano censurate. Durante il suo primo mandato, Trump ha già fatto rimuovere i riferimenti al cambiamento climatico dai siti web governativi. Il sito web della NOAA contiene ancora ampie informazioni sul riscaldamento globale e sulle sue conseguenze. Non si sa per quanto tempo queste informazioni saranno ancora disponibili.

Lo stesso Trump ha ripetutamente definito il cambiamento climatico causato dall’uomo una “bufala”. Il suo governo sta promuovendo i combustibili fossili e si è ritirato dall’Accordo sul clima di Parigi. L’indebolimento della NOAA rientra in questo schema.

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Gli esperti sono particolarmente critici nei confronti della prevista sostituzione dei vertici della NOAA. Si parla di Neil Jacobs, che già ricopriva questo incarico sotto Trump, come nuovo capo. All’epoca Jacobs era stato criticato perché, a quanto pare, aveva ceduto alle pressioni politiche e coperto una previsione errata di uragano fatta da Trump. L’incidente è passato alla storia come “Sharpie-Gate”.

I tagli sarebbero anche un duro colpo per la ricerca oceanica globale. La NOAA gestisce una flotta di navi da ricerca e robot di profondità che forniscono dati indispensabili sul riscaldamento e l’acidificazione degli oceani.

La resistenza ai piani si sta già formando. Il senatore democratico Chris Van Hollen ha annunciato che si opporrà allo smantellamento della NOAA. La protesta sta crescendo anche nella comunità scientifica. Tuttavia, si teme che la NOAA possa uscire dal conflitto definitivamente indebolita.