ripartono i lavori, quali e quando finiscono

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Dopo quelli di risanamento del viadotto carreggiata Catania, sono in corso nuovi lavori sul viadotto più trafficato della circonvallazione. Il punto sul cantiere e i tempi

I cantieri (infiniti) per le strade di Palermo continuano a modificare la viabilità in città. In particolare c’è un’arteria, fondamentale e nevralgica per i palermitani, dove il traffico cambia di frequente.

Stiamo parlando del Ponte Corleone, dove, nemmeno una settimana fa, per un giorno, è scattato il restringimento della carreggiata direzione Catania, per consentire il completamento di alcuni interventi tecnici nell’ambito dei lavori risanamento della struttura.

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Un’altra (l’ennesima, anzi) chiusura per lavori, sebbene temporanea, su quello che è il viadotto più trafficato della circonvallazione. E, come se non bastasse, chiusure anche in direzione Trapani, dove è stato sbarrato ai veicoli lo snodo subito dopo il negozio Oliveri e che consente, a chi viene da via Villagrazia o da Falsomiele di accedere poi alla carreggiata centrale di viale Regione Siciliana.

Ma qual è, allora, l’attuale punto sulla situazione dei lavori sul Ponte Corleone? Cosa accadrà nel futuro?

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Sono partiti i lavori per il raddoppio del Ponte che, diventando (a opera completata) a 8 corsie dovrebbe portare benefici a chi, giornalmente, si muove lungo la circonvallazione, da e verso Palermo: «Si tratta di rivoluzionare il traffico in Sicilia, non soltanto per il bacino di utenza della città di Palermo, ma per tutta la Sicilia, in quanto collega virtualmente la Sicilia Orientale con quella occidentale, agevolando anche il collegamento tra gli aeroporti – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò -.

I lavori sono già iniziati e, compatibilmente con le misure di sicurezza, Anas cercherà di minimizzare i disagi che purtroppo quando si tratta di lavori su viadotti di questo tipo, sono sempre presenti. Il raddoppio del Ponte Corleone, una volta effettuato e quindi entro il 2026, porterà enormi benefici non soltanto ai viaggiatori che giornalmente si spostano da e verso Palermo, ma anche a tutte le attività commerciali e ai trasporti che ridurranno sensibilmente i tempi di percorrenza evitando traffico e lunghe attese».

«La Regione Siciliana finanzia interamente i lavori di raddoppio del Ponte Corleone, a Palermo, con oltre 17 milioni di euro a valere sui fondi Poc 2014-2020 – precisa l’ingegnere Roberto di Maria, ricercatore esperto di mobilità e autore di “Sicilia in Progress” -. Il nuovo progetto, mantenendo l’impianto originario, prevede adeguamenti sia di tipo normativo che tecnologico e l’utilizzo delle strutture di spalla già realizzate nel rispetto delle approvazioni di natura paesaggistica, monumentale e ambientale ottenute in precedenza.

La revisione del progetto prevede anche l’impiego di strutture più leggere in acciaio, un impianto di illuminazione con tecnologia Led ed elementi per il superamento delle barriere architettoniche. Sarà realizzata, inoltre, una passerella sopraelevata in corrispondenza della trecentesca chiesa di Santa Maria dell’Oreto in modo da dare continuità al marciapiede e allo stesso tempo permettere l’accesso ai ruderi, attualmente non fruibili, dell’edificio dichiarato bene di interesse storico e artistico. I lavori al momento non sono visibili perchè si lavora sulle due scarpate, al di sotto delle due attuali carreggiate. Si lavorerà prima alla carreggiata lato monte, davanti al Baby Luna per intenderci. Sistemata questa, si proseguirà con quella in senso opposto».

Inoltre, con la costruzione, sul fiume Oreto, dei due nuovi ponti laterali lunghi 150 metri e alti 16, sarà possibile aggiungere, per ogni carreggiata, due nuove corsie larghe 10 metri e provviste di marciapiedi.

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«L’opera rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra Comune, provveditorato interregionale delle Opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria e Anas – precisa l’ingegnere Roberto di Maria, ricercatore esperto di mobilità e autore di “Sicilia in Progress” -. Grazie a questo accordo, la società ha già individuato l’azienda che realizzerà l’opera: si tratta della siciliana Infra.tech, e conta di avviare il cantiere nel mese di giugno. Si comincerà, spiega Anas, con la carreggiata lato monte con l’obiettivo di completare questo primo intervento a metà 2025 e concludere l’intera opera entro dicembre 2026».

Per quanto riguarda i lavori di risanamento che riguardano la carreggiata direzione Trapani, invece, è intervenuto, nei giorni scorsi, l’onorevole Adriano Varrica: «Quando, nel corso della campagna elettorale delle europee abbiamo assistito alla sceneggiata sul Ponte Corleone di Lagalla e Schifani che annunciavano il finanziamento per la realizzazione dei ponti laterali avevo sollevato una questione di priorità: perché destinare risorse a nuovi ponti senza prima ultimare la messa in sicurezza dell’infrastruttura esistente che aveva un termine massimo di intervento fissato entro gennaio 2027? Oggi dalle carte del Comune apprendiamo di un’ispezione dell’Agenzia per la sicurezza delle infrastrutture che chiede analisi ed interventi urgenti nella carreggiata direzione Trapani del Ponte Corleone».

Abbiamo chiesto una replica al Comune di Palermo e siamo in attesa di una risposta.





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