LEGNO E ARREDO – Per le imprese sarde quasi mezzo miliardo di giro d’affari ma difficoltà per export e figure professionali adatte. Meloni e Serra (Confartigianato Sardegna): “La flessione non deve scoraggiare: qualità e competenza degli artigiani per continuare a distinguersi e rispondere alle esigenze dei clienti”.

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Ammonta a poco meno di mezzo miliardo di euro il giro d’affari della filiera del legno e dell’arredamento per la casa e l’ufficio in Sardegna, cifra che incide per l’1,3% sul PIL regionale. Sul settore però grava sia frenata dell’export, che nel 2024 ha toccato un pesante -9.6% rispetto al 2023, sia la mancanza di manodopera qualificata, con una percentuale di difficoltà che arriva al 37%.

L’analisi sul settore “Imprese del legno e arredo” è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT.

Un comparto che raggruppa produttori e riparatori di mobili e di complementi d’arredo ma anche tappezzieri, falegnami, realizzatori di oggetti e materiali in legno e sughero, compresi i commercianti, che nei loro laboratori creano e offrono prodotti e servizi per la casa, la pubblica amministrazione e le comunità.

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Dal report emerge, oltre ai 419milioni di euro di giro d’affari, anche come nell’Isola siano 856 le imprese del comparto “legno e arredo”, di cui 720 artigiane (l’83,9%), che danno lavoro e opportunità a 2.156 addetti, di cui 1.563 artigiani (61,3%). 748 realtà appartengono al settore Legno (624 artigiane) mentre 108 sono relative all’Arredo (96 artigiane). A livello provinciale, il maggior numero delle imprese si trovano nella Sardegna del Nord (Sassari-Gallura): ben 355 attività (di cui 180 artigiane) che danno lavoro a 996 addetti. Seguono il Sud Sardegna con 151 imprese (1331 artigiane) e 383 addetti, l’area di Cagliari con 134 attività, di cui 102 realtà artigiane, per una occupazione di 380 addetti, Nuoro con 124 realtà (16 artigiane) e Oristano con 92 aziende (89 artigiane).

Per ciò che riguarda l’export, la Francia è il primo mercato estero; seguono gli USA, la Germani e il Regno Unito.

Sugli investimenti, il 67,3% delle imprese ha puntato sul digitale mentre il 34,3% ha adottato piani integrati di investimenti digitali quindi puntando sulla trasformazione digitale dei prodotti. Nel green, il 41,3% delle attività ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio e a minor impatto ambientale. Per ciò che riguarda le competenze green nel settore, il 78,1% degli imprenditori ritiene necessarie tali preparazioni per i propri addetti.

Anche nell’Isola il settore legno-arredo sta affrontando una fisiologica flessione degli ordini – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegnatuttavia, il momento può e deve essere letto anche come un’opportunità per guardare avanti e sfruttare le risorse ancora a disposizione”.

Le incertezze legate al contesto economico internazionale continuano a pesare sul comparto, che a livello locale coinvolge numerose imprese artigiane sarde specializzate nella produzione di mobili, serramenti e arredi su misura.

La flessione non deve scoraggiare – prosegue Melonigrazie alla qualità e alla competenza dei nostri artigiani, il territorio può continuare a distinguersi e rispondere alle esigenze dei clienti”.

Nonostante le difficoltà, ci sono anche buone notizie per i consumatori “Restano attivi gli incentivi per la ristrutturazione edilizia, il bonus risparmio energetico e il bonus mobili – aggiunge il Presidentequesti strumenti rappresentano una boccata d’ossigeno sia per i privati che per le imprese”. “Le realtà artigiane del legno-arredo non solo rappresentano un pilastro della nostra economia locale, ma sono anche capaci di innovare e affrontare le sfide del mercato – rimarca – con il supporto di strumenti come i bonus e con il lavoro di squadra tra imprese e associazioni, possiamo mantenere alta la qualità e la competitività che ci contraddistinguono”.

I mobili e i complementi d’arredo made in Sardegna e Italy entrano nelle case di tutti e, da sempre, sono protagonisti della storia del design, impreziosiscono le abitazioni, gli edifici pubblici e privati di tutto il mondo – commenta Daniele Serra, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna insieme al cibo e alla moda, sono i prodotti che tengono alta la bandiera della manifattura sarda e italiana sui mercati internazionali”. “Merito della cura meticolosa, del gusto, della creatività che gli artigiani incorporano nei capolavori dell’arredamento nazionale – conclude il Segretario – questo Made in Sardegna, con grande entusiasmo e grandi sforzi, si propone all’estero esprimendo una forte vocazione anche nella nostra Isola, attraverso il lavoro, l’innovazione e il design delle piccole imprese, un settore che non ci sta a essere rimpiazzato dai prodotti low cost”.

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