La Toscana ha approvato una legge per regolare il suicidio assistito

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Martedì il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una proposta di legge per regolamentare il suicidio assistito, o morte assistita, la procedura con cui a determinate condizioni ci si autosomministra un farmaco letale. La Toscana diventa così la prima Regione italiana a essersi dotata di una legge sul suicidio assistito, che in Italia è legale dal 2019 grazie a una sentenza della Corte costituzionale.

Non esiste una legge nazionale che definisca come debba avvenire il suicidio assistito, a quali condizioni e con che tempi, nonostante la Corte stessa abbia ripetutamente invitato il parlamento a farla. Per questa ragione, ed essendo la sanità in parte una competenza regionale, negli ultimi anni la responsabilità di come regolamentare il suicidio assistito si è spostata soprattutto sulle regioni, che devono comunque gestire i casi di persone che legittimamente chiedono di avere accesso alle procedure per somministrarsi un farmaco letale. In alcune regioni ci sono stati tentativi di colmare il vuoto normativo, ma nessuna finora era riuscita ad approvare una legge regionale.

In Toscana la proposta è passata con 27 voti favorevoli e 13 voti contrari. Per l’approvazione è stata decisiva la maggioranza di centrosinistra che sostiene il presidente Eugenio Giani: il Partito Democratico, che ha 23 seggi (su 41), ma anche Italia Viva e Movimento 5 Stelle, che hanno 2 seggi ciascuno e si erano detti favorevoli a regolamentare la morte assistita all’interno della regione.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Italia Viva aveva posto come condizione l’approvazione di un suo ordine del giorno sull’espansione delle cure palliative, passato senza voti contrari. Una dei consiglieri del PD non ha partecipato al voto, mentre ha votato a favore Andrea Ulmi, un consigliere del Gruppo misto che era stato eletto con la Lega. Nel centrodestra Fratelli d’Italia e Forza Italia avevano annunciato un voto contrario, e lo hanno confermato in aula; la Lega aveva inizialmente lasciato libertà di voto ai suoi 8 consiglieri, ma martedì ha deciso di votare contro.

La legge approvata in Toscana prevede che i passaggi per la risposta a chi fa richiesta di accesso alla morte assistita vengano completati in 54 giorni al massimo. Prevede una serie di passaggi molto definiti: una commissione multidisciplinare valuterà le singole richieste in tempi prefissati, dopo aver ottenuto un parere dal comitato etico territorialmente competente. In caso di esito positivo, l’azienda sanitaria locale avrà un’ulteriore scadenza per reperire il farmaco necessario alla pratica, così come eventuali macchinari necessari alla sua auto-somministrazione, e il paziente potrà decidere di interrompere o sospendere il tutto in qualsiasi momento.

La sentenza della Corte costituzionale del 2019 decriminalizzò in alcune particolari condizioni l’aiuto al suicidio, fino a quel momento punibile in ogni caso con pene fra i 6 e i 12 anni di carcere. Sempre fino a quel momento, grazie alla legge 219 del 22 dicembre 2017 sul cosiddetto “testamento biologico”, in Italia era possibile chiedere l’interruzione delle cure e sottoporsi a sedazione profonda e continua, che induce uno stato di incoscienza fino al momento della morte. Non si poteva invece chiedere e ottenere un farmaco letale che permettesse di morire nel momento e nel modo in cui una persona sceglieva di farlo.

La sentenza della Corte costituzionale ha reso legittima la pratica solo ad alcune condizioni: la persona che lo chiede deve essere in grado di prendere decisioni libere e consapevoli, avere una patologia irreversibile, sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili, ed essere tenuta in vita da «trattamenti di sostegno vitale» (una definizione non del tutto chiara e su cui c’è dibattito). Per poter accedere alla pratica in Italia, queste quattro condizioni devono sussistere tutte insieme.

In mancanza di una legge nazionale, finora ogni caso è stato affidato volta per volta alla gestione delle singole aziende sanitarie locali, con vari problemi: c’è chi è morto prima di poter accedere alla pratica, dopo molte sofferenze; chi ha dovuto intraprendere una lunga battaglia legale e chi alla fine ha scelto di andare all’estero per accedere comunque al suicidio assistito.

Una proposta simile a quella toscana non era riuscita a ottenere l’approvazione in Veneto, mentre in Lombardia era stata affossata prima ancora di essere discussa. Due regioni, Emilia-Romagna e Puglia, hanno invece regolamentato il suicidio assistito con una delibera anziché con una legge, evitando così la discussione in Consiglio regionale ma scegliendo uno strumento giuridico meno solido: la delibera è un atto della giunta (cioè del governo regionale) o del presidente, ed è quindi soggetta ai cambiamenti politici e alle volontà dei partiti che si alternano al governo della Regione; una legge regionale è assai più difficile da modificare.

Come era successo in altre Regioni, anche la proposta di legge della Toscana si basa su quella chiamata “Liberi Subito”, elaborata dall’associazione Luca Coscioni, che si occupa di libertà di ricerca scientifica e diritti civili. La proposta di legge è stata formulata sulla base dei requisiti per poter accedere alla morte assistita stabiliti dalla storica sentenza della Corte costituzionale del 2019.

La commissione multidisciplinare che dovrà valutare le richieste, e che verrà istituita con questa legge, sarà composta da sei persone, con questi ruoli: medico specializzato in cure palliative, psichiatra, anestesista, psicologo, medico legale e infermiere. «Era un vulnus che nell’ordinamento e nella legislazione italiana mancava, proprio per il richiamo fatto dalla Corte costituzionale. Questa legge non fa altro che dare atto di procedure obiettive: dà ordine a quello che altrimenti sarebbe stato, nella nostra Regione, un percorso che in una Asl si manifestava in un modo e in un’altra in un altro», ha detto Giani martedì prima del voto in Consiglio.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

– Leggi anche: Le Regioni che stanno scansando la legge sul suicidio assistito



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link