La Giunta guidata dal Presidente Michele Emiliano ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti urbani (PRGRU) per quanto concerne il segmento della filiera degli smaltimenti in discarica, con una variazione dell’assetto impiantistico, in particolare delle volumetrie disponibili nel breve periodo, con sopralzi e senza consumo di nuovo suolo, nei siti di Deliceto, Ugento e di Manduria e con condizioni vincolanti per l’entrata in esercizio del sito di Corigliano d’Otranto.
“Un provvedimento necessario e urgente – fa sapere l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani – che risponde operativamente al bisogno prioritario di smaltimento in discarica dei rifiuti, in attuazione del Piano regionale, come misura straordinaria dovuta all’emergenza concreta di ritrovarsi i rifiuti per le strade a breve, come da informazioni comunicate da Ager.”
Il motivo di tale situazione spiega è dovuto all’indice di raccolta differenziata registrato nel 2024, in miglioramento negli ultimi anni, è ancora al 60% su scala regionale, pertanto risulta distante rispetto al 70% previsto dal Piano, cosi come la riduzione di produzione dei rifiuti urbani che, se pur migliorata, non appare ancora in linea con le previsioni del documento programmatico.
Per i territori sede di discariche sono previsti “accorgimenti e condizioni vincolanti di esercizio per ogni sito di discarica, tali da garantire la salute pubblica, la tutela ambientale e, naturalmente la corretta gestione dei rifiuti. In sintesi – prosegue l’Assessore Triggiani – anche monitoraggi più stringenti dello stato qualitativo delle acque sotterranee, a cura di ARPA Puglia in fase di esercizio e in fase di post-gestione, e, tra le altre cose, sarà definito un piano per la verifica e il controllo delle caratteristiche meccaniche e funzionali della discarica, in particolare per il sito di Corigliano d’Otranto di nuova gestione”.
“E’ stato inoltre definito un Accordo con l’Università degli studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, al fine di disporre di un quadro conoscitivo aggiornato degli acquiferi nei vari contesti geologici pugliesi e della valutazione della qualità e vulnerabilità degli stessi, finalizzato alla creazione di sinergie tra Pubbliche Amministrazioni su tematiche di interesse pubblico comune“.
“E’ uno sforzo – tiene a precisare l’assessora Triggiani – che, nostro malgrado, chiediamo ai territori e alle comunità che accolgono i siti di discarica – già previsti nel Piano – per scongiurare una possibile emergenza ambientale e di salute pubblica. L’obiettivo prioritario – sottolinea l’assessora – è prevenire situazioni potenzialmente pericolose per la salute umana e l’ambiente, soprattutto con l’approssimarsi del periodo più caldo. E scongiurare, altresì, l’impatto negativo sul sistema dei nostri territori, anche turistici, dato dalla diffusione della piaga dell’abbandono dei rifiuti. In questi anni abbiamo avviato una massiccia campagna di comunicazione regionale nella gestione e raccolta dei rifiuti e destinato, altresì, importanti risorse ai comuni virtuosi provenienti dal fondo eco-tassa: questo per premiare le migliori performances dei territori in tema di raccolta e richiamare ad una responsabilità sociale che la maggioranza delle comunità ha dimostrato.
Lo “sforzo” dei siti di discariche promette l’Assessore sarà compensato: E’ assolutamente comprensibile il disagio dei territori siti di discariche o di impianti TMB che si fanno carico della responsabilità della resilienza del sistema: per questo motivo, la buona notizia è che nella legge di bilancio per il 2025 e su proposta dell’Assessorato all’Ambiente, il Consiglio regionale si è dotato di una norma di civiltà ed equità sociale, a vantaggio delle comunità, che prevede una forma di compensazione, “indennità di disagio”, in favore dei comuni ospitanti discariche, che potrà incidere con una significativa diminuzione della Tari per i territori che subiscono il disagio. Una forma indennitaria, dunque, che sarà approvata in Giunta Regionale nelle prossime settimane, con una determinazione dell’entità del contributo per le diverse tipologie impiantistiche di trattamento dei rifiuti urbani e con le modalità per la ripartizione del contributo tra i Comuni interessati”.
“Inoltre – conclude l’assessora Triggiani -, grazie alle imponenti risorse stanziate a valere sui fondi FSC dell’Accordo di Coesione del Governo con Regione Puglia, saranno potenziate le raccolte differenziate nei capoluoghi di provincia che contribuiranno a migliorare il target necessariamente influenzato dalle loro dimensioni. Ci saranno anche interventi sugli impianti pubblici esistenti al fine di garantirne una migliore sicurezza ambientale e un efficientamento produttivo per la riduzione dei costi, nonché significativi interventi per la bonifica delle discariche chiuse”.
Una doccia fredda per la comunità di Manduria che aveva sperato invece nella chiusura dell’impianto esistente in contrada La Chianca, già destinatario dell’ampliamento della volumetria nel 2013 ed ora di un ulteriore sopralzo nonostante i pareri contrari di Asl ed Arpa, e il no espresso dal Consiglio comunale di Manduria e dai vari consiglieri regionali la cui azione evidentemente è stata inefficace.
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