Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Deve subito stringere i denti il Lugano di Uwe Krupp, che alle Vernets si trova di fronte un Ginevra Servette che parte a spron battuto, deciso come non mai a operare l’aggancio in classifica ai danni dei bianconeri, e con una partita da recuperare nei loro confronti. Nei minuti iniziali sono infatti gli uomini di Treille a proporre le cose migliori, e solo i montanti della porta difesa da Schlegel negano ai padroni di casa la rete del vantaggio dopo nemmeno 5 minuti di gioco, quando prima Manninen centra il palo e poi, sul rebound, Hartikainen fa addirittura il bis con un palo-asta che gli arbitri vanno pure a rivedere al video, decretando però che il disco non ha varcato la seconda linea rossa della porta. Passato lo choc, il Lugano inizia pure lui a macinare un po’ di gioco, con il rientrante Joly che al 7’26” manca una clamorosa occasione per sbloccare a sua volta lo 0-0 iniziale. Ma a porta praticamente sguarnita e da ottima posizione, il numero 88 dei bianconeri spara a lato. Per parecchi minuti la partita non regala più particolari sussulti, né da una parte, né dall’altra. Ma quando la prima pausa è dietro l’angolo, un disco mal gestito da Karrer in attacco si trasforma per una fulminea ripartenza di Sekac, che dopo aver preso il largo da metà pista, punta su Mayer per fulminarlo con un precisissimo tiro che s’infila nell’angolino alto alla sua sinistra con chirurgica precisione: 0-1 a dieci secondi e 4 decimi dalla pausa.
Il secondo tempo si apre con il Lugano che trova pure la sua seconda rete. La segna Zohorna, lesto a impossessarsi del disco su un passaggio errato di Manninen per infilare Mayer dopo un veloce uno-due con Canonica. Ma l’illusione dei bianconeri dura lo spazio di un paio di minuti, quanti ne bastano alla panchina del Ginevra Servette di chiamare il Coach’s Challenge e ai linesman ad annullare il gol per fuorigioco di Fazzini. I ticinesi però non desistono, e nei minuti che seguono continuano a spingere alla ricerca di ciò che la chiamata della panchina dei padroni di casa ha loro negato. I primi ad andare più vicini al raddoppio sono Aleksi Peltonen e Morini, che fanno correre i brividi lungo la schiena del portiere avversario. Poi, al 27’23” il gol arriva per davvero, quando Carr devia a mezz’altezza un tiro scagliato dalla media distanza da Fazzini: 0-2. Il Ginevra Servette sembra faticare a trovare la freschezza, mentale e fisica, per cercare di rifarsi sotto. Poi, però, quasi dal nulla, arriva la prima rete granata, a firma di uno Chanton lasciato troppo libero davanti alla porta difesa da Schlegel: per il difensore numero 14 del Ginevra Servette è quasi un gioco da ragazzi infilare in gol il disco che Timashov gli mette sullo slot. Se per mole di gioco, il periodo iniziale aveva visto una leggera supremazia dei padroni di casa, in quello centrale è il Lugano ad aver proposto le cose migliori, legittimando il vantaggio con cui le due squadre riguadagnano gli spogliatoi per la seconda pausa.
Uno sgambetto di Alatalo ai danni di Jooris in avvio di terzo tempo innesca il 6 contro 5 dei padroni di casa, che ancora prima che la penalità effettiva, con una deviazione sotto porta dello stesso centro numero 19 su centro di Granlund agguantano il pareggio. Passa solo una manciata di minuti quando Timashov s’inventa una cavalcata a tutta pista e dopo aver saltato come birilli Verboon, Marco Müller e Mirco Müller, trafigge Schlegel per regalare al Ginevra Servette il primo vantaggio della serata e regalarsi nel contempo il suo primo gol con la maglia granata. Poi è Schlegel a metterci una pezza per evitare che la situazione precipiti ulteriormente, con due interventi che negano in rapida successione a Pouliot e Bertaggia il punto del possibile 4-2. Uno Schlegel che tuttavia nulla può quando al 58’00” Manninen raccoglie da due passi dalla sua porta un disco senza padrone dopo un contrasto tra Alatalo e Hartinakinen per infilare il punto che mette praticamente fine alle speranze bianconere. A dare al punteggio la sua forma definitiva ci pensa poi Granlund, infilando il disco del 5-2 nella porta lasciata sguarnita da Schlegel per far posto a un sesto giocatore di movimento bianconero.
Ginevra Servette – Lugano (0-1 1-1 4-0) 5-2
Reti: 19’50″ Sekac 0-1. 27’23“ Carr (Fazzini, Arcobello) 0-2. 33’23” Chanton (Timashov, Granlund) 1-2. 42’41“ Jooris (Granlund/penalità differita contro il Lugano) 2-2. 45’46” Timashov (Karrer, Lennström) 3-2. 58’00“ Manninen (Hartikainen, Praplan) 4-2. 58’48” Granlund (Joris, Praplan/a porta vuota) 5-2.
Ginevra Servette: Mayer; Karrer, Lennström; Vatanen, Le Coultre; Schneller, Berni; Jacquemet, Chanton; Miranda Richard, Hischier; Hartikainen, Manninen, Praplan; Timashov, Jooris, Granlund; Loosli, Pouliot, Bertaggia.
Lugano: Schlegel; Jesper Peltonen, Alatalo; Guerra, Mirco Müller; Aebischer, Dahlström; Meile; Fazzini, Arcobello, Carr; Canonica, Zohorna, Sekac; Joly, Thürkauf, Marco Müller; Peltonen, Verboon, Morini.
Arbitri: Borga, Mollard; Bürgy, Meusy.
Note: 6’101 spettatori. Nessuna penalità (!). Tiri in porta: 23-27 (9-6, 5-13, 9-8). Servette privo di Descloux, Rod (infortunati), Raanta e Völlmin (soprannumero); Lugano senza Van Pottelberghe, Zanetti (infortunati), Cormier, Huska, Pulli e Reichle (soprannumero). Al 21’05″ rete annullata a Zohorna (fuorigioco Fazzini) dopo Coach’s Challenge chiesto dal Ginevra Servette. Pali: 4’57“ Manninen, 4’58” Hartikainen (palo-traversa) Al 58’00 timeout Lugano, poi senza portiere dal 58’09“ al 58’14” e dal 58’23“ al 58’48”. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Dmytro Timashov e Jiri Sekac.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link