Frosinone capitale dell’inquinamento. Dibattito acceso tra Legambiente e il sindaco – Foto 1 di 2

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Intervenire sulla mobilità per rendere più competitivo l’uso del mezzo pubblico, ridurre le emissioni inquinanti dell’industria e dell’agricoltura e l’uso dei combustibili fossili. Sono gli obiettivi tracciati dal presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani nel dibattito sull’inquinamento nelle città italiane. Un dibattito che coinvolge direttamente anche Frosinone, risultata prima in Italia per il secondo anno di fila e per la quarta volta negli ultimi undici anni, per le giornate di sforamento dal limite dei 50 microgrammi per metro cubo nella centralina dello Scalo. Centralina nuovamente attaccata dal sindaco Riccardo Mastrangeli. Il quale – dai microfoni di Rai Radio 1 – respinge con forza l’etichetta di Frosinone capitale dell’inquinamento.

Alla trasmissione “Giù la maschera” condotta da Marcello Foa è intervenuto per primo il presidente nazionale di Legambiente. E ha parlato del dossier Mal’aria con il quale da trent’anni l’associazione del cigno verde monitora l’inquinamento nelle città italiane: «Frosinone è nella top ten con le città della pianura padana». Dopo aver ricordato che le città più svantaggiate sono quelle ubicate, come Frosinone, in una conca, ha aggiunto: «La produzione dell’inquinamento è dovuta anche al traffico, all’industria, al riscaldamento e, nella pianura padana, all’agricoltura che danno un contributo che deve essere ridotto e non perché ce lo dice l’Europa, ma perché ce lo dicono i nostri polmoni». Ciafani ha ricordato le tanti morti premature causate in Europa dall’inquinamento. Per poi citare gli studi epidemiologici secondo i quali «a fronte di un inquinamento dell’aria c’è una ricaduta sulla salute delle persone. Negli ultimi decenni ci sono stati miglioramenti ma ora non sono più sufficienti». E, dunque, per abbattere il Pm10 e rientrare nei più stringenti parametri varati dall’Europa dal 2030 «sono necessari interventi drastici sulla mobilità, ridurre le emissioni dell’industria e i combustibili fossili».

Sul fronte della mobilità alternativa, Ciafani invita «a rendere vantaggioso usare i mezzi pubblici». Venendo al cuore della questione, quella dei blocchi del traffico, Ciafani che ha ricordato come nei centri urbani il contributo delle auto è una fonte primaria d’inquinamento ha spiegato: «Lo stop al traffico è una misura palliativa. I sindaci devono adottare misure immediate quando l’inquinamento perdura da più giorni. Serve per dare un segnale». Quanto agli interventi di competenza dei sindaci Ciafani ha sottolineato l’esigenza di «far muovere i cittadini in modo diverso e la riconversione dei riscaldamenti».

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Tuttavia, ha evidenziato Marcello Foa l’inquinamento resta comunque elevatissimo e non solo nella pianura padana ma anche in molti centri piccoli come Frosinone. «Perché – ha detto il conduttore introducendo il sindaco Riccardo Mastrangeli – proprio Frosinone ha questa difficoltà rispetto alle altre città del Lazio?» Il sindaco Mastrangeli è passato subito all’attacco: «Frosinone non è la città più inquinata d’Italia. se facciamo la media delle centraline siamo molto più sotto di 20 altre città. Frosinone ha una centralina a 20 metri dai binari e a poche centinaia di metri dall’autostrada. E poi abbiamo un’altra centralina, quella di viale Mazzini, che registra valori inferiori del 50% rispetto a quelli della stazione. Il problema della città di Frosinone è la collocazione di questa centralina che purtroppo sfora». Al punto che il sindaco parla di «dati veramente alterati». E prosegue: «Io questa etichetta ho difficoltà a farmela attaccare. perché la media di Frosinone è di 26 microgrammi per metro cubo». Che è il dato medio delle due centraline per il 2024, rispettivamente 31 allo Scalo e 23 in viale Mazzini. Sul posizionamento delle centraline, Mastrangeli ricorda che «la centralina è stata piazzata allo Scalo anni fa dalla Regione Lazio».

D’altra parte Alessandra Ghisleri ha ricordato al sindaco un altro primato di Frosinone, quello della città più motorizzata d’Italia. Mastrangeli dopo aver confermato il dato di 89 auto su 100 abitanti ha poi rivendicato le misure in atto, dai controlli dello scorso anno su 2.500 caldaie agli interventi sulla mobilità, parlando di Brt e di ascensore inclinato. Peccato solo che il percorso del Brt, dopo una serie di giravolte, ancora non è definitivo con tutto il seguito di polemiche collegate ai lavori in via Marittima e che l’ascensore inclinato sia fermo da anni.



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