Correresti in pista con questa moto elettrica? – Elettrico

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Non solo sarà possibile, ma anche economico: RGNT ha approntato una versione da pista della sua moto elettrica dotandola di un motore da 70 CV e ha già organizzato un apposito campionato chiamato Turbo come la sua ultima moto


12 febbraio 2025

Cafè racer e sfida in circuito sono due elementi che solleticano sempre delle corde speciali del nostro diaframma. Ma cosa succede se a queste aggiungessimo soltanto l’aggettivo “elettrica”? Cambierebbe qualcosa o sarebbe ancora uno scenario in grado di scatenare in noi insane pulsioni? Me lo chiedo mentre il mio già scarso livello di attenzione viene catalizzato dalla notizia della nascita del Campionato RGNT Turbo. E allora, partiamo dai fatti.

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La RGNT Turbo in versione stradale in consegna da aprile 2025

Un campionato col Turbo

RGNT (“Regent”) è una piccola ditta svedese che opera già da qualche anno e che forse per questo potremmo dire che ha superato la fase di Start-Up anche se, di fatto, è ancora un produttore decisamente di nicchia. Abbiamo già parlato più volte di RGNT e della No.1 la sua “classica” a batteria e in particolare tempo fa abbiamo lasciato la compagine di Timmy Eriksson e l’ingegnere stesso intenti a registrare un record di velocità su un lago ghiacciato. Proprio da quella versione carenata e cafè racer chiamata Aurora, sembra sia nato un sequel che prevede i cordoli ed un modello più grintoso. La nuova moto si chiama Turbo ed è una versione della No.1 dotata di un motore da 52 kW (circa 70 CV) e di una velocità massima di 190 km/h nella versione pista, (44 kW e 150 km/h in quella stradale) e ha la possibilità di essere ricaricata completamente in un’ora. Il prezzo della moto in versione stradale è di 9.995 euro, al momento non sappiamo quanto costi la trasformazione pistaiola.

Il campionato, che vede la collaborazione di Dunlop e della SVEMO (The Swedish Motorsport Association) e di BIKE si disputerà su quattro circuiti svedesi 

  • May 24-25 – RC Scandinavian Raceway, Anderstorp
  • June 14-15 – MS Linköpings Motorstadion, Linköping
  • July 26-27 – MF Gelleråsen Arena, Karlskoga
  • August 30-31 – MK Falkenbergs Motorbana, Falkenberg

e per rendere le competizioni più avvincenti, RGNT ha previsto l’introduzione di elementi mutuati dal mondo dei videogiochi, come diverse modalità di potenza e un sistema push-to-pass che permetterà ai piloti di disporre temporaneamente di maggiore potenza per i sorpassi. Queste soluzioni potrebbero compensare con il divertimento delle prestazioni che, nel contesto delle competizioni motociclistiche, non sono particolarmente elevate. Dopo tutto in palio c’è la possibilità di diventare il primo storico campione svedese di un campionato elettrico.

La RGNT Turbo nella colorazione Purple Rain

La RGNT Turbo nella colorazione Purple Rain

Il lancio di questo campionato rappresenta una sfida interessante per il segmento elettrico in un periodo non semplice. Altre aziende, come Energica, hanno già tentato la strada delle competizioni elettriche, ma nonostante il prestigioso ruolo di fornitore ufficiale per MotoE hanno dovuto gettare la spugna, almeno per il momento. Il testimone è stato raccolto da Ducati che, sempre per il momento, si tiene lontana però dalla produzione di serie o dall’offrire una versione della stessa moto elettrica per un campionato gentleman con tutte le complicazioni che comporterebbe. Allargando la visuale e non rimanendo sulla situazione italiana, anche marchi storici come Harley-Davidson, con il suo progetto LiveWire, faticano a conquistare quote di mercato significative. Eppure LiveWire vede crescere la propria gamma e nuovi attori salgono sul ring come Can-Am. Insomma, gli investimenti ci sono e preparano il terreno per un domani.

Nessuno di loro, pur mostrando talvolta i muscoli di prestazioni interessanti, ci sta però proponendo di lanciarci in pista, di correre. Un invito “indecente” che ci arriva invece da chi non te lo aspetti, ovvero da chi costruisce una moto di piccole dimensioni, da città e per giunta puntando tutto su un look vintage.

Ecco che la proposta di RGNT si distingue già in partenza per la sua originalità: un campionato che non punta solo sulle prestazioni pure, ma sul divertimento, sull’estetica e cerca di creare un ponte tra l’immagine un po’ sbiadita di un motociclismo genuino e se vogliamo di provincia con l’innovazione tecnica richiesta dai tempi che corrono.

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Il successo dell’iniziativa svedese dipenderà certo dalla capacità di offrire gare avvincenti ma credo soprattutto dalla capacità di fare aggregazione attorno al progetto. Far capire agli scettici che non tutto è perduto e che ci si può divertire anche con “quei cosi” che non fanno rumore, perché in fondo lo stile e la compagnia sono gli elementi che contano così come le accelerazioni e il divertimento tra le curve. In fondo il gentleman rider della domenica vuole tornare a casa appagato di una bella giornata per ricominciare una settimana col sorriso e non con il pensiero di aver speso un accidenti per rischiare l’osso del collo. 

Dopo tutto questo torniamo al punto di partenza: ci correreste con una moto come questa? Quanti parteciperebbero ad un campionato in Italia con una moto come questa? 





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