Celle San Vito, il comune più piccolo della Puglia è senza internet. La sindaca: «144 abitanti indietro di 30 anni»

A 726 metri sul livello del mare sui Monti Dauni con una popolazione di 144 residenti Celle San Vito è il più piccolo paese della Regione Puglia. Un paese dove si parla anche il franco provenzale ma dove la popolazione non può contare su numerosi servizi. Manca una scuola, non c’è un ospedale. Il medico e il farmacista sono presenti solo due volte alla settimana. E manca anche la fibra ottica che causa numerosi problemi all’amministrazione comunale. 

«In più di un’occasione – denuncia la sindaca Palma Maria Giannini – è capitato di non poter rispettare le scadenze stabilite dai bandi e dagli avvisi, oppure di inviare in ritardo importanti progetti che venivano finanziati in ordine cronologico di arrivo. Siamo nel 2025, ma è come se fossimo 30 anni indietro rispetto al resto d’Europa e del mondo». 
Nel paese più piccolo della Puglia, ad oggi, la copertura della connessione internet è garantita da un ponte radio terrestre. Tale infrastruttura, oltre a essere meno veloce, non è neppure stabile, specialmente nelle giornate di maltempo, quando capita che improvvisamente la connessione addirittura sparisca per qualche ora lasciando il comune isolato.

La Open Fiber ha realizzato i lavori per il passaggio dei cavi in fibra ottica e per le apposite cabine. Il problema è che il servizio di connessione ultraveloce con fibra ottica non può essere utilizzato per la mancanza di una rete di transito che alimenti l’impianto. Il paradosso è che sono stati spesi soldi e tempo per realizzare due impianti -uno per la fibra e uno per il wi-fi- che non potranno mai funzionare perché non alimentati da questa indispensabile rete di transito. 
“Spirito di sopravvivenza”: è la parola d’ordine per i residenti del piccolo centro foggiano. «Qui mancano i servizi essenziali, ma si vive bene lo stesso. Almeno io ci vivo bene- dice Virginia Carosiello, 41 anni che con la famiglia è titolare dell’unico ristorante– pizzeria del posto.
«Bisogna vivere – dice – con spirito di sopravvivenza. E’ vero, per esempio, abbiamo l’ufficio postale solo tre giorni a settimana ma in compenso non troviamo mai la fila». Qualche problema per la signora Virginia la riscontra proprio con internet. «A causa della mancanza di collegamento – spiega – non possiamo inviare i corrispettivi di dine giornata all’agenzia delle entrate come prevede la legge. Per questo abbiamo acquistato delle particolari antenne che rafforzano la linea». 

Nel suo ristorante- pizzeria niente menù on line da leggere con il Qr code ma sono cartacei. Così come difficile è partecipare a corsi on line. I bambini e i ragazzi di Celle San Vito – che non sono pochi – non possono usufruire di una piscina ma neanche di una palestra. «Due giorni alla settimana – continua Virginia – abbiamo il medico di famiglia e sempre due giorni a settimana abbiamo il farmacista che ci porta a casa le medicine». Ma l’altra faccia delle medaglia di Celle San Vito è la sicurezza, la tranquillità e la salubrità. «In paese non si sono automobili come nelle grandi città- prosegue la ristoratrice-. I nostri bambini possono tranquillamente circolare senza problemi. Poi i residenti hanno realizzato un gruppo whatsapp dove ci scambiamo le informazioni. Da quando arriva il fruttivendolo a dove stanno i nostri figli. Un gruppo che funziona, naturalmente quando non va via la connessione ad internet e questo avviene purtroppo con il forte vento o in occasione di cattivo tempo».

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