Per stemperare l’ultimo mese di inverno e dare il benvenuto alla primavera il Conservatorio “Cesare Pollini”, come da tradizione, approda all’Auditorium dell’Assunta di Rubano – storica chiesa centrale del paese trasformata in accogliente spazio per attività culturali e sociali – con la rassegna “I concerti dell’Assunta”, in collaborazione con l’Amministrazione locale.
Dopo il successo della scorsa edizione, affidata ai maestri dell’Istituto padovano, il nuovo calendario arricchisce l’offerta con una programmazione più ampia che si articola in quattro appuntamenti serali (ogni venerdì, alle 21.00, dal 14 febbraio) e tre matinée domenicali (alle ore 10.00 a partire dal 9 marzo), interamente a cura dei docenti, fatta eccezione per la data finale, riservata alla studentessa vincitrice del Premio Nazionale delle Arti.
Si comincia dunque nel giorno di San Valentino con “Suggestione boema”, il primo di quattro programmi incentrati su diverse aree e tradizioni musicali europee: il calore timbrico del fortepiano, strumento precursore del moderno pianoforte, mette a confronto due compositori, che erano pure amici, e le rispettive opere, in particolare quelle scritte nella forma tipicamente romantica dell’improvviso, termine usato la prima volta in riferimento ad un brano di Voříšek, anticipatore di linguaggi poi sviluppati da Schubert. Musiche di F. Schubert, J.V. Voříšek. Michele Bolla, fortepiano.
Si continua il 21 febbraio con “Oltralpe e oltre”: un panorama di note che unisce Otto e Novecento, sfogliando pagine per oboe e pianoforte in un vasto arco di tempo. Fra delicati affreschi armonici, melodie sinuose e ritmi incalzanti, le mille voci di due strumenti. Musiche di C. Saint-Saëns, M. Ravel, F. Poulenc, C. Schumann, C. Debussy, A. Doráti. Paolo Brunello, oboe, Pierluigi Piran, pianoforte.
Il 28 febbraio l’Open Ensemble del Conservatorio, formato da Glauco Bertagnin, Elio Orio, violino, Myriam Dal Don, violino e viola, Andrea Maini, viola, Carlo Teodoro, violoncello, sarà il protagonista di “Archi viennesi”, un elegante e coinvolgente spaccato del Classicismo viennese attraverso due dei nomi monumentali che lo contraddistinsero: Haydn e Mozart. Il programma culmina nel quintetto, considerato uno dei vertici della maturità compositiva del Salisburghese. Musiche di F.J. Haydn, W.A. Mozart.
I concerti serali si concludono venerdì 7 marzo con “Profumo d’Italia”: il Bel Paese nelle romanze da salotto, a firma sia dei grandi maestri italiani dell’opera che di musicisti che si sono dedicati quasi esclusivamente all’intimità del genere in questione, componendo quadri di un’intensità unica. Sua maestà la voce al centro, senza trascurare il ruolo del pianoforte. Musiche di S. Donaudy, A. Casella, G. Puccini, V. Bellini, F. Cilea, G. Verdi, G. Donizetti, O. Respighi, F.P. Tosti, R. Pick-Mangiagalli. Laura Cherici, soprano, e Alberto Boischio, pianoforte.
Lo stesso fine settimana, cominciano le matinée domenicali: il 9 marzo si parte con “Pianoforte solo: un’orchestra di note”. Le variazioni pianistiche di Mozart su un frammento dell’opera “I filosofi immaginari” di Paisiello e l’adattamento di Prokofiev che traduce sul pianoforte “Montecchi e Capuleti” dal suo celebre balletto “Romeo e Giulietta” si alternano a una delle ultime sonate per lo strumento composte da Beethoven e ad una giovanile dello stesso Prokofiev. Musiche di W.A. Mozart, L. van Beethoven, S. Prokofiev. Dario Marrini, pianoforte.
La domenica successiva, il 16 marzo, si assisterà al concerto “Ecco cosa accadde… Racconti musicali da altre epoche e luoghi”: note senza soluzione di continuità che valicano tempi, luoghi e generi. Una scelta riccamente variegata che trova la chiave di lettura nei nomi di due grandi protagonisti del violinismo novecentesco, Jascha Heifetz e Fritz Kreisler, entrambi adottivi statunitensi, i quali hanno firmato appassionate trascrizioni di brani di Debussy, Albéniz, De Falla e Gershwin, fra gli altri, che qui poi vengono accostati a temi di celebri colonne sonore di Williams e Morricone. AA.VV. Giuliano Fontanella, violino, e Tania Salinaro, pianoforte.
La rassegna termina il 23 marzo con “Tutti i colori dell’arpa”. L’arpa vincitrice dell’ultima edizione del Premio Nazionale delle Arti – sia da solista che alla guida di una piccola orchestra d’archi – in mondi musicali eterogenei, fra l’immaginario esotico orientale, il folk nordico, il Barocco e la liturgia. Un programma ad alto grado di coinvolgimento. Musiche di C. Debussy, E. Parish Alvars, G. Connesson, R. Vaughan Williams, C. Saint-Saëns (elaborazione L. Borin). Miriam Pipitone, arpa, e Piccola Orchestra I Polli(ci)ni. Fabrizio Da Ros, direttore. L’ingresso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Auditorium dell’Assunta
Via Palù 2, Rubano
Per maggiori informazioni:
Ufficio Cultura Comune di Rubano
049 633766
www.rubano.it
Conservatorio di Musica “Cesare Pollini”
Via Eremitani, 18 – 35121 Padova
049 8750648
www.conservatoriopollini.it
Foto articolo da comunicato stampa
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