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A partire dal 26 febbraio 2025, le micro, piccole e medie imprese (MPMI) potranno richiedere contributi economici per ottenere la certificazione della parità di genere e accedere a servizi di assistenza tecnica e accompagnamento. Il bando, promosso da Unioncamere, resterà aperto fino al 18 aprile 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 307/2025, ha ribadito un principio fondamentale in materia fiscale: i proventi illeciti derivanti da corruzione devono essere tassati nell’anno in cui vengono effettivamente incassati dal soggetto percettore. La decisione conferma l’orientamento giurisprudenziale che considera l’acquisizione della disponibilità economica come il criterio determinante per l’imputazione del reddito ai fini dell’IRPEF, indipendentemente dal momento in cui il reato è stato commesso.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2025 il decreto del 16 gennaio 2025, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce le retribuzioni convenzionali per i lavoratori dipendenti italiani all’estero. Le nuove tabelle retributive sono in vigore dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 e disciplinano il calcolo del reddito imponibile per chi presta attività lavorativa all’estero in modo continuativo, come previsto dal Decreto Legge n. 317/1987.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 30/2025, ha fornito importanti chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle partecipazioni societarie gravate da usufrutto, con particolare riferimento all’imposta di successione in caso di distribuzione di riserve straordinarie erogate agli eredi del de cuius. Il caso analizzato L’istanza è stata presentata dagli eredi di un contribuente che, prima del decesso, deteneva l’usufrutto su una partecipazione societaria del 17,5 del capitale sociale di una società.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 28/2025, ha fornito chiarimenti sull’applicabilità delle agevolazioni “prima casa” per i cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE, in merito all’acquisto di un immobile situato in un comune diverso da quello di ultima residenza prima dell’espatrio. L’intervento dell’Agenzia si è reso necessario per interpretare correttamente la normativa modificata dal Decreto-Legge n. 69/2023, che ha aggiornato i criteri per accedere ai benefici fiscali.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 27/2025, ha fornito un importante chiarimento sulla possibilità di usufruire dell’agevolazione “prima casa” in caso di donazione di un’abitazione precedentemente acquistata con lo stesso beneficio e con l’inserimento della clausola di premorienza. L’interpello nasce dall’esigenza di stabilire se, attraverso questa modalità, sia soddisfatta la condizione di non possesso di altro immobile agevolato al momento dell’acquisto di una nuova abitazione.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 26/2025, ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura relativa agli interventi ammessi al Superbonus, anche nel caso in cui, al 30 marzo 2024, non risultino emesse fatture dirette tra il General Contractor e il condominio, ma solo fatture tra appaltatori e General Contractor. Il caso sottoposto all’Agenzia L’Istante, un condominio che ha deliberato nel 2022 l’esecuzione di interventi agevolabili con il Superbonus, ha richiesto se sia ancora possibile esercitare l’opzione per lo sconto in fattura sulle spese sostenute dopo il 30 marzo 2024.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente definito: il contenuto e le modalità di invio delle comunicazioni di compliance indirizzare ai contribuenti che non hanno adempiuto all’obbligo di comunicazione della variazione catastale dell’immobile oggetto di interventi superbonus, secondo quanto previsto dai commi 86 e 87, art. 1, Legge n. 213/2023. La comunicazione viene inoltrata per indurre l’adempimento spontaneo del contribuente, il quale potrà regolarizzare la propria posizione secondo le modalità indicate nel Provvedimento o fornire elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia, sulla base dei quali non si rende obbligatoria la presentazione della dichiarazione DOCFA.
In occasione di un recente Videforum organizzato dalla stampa specializzata, i funzionari dell’Agenzia hanno chiarito il trattamento da riservare alle fatture a cavallo d’anno ai fini reddituali per le imprese in contabilità semplificata che hanno optato per il regime del registrato. In particolare nel caso: di fornitore che a fine 2024 si limita a predisporre la fattura, con invio allo SDI nei primi giorni del 2025 non potrà annotare la fattura nel 2024, posto che questa non può essere ancora considerata emessa e, dunque, il componente non può che partecipare al reddito del periodo 2025 (anno di annotazione).
La data del 1 settembre 2024 costituisce uno spartiacque per quanto attiene il regime sanzionatorio: sia in materia di tributi: con l’entrata in vigore del D.lgs 87/2024 che in ambito previdenziale in entrambi i casi senza applicazione retroattiva (si applicano le sanzioni in vigore all’epoca della commissione della violazione). Dal punto di vista previdenziale, il DL n. 19/2024 (convertito con la L. 56/2024) ha (finalmente) introdotto il ravvedimento operoso anche per i versamenti dei contributi previdenziali all’INPS, permettendo, così, ai contribuenti di regolarizzare gli obblighi contributivi beneficiando di sanzioni ridotte.
Buonasera. Una Scuola di Sci, costituita nella forma di Associazione tra Professionisti, si trovava nella seguente situazione: Fino a settembre 2024 le lezioni di sci erano esenti IVA ex art. 10 nr. 20 e avendo optato, molti anni fa, per la dispensa da adempimenti per le operazioni esenti ex art. 36 bis DPR 633/72, non emetteva fatture (se non richiesto dai clienti) e annotava il totale dei corrispettivi giornalieri nel registro degli incassi.
La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) introduce diverse modifiche al sistema di tax credit per il settore cinematografico e audiovisivo, ridefinendo l’accesso alle agevolazioni e i criteri di applicazione. Le novità, contenute nel comma 869 della legge, intervengono sulla disciplina della Legge n. 220/2016, regolando aspetti fondamentali relativi agli incentivi fiscali per le imprese di produzione e distribuzione cinematografica.
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